<Sto uscendo.> sono già davanti la porta quando tutta la mia famiglia e i Wolf, arrivano davanti a me.
<Dove vai?> mi chiede mia madre.
<In palestra da Igor e dopo devo andare al Royal.>
<Puoi portare con te i ragazzi.> mi dice mia madre. Riferendosi a Julian, Alexander, Thomas e Daisy.
Come gli dico che non voglio nessuno tra i piedi?
<Noi resteremo a casa tutto il giorno, e i ragazzi si annoieranno senza fare niente. Con te avranno qualcosa da fare.> mi guarda con gli occhi da cucciolo, odio quando lo fa, non so dirgli no.
Cazzo. <va bene.> sbuffo ed usciamo dalla porta.
Prendiamo il suv. Appena siamo tutti a bordo, accendo la macchina e parto.
Oggi mi sono alzata più nervosa del solito, ho solo bisogno sfogare la mia rabbia da Igor. Prenderlo a calci in culo mi aiuta molto a calmare i bollenti spiriti.
<So che non ci vuoi tra i piedi, ma ci comporteremo bene e faremo tutto quello che ci dirai di fare.> mi dice Daisy con un sorrisetto innocente.
<Non siete dei bambini, per quanto mi riguarda potete fare quello che volete. Basta che non mi rompete le palle.>
<Resteremo comunque con te e non ti romperemo le palle.> dice lanciando un occhiata di avvertimento ai ragazzi.
Dieci minuti dopo siamo arrivati davanti alla Royal Gym. Parcheggio nel sotterraneo e saliamo con l'ascensore al primo piano dove si trova la palestra.
Quando le porte si aprono, si presenta la reception con Silvie, la segretaria. <Capo se cerchi Igor è al solito posto.> mi dice, rispondo annuendo e mi incammino con loro che mi seguono come dei cagnolini.
<Capo, wow questo non me l'aspettavo.> mi dice mio fratello con sarcasmo. Continuo ad ignorarli totalmente.
Andiamo nella sala ring, dove si trova Igor che appena mi vede sorride.
Poi sposta lo sguardo dietro di me e incurva le sopracciglia e mi viene da ridere.
Sapevo che avrebbe fatto quella sua espressione corrucciata. Odia il pubblico. E loro sono un pubblico che nessuno dei due vuole, ma ci tocca tenerlo per oggi.
<Ty znayesh', kak ya otnoshus' k publike> "sai come la penso del pubblico" mi dice.
<Lo so, ma per oggi così.>
<Sei incazzata, ci sarà da divertirsi.> mi dice ridacchiando.
Mi giro verso di loro e gli dico <Voi statevene qui, sedetevi nelle panche e non rompete le palle.>
Loro annuiscono e io salgo sul ring mentre mi fascio le mani pronta a prendere a pugni il grosso orso Igor.
<Mostrami quando sei incazzata.> mi dice Igor sorridendo.
Sa che se mi parla con quel sorrisetto mi fa incazzare di più, lo fa apposta.
Ho proprio voglia di fargli il culo.
Mi avvicino a lui e cominciamo a girare uno attorno all'altra. <Andiamo tigre, attacca.> mi dice e non perdo tempo colpendolo in viso. Lui piega la testa per l'impatto e impreca in russo.
Lui contrattacca e ma lo schivo.
Mentre combattiamo, una voce ci distrae.
<Non ti sei ancora stancato di farti fare il culo dalla ragazzina.> ci giriamo ed ecco che è arrivato lo stronzo, Kaneko Nori.
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𝑹𝒆𝒔𝒊𝒍𝒊𝒆𝒏𝒕𝒆
言情Iris Persephone Reed, quando aveva 17 anni prepara il suo zaino e va via durante la notte, lasciando solo un biglietto. Ma dopo 7 anni ritorna a New York dalla sua famiglia. Ma succede qualcosa di inaspettato, quando i suoi occhi si scontrano con...