Capitolo 12

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Zaccaria dopo l'uscita del suo nuovo disco era ormai alquanto più conosciuto ma c'è anche da dire che nonostante questo, in lui vi era sempre un ragazzo umile e generoso.
Era diventato ormai talmente conosciuto ma soprattutto bravo che le amicizie in ambito lavorativo si espansero sempre di più, da conoscere artisti come Guè, Sfera, Marracash ecc...
Zaccaria stava imparando a conoscersi meglio.
A conoscere la dura realtà del suo passato assieme alla sua fama d'attualità.
Pensava ormai a se stesso e al suo successo.
Si sarebbe promesso che avrebbe fatto le cose sul serio, per il suo futuro che ormai ha già in mano.
Voleva sempre trasmettere un messaggio a tutti coloro che lo ascoltavo, un messaggio significativo dove racconta la triste realtà che chiunque puó farcela, anche nei momenti più difficili e cupi.
Ma poi, quando il marocchino si trovava davanti ad altre scelte che gli proponeva la vita, non sapeva come affrontarle.
<<Voglio pensare a me stesso>>
<<Io penso che tu avresti bisogno proprio di una figura accanto che ti sostenga realmente, no come queste femmine di oggi che sono tutte uguali>>
<<Ed è per questo Marilson! Mi hanno stufato tutte. Chiediti veramente se vogliono me o i miei fottuti soldi?!>>
<<Zac, tu ne avevi trovata una... e te la sei fatta anche scappare>>
<<Aurora è solo un'amica di lavoro>>
<<Amica? Non credo proprio>>
Il marocchino aspirò tutto il sapore del tabacco per poi cacciarlo fuori.
Quella sera il manager e il rapper vi erano in un quartiere piuttosto tranquillo di Milano dove avevano appena finito di mangiare un panino da uno dei carretti che vi erano per la città.
Anche questo sta a significare l'umiltà del rapper.
Non importarsene di nulla.
<<È da un po' che con le scrivo>>
<<Cosa mette nelle storie d'Instagram?>>
<<Non so, non ci ho fatto manco più caso>>
<<Zac guardati, hai cambiato la tua vita in mano.
Cosa ti manca? Te lo dico io, ti manca una persona buona d'animo che ti tiene testa e Aurora era perfetta! Ricordo ancora la prima volta come la guardavi>>
<<Era una cosa del momento>>
<<Cosa del momento? Lascia stare Zac, probabilmente non sai più che significa mettere la testa apposto >>
<<Marilson io la tengo eccome! Non ho bisogno di una ragazza per potermi raddrizzare>>
<<Secondo me è quella la cosa che ti manca, credimi fratello>>
I consigli del manager erano sempre duri e realistici.
Marilson non accettava che una delle persone più care che aveva come Zaccaria, era sempre con la testa altrove.
Conosceva bene quel ragazzo e lo faceva per il suo bene.
Molte sono state le ragazze che lo hanno fatto soffrire e non poteva accettare tutto ció.
Conoscere una ragazza con la testa apposto, brava, intelligente e soprattutto che l'avrebbe aiutato in tutti i suoi casini.
<<Dove vai?>>
<<Inizio a prendere la macchina, meglio che andiamo via>> disse il manager andandosene.

- - -

<<Dovete aiutarmi, sto nei guai>>
<<Che succede fra?>>
<<Ero in periferia, dei bastardi mi stavano per farmi una rapina in macchina ed io per difendermi ho preso il coltellino che avevo e li ho tagliati e sono scappato>>
<<Omar che cazzo hai fatto!>>
<<Lo so, mi dispiace che dovevo farci! Erano incappucciati non sapevo manco chi fossero>>
<<Che cazzo hai fatto! Sicuro erano la banda di Cinisello, quei bastardi ci vogliono morti>>
<<Non ci vogliono morti, purtroppo il nostro caro Omar non paga quel che dovrebbe pagare con certa gente!>>disse poi l'amico Zaccaria.
<<Ho paura di andarmene di nuovo in cella, vi prego>>
In casa quel pomeriggio vi era Zaccaria, Marilson e Mohamed.
<<Fra sicuro ti verranno a cercare, ormai sanno tutto di te>>
<<Marilson chiama l'avvocato, non voglio tornarci lì>>
I ragazzi erano spaventati ma allo stesso tempo arresi di questa monotonia da parte del amico.
Omar faceva ormai questo da anni e le conseguenze non potevano essere delle peggiori.
Marilson guardó Zaccaria per primo e poi disse:
<<Abbiamo cambiato avvocato, non è più Di Rosso>>
<<E chi è?>>chiese il marocchino spaventato.
<<Una cara amica di Zaccaria, Aurora>>rispose Mohamed a modo provocatorio.
Ma in quel momento non si poteva scherzare più di tanto, dovevano ritornare seri e soprattutto nella realtà che li apparteneva.
<<Ora la chiamo>>disse Marilson senza pensarci due volte mentre il rapper si alzó e andó a fumare fuori.
<<Marilson è quasi orario di cena peró>>disse Mohamed ma purtroppo quando si trattava di un caso emergente, si doveva riparare ai soccorsi.
<<Omar, stanno arrivando>>annunció Zac.
<<Cazzo!>>
La polizia era già di sotto, i marocchini erano spaventati ormai più che mai anche se i due migliori amici assieme al manager avevano la coscienza pulita.
In una frazione di secondi, due bussate forti alla porta.
<<Ragazzi non preoccupatevi, ormai siamo abituati. Omar, tranquillo troveremo una soluzione>>
<<Marilson fai quel che puoi>>
Aprirono la porta, vi erano due agenti.
Uno prese Omar sapendo chi era il responsabile di tutto, mentre l'altro controlló la casa e anche il resto del gruppo se fosse stato tutto in ordine e sotto controllo.
<<Il caro Baby Gang, sempre e solo voi eh>>
<<Agente sono cambiato da come avete visto>>disse con faccia compiaciuta.
<<Andiamo và>>disse al collega mentre ammanettarono Omar.
<<Il ragazzo sarà portato in caserma, vi aspetteremo lì uno di voi che dovrà portarci le varie cart..>>
<<Sappiamo già tutto>>disse Mohamed.
Il poliziotto li guardó per un'ultima volta e andó via assieme a Omar.
<<Sbirri del cazzo!>>pronunció Mohamed ad alta voce.
<<Marilson fai quel che puoi>> disse invece Zaccaria.
Il manager tornó serio <<Zac, non vuoi contattarla tu?>>
<<Non mettermi in questi casini, pensaci tu! Adesso ci mancava solo questo!>>
Il rapper prese il giubbotto e pieno di pensieri che aveva per la testa, andó via.
Gli dispiaceva quando vedeva queste cose, soprattutto a dei suoi amici più cari.
Ma era giunto il momento di pensare ben altro.

La legge con l'amore      BABY GANGWhere stories live. Discover now