𝑪𝒂𝒑𝒊𝒕𝒐𝒍𝒐 3

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Alexander

<Conoscerai la tua futura moglie, dovresti sorridere un po' di più.> beffeggio mio fratello James.

Mentre siamo diretti alla Maison Reed, noto mio fratello più serio di quanto lo sia mai stato.

Nostro padre ci ha colti tutti di sorpresa quando ieri sera, ci ha annunciato che oggi a pranzo eravamo invitati dai Reed, per conoscere la loro figlia maggiore.

Sin da bambini ci ha insegnato tutto ciò che sapeva sull'amore dal rendere tutto una noia mortale, e poi si presenta con un'accordo matrimoniale.

Sono sollevato che non abbia messo anche me in mezzo a tutta questa storia, l'ultima cosa che voglio è avere una moglie.

Odio i legami. Odio qualsiasi sentimento riferito all'amore.

La maggior parte delle donne che ho incontrato si sono sempre interessate soltanto al mio conto in banca, mai nessuno che andasse oltre quello. Perciò ho impedito a me stesso di legarmi a qualsiasi persona. Prima di essere usato, preferisco usarle io e continuare la mia vita come sempre, senza sentimenti e cuori spezzati.

Siamo appena arrivati alla Maison Reed, questa casa è qualcosa di assurdo, sembra un castello.

<Chissà come sarà, e se fosse brutta?> sussurra James vicino al mio orecchio, non aver visto nemmeno una foto di questa ragazza, sapere solo il nome e l'età non aiuta molto, soprattutto se sei come James che si fa prendere dall'ansia e inizia a blaterare.

<In tal caso, gli pagherai una seduta dal chirurgo plastico e tutto sarà risolto. Stai calmo, non credo sia così brutta come credi.> borbotto senza farmi sentire dai nostri genitori.

Ad aprirci la porta d'ingresso è un uomo di mezz'età, che si presenta con il nome di John. Prende i nostri cappotti e ci fa strada nel salotto, che è altrettanto immenso.

Ad accoglierci c'è il signor Reed, che si avvicina subito a nostro padre, salutandosi con un'abbraccio veloce, molto amichevole, non sapevo fossero così amici.

Dopo le presentazioni, John ci dice che il pranzo è pronto e ci trasferiamo nella sala da pranzo.

Tutti prendono posto, ma noto che di tutti i posti occupati, c'è ne uno che ha attirato la mia attenzione.

Il posto alla mia sinistra, l'altro capo del tavolo dov'è seduto il signor Reed, è apparecchiato perfettamente ma da quello che ho capito non aspettiamo più nessuno.

Allora perché c'è un posto a tavola apparecchiato se non deve arrivare nessun altro?

La mia curiosità prevale sempre su ogni cosa, così decido di chiedere <Aspettiamo qualcun altro?> ma noto un velo di tristezza negli occhi del signor Reed al sentire la mia domanda.

<Oh no, ma quel posto un tempo era occupato da qualcuno che adesso non fa più parte della nostra vita, e per abitudine Cindy lo apparecchia come se dovesse essere usato.> la sua risposta mi fa venire altre domande, ma preferisco evitare e decido di annuire con la testa, e stare zitto.

Metà del pranzo procede tra chiacchiere, finché John arriva in sala da pranzo e si avvicina al signor Reed <Signor Reed è appena arrivata una persona inaspettata.>

<E chi sarà mai?> domanda ma subito dopo davanti all'ingresso della sala da pranzo, si presenza una ragazza.

Credo sia la ragazza più bella che io abbia mai visto.

Cazzo, è perfetta. Ma chi sarà mai? E perché si è creato tutto questo silenzio?

Ad interrompere questo silenzio, è stato il figlio dei Reed, Julian, che si alza e corre tra le braccia della ragazza.

𝑹𝒆𝒔𝒊𝒍𝒊𝒆𝒏𝒕𝒆Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora