Rubrica d'arte e dintorni.
Un anno fa @andreabaffo mi propose una rubrica da postare mensilmente nel gruppo Telegram "La Taverna dell'Ecciiii" di @SallySpritz; ne fui felicissima perché l'arte è una delle mie grandi passioni e già da molto tempo vo...
Ci sono eventi che cambiano il percorso della vita. La violenza subita e il processo contro il Tassi indubbiamente cambiarono quella artistica di Artemisia. Comunemente si conviene che la storia non si fa con i "se" e con i "ma", consentitemi però di divagare per un attimo in questo pensiero. Cleopatra, il dipinto intendo, fu realizzato nel periodo fiorentino,1620. Nel 1990 fu individuato in una casa romana, attribuito per molto tempo a Guido Cagnacci, solo dopo una pulitura da vernici ingiallite lo si riconobbe come opera della Gentileschi. Siamo lontanissimi dalla Madonna col Bambino e dall'influenza algida del padre, che la notiamo nel panneggio rosso. Artemisia ribalta gli insegnamenti paterni, è Caravaggio il vero amore. Del maestro della luce ne sublima l'insegnamento dipingendo la realtà, dipingendo la regina d'Egitto celebrata come le donne più sensuali della storia con insolente estremo realismo. Ci cattura la pesantezza fisica, la lussuria, l'abbandono della carne: è una donna e basta, la morte si avvicina e non c'è tempo per pensare all'eleganza alla regalità; è prepotente il dolore fisico che diventa manifesto di umanità. Il volto di Cleopatra cede a un smorfia, è il volto di Artemisia che richiama il suo di dolore. La regina non esita nel compimento del gesto estremo; il suo coraggio, nella concezione dell'epoca, non ha nulla di femminile. La pittrice supera il Caravaggio che neanche nei suoi più crudi soggetti è mai arrivato a tanto, citando Vittorio Sgarbi: noi, di questa Cleopatra, ne sentiamo gli odori, il sudore, la puzza. Io, di questa Cleopatra, ne sento il realismo, la sensualità e il coraggio che si traduce in ispirazione al femminile, in paradigma di contemporaneità. Artemisia urla al mondo che esiste con tutto il suo dolore, con tutta la sua dirompente forza e lo fa attraverso la sua incomparabile arte.
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Cleopatra Realizzato nel 1620 circa Tecnica/materiale: olio su tela Dimensioni: 97,0×71,5 cm. Ubicazione: Collezione privata Cavallini-Sgarbi Foundation, Ferrara, Italia.
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