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«Siamo sempre in tempo per tornare indietro, nessuno ci costringe a partecipare.» rivolgo un ultimo avvertimento alla squadra, Stella e Andrea, hanno già un piede dentro la casa, loro sì che sono delle vere temerarie.

«Andrà tutto bene.» sorride Taylor.

«Qualsiasi cosa succeda...» provo a mettere in guardia, ancora non mi fido. Qui gatta ci cova.

«Dovremmo trovare un suono, un emoticon, una parola in codice che una volta pronunciata ci permetta di scappare insieme se qualcosa non dovesse andare per il verso giusto.» suggerisce Christen, lei di solito è sempre taciturna, ma la osservo sconvolta, ha davvero avuto un'idea geniale.

«Usiamo la chat di squadra.» la seguo a ruota.

«L'emoji della cacca?» Stella è uno spasso, l'adoro. Un boato di risate si eleva, non c'è niente di più bello che condividere momenti del genere con le proprie compagne di squadra.

«Allora siamo d'accordo?» porto ancora l'attenzione sulla questione. In qualche modo sento la responsabilità per la riuscita di questa serata, sono io che ho portato l'invito della festa di Samuel alle altre, anche se la decisione l'abbiamo presa tutte insieme.

Ovviamente io caldeggiavo per il no.

«Okay, ora però scateniamoci!» Taylor, la solita positiva del gruppo prende sottobraccio Eleonor e Stella e si dirigono verso l'entrata.

Nel frattempo, estraggo dalla tasca del giubbotto il cellulare, scorro per vedere se è arrivato qualche messaggio da parte di Maddy, ma non trovo nulla. Sapevo che anche lei sarebbe stata presente alla festa con le cheerleader.

La casa in cui ci infiliamo è grande e in stile vittoriano, lunghe colonne bianche torreggiano prima dell'atrio di ingresso. Una volta dentro il marmo chiaro e un grosso lampadario di cristallo ne fanno da padroni. Mi sento molto piccola a confronto.

Ragazzi urlanti e già alticci circolano indisturbati al loro interno.

Il First Season, First Party è proprio l'evento di apertura dell'anno. Tutto in questa scuola ruota intorno al football maschile, ma da quest'anno la musica cambierà, non saranno gli unici protagonisti della stagione sportiva.

Ecco che il padrone di casa e nonché la stella del football, fino ad ora, che ci accoglie spalancando le braccia in un gesto plateale.

«Buonasera signore, benvenute al nostro piccolo party.» Samuel fa della futile ironia e allarga un sorriso a trentadue denti. Suo padre è davvero così facoltoso come dicono, se poi sommi il suo capitale a quello della moglie, una ricca ereditiera, il risultato è una casa da paperon de paperoni di almeno trecento metri quadrati più giardino. Nessuno in città eguaglia questo benessere e soprattutto il loro potere. Samuel è un fottuto Richi Rich!

«Vi faccio strada.» indossa una camicia hawaiana aperta lasciando il petto muscoloso e tonico in bella vista, manco fosse una serata di metà estate della California. Qualche ragazza della squadra sta sbavando, qualcun'altra commenta all'orecchio della compagna mentre lui si volta. Mi limito a sbuffare, lui non ha alcun effetto su di me.

Intendiamoci è un bellissimo ragazzo, farebbe capitolare chiunque, se non si considera la sua perenne aria di superiorità e l'atteggiamento da prevaricatore arrogante nei confronti del prossimo.

Quindi, non riesco proprio a farmelo piacere.

Chiede permesso a diversi ragazzi accalcati sulla pista da ballo, con altri si intrattiene giusto il tempo di un saluto veloce con il braccio e noi continuiamo a seguire la sua schiena.

Una volta giunte in cucina urla a Gregory, altro membro della squadra, e cerca di sovrastare il volume della musica: «Prepara qualcosa da bere alle ragazze.»

Un Gioco da Ragazze - A Girl's GameWhere stories live. Discover now