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{ amato fiocco blu }
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"State bene?" Alex, con la sua camicia a quadretti, fece il suo ingresso nella nostra camera da letto.

"Benissimo. Oggi niente cappello da cowgirl" finii di spazzolarmi i capelli e passai a chiudere i bottoni del cardigan azzurro.

"Sono nervosa" rispose Jackie, finendo di preparare lo zainetto
"Tu sei nervoso?" gli chiese poi.

"No, devo solo cavalcare come ieri" ridacchiò.

"Andrai benissimo, tranquillo" lo tranquillizzai, poggiandogli una mano sulla spalla.

"Sì. Sono più emozionato per il concerto"

"Non siamo mai state al concerto di una fiera" dichiarò mia sorella.

"Menomale aggiungerei" bofonchiai.

"Allora non avete mai vissuto. Ci vediamo lì?" diede un bacio alla mora.

"Sì, dopo il colloquio Danny verrà a prenderci" quest'ultima si infilò lo zaino. E stessa cosa feci io, sistemandomi il fiocco blu, della camicia bianca.

"È sicuro di voler fare avanti e indietro?" mi grattai la fronte; dato che io avrei finito più tardi rispetto a Jackie, per colpa degli orari diversi, il gemello Walter buono, si era proposto di venirci a prendere, ad entrambe.

"Non preoccupatevi, non gli pesa" il ragazzo scrollò le spalle
"Andrai alla grande" sussurrò alla sua fidanzata. Imitai un conato di vomito per quelle troppe smancerie e poi diedi un colpetto al ragazzo.

"Grazie della considerazione, Alex, troppo gentile!"

"Hai un futuro brillante, davanti a te, Evangeline" la donna occhialuta dai capelli color miele, si complimentò con me, alzandomi e porgendomi la mano.

"La ringrazio. È stato un piacere" imitai i suoi movimenti, stringendole la mano, sorridendo.

"Spero di rivederla a Yale"

Il colloquio era finito, ed era andato a gonfie vele; dai messaggi che mi aveva lasciato Jackie, d'altro canto, capii che non aveva risposto ad una domanda. Decisi di chiamarla al cellulare.

"Hey, sono in macchina con Danny, c'è traffico"

"Come sarebbe a dire? E come raggiungo la fiera? In autobus? Ah no! I miei mocassini si rovinano!"  imprecai a bassa voce uscendo dal Lark, posto in cui si era svolto il colloquio.

"Sono qui, fiocchettino" sentii una voce alle mie spalle. Tenendo il telefono all'orecchio, sbuffai, girandomi verso l'individuo.

"Vi ammazzerò" sibilai al telefono, chiudendo la chiamata; mi avvicinai al ragazzo.

"Non dici niente dell'auto? Ci ho messo un anno a ricostruire il motore, e ora funziona" la indicò.

"Preferisco le Range Rover, ma apprezzo lo stesso" mi guardai intorno
"Sai cosa penso, sottospecie di orso Grizzly?" mi grattai il mento.

"Illuminami" ridacchiò per il soprannome che gli avevo affibbiato.

"Sono a tanto così da voler fare l'auto stop" mi avvicinai al marciapiede pronta a mettermi con il pollice all'insù.

𝐒𝐡𝐚𝐦𝐞𝐥𝐞𝐬𝐬┊𝘾𝙤𝙡𝙚 𝙒𝙖𝙡𝙩𝙚𝙧 Where stories live. Discover now