34: sei anni prima

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Sono seduta sul davanzale della finestra di camera di Maddy, con lei che piange sconsolata sul letto. Guardo ancora il giardino, osservando Jacob mentre carica le sue valigie in macchina. Il cielo è grigio e minaccia pioggia, come se anche il tempo fosse triste per la sua partenza.

«Non posso credere che se ne vada» dice Maddy, la voce rotta dal pianto. Il suo viso è gonfio e arrossato, e gli occhi sembrano due pozze di tristezza.

Si siede accanto a me e cerco di confortarla. «Lo so, Maddy. È difficile, ma forse è la cosa migliore per lui.»

Lei scuote la testa, asciugandosi le lacrime con il dorso della mano. «Non capisci, Ann. Non è solo per la scuola. I miei pensano che Jacob si sia messo in qualche brutto giro. Hanno paura che possa fare una brutta fine, come i suoi genitori biologici.»

Sono scioccata. «Non sapevo... Si tratta di qualcosa di pericoloso?»

Maddy annuisce, fissando il vuoto. «Credo di sì. Ho sentito i miei genitori discutere. Pensano che mandarlo via sia l'unico modo per tenerlo al sicuro, lontano dalle tentazioni e dalle persone sbagliate.»

Guardo Jacob ancora una volta, sentendo una fitta al cuore. «Speriamo che funzioni, allora. Speriamo che questo collegio gli dia la possibilità di crescere in un ambiente migliore» affermo fiduciosa.

Maddy mi prende la mano, stringendola forte. «Ann, promettimi che non lo dimenticheremo. Promettimi che, anche se sarà lontano, penseremo sempre a lui.» non so perché me lo stia chiedendo, forse perché ha bisogno di sostegno, per non cedere allo sconforto.

La guardo negli occhi e le sorrido. «Te lo prometto, Maddy. Non lo dimenticheremo mai

Jacob chiude il baule della macchina con un colpo secco, il rumore risuona come un'eco nel silenzio della mattina. Lo vedo scambiare qualche parola con i suoi padri adottivi, i volti seri e preoccupati. Poi si volta e i nostri occhi si incontrano per un breve istante. È come se tutto il tempo si fermasse. Il suo sguardo è pieno di qualcosa che non riesco a decifrare: tristezza, rabbia, forse speranza.

Il ragazzo abbraccia Steve, e posso vedere le lacrime brillare nei suoi occhi. Poi si volta verso di noi, alza una mano in segno di saluto e sorride debolmente. Rispondiamo al saluto, ma il gesto ci lascia entrambe con un nodo in gola. Osserviamo Jacob salire in macchina e allontanarsi, lasciando dietro di sé una scia di incertezze. E mentre l'auto sparisce all'orizzonte, sento che un pezzo del nostro mondo sta cambiando per sempre.

Maddy si siede di nuovo sul letto, prendendo un respiro profondo. «È stato sempre così complicato con lui» sussurra. «Non è mai riuscito a integrarsi completamente qui, e ora... ora questo.»

«Ha sempre cercato di essere forte, di mostrarsi duro» dico, ricordando le tante volte che l'ho visto scherzare e fare il bulletto forse per nascondere il suo vero io. Anche se molte volte sono caduta vittima dei suoi perfidi scherni. «Ma penso che abbia sempre avuto paura di perdere tutto di nuovo.» è riferito a lei e alla famiglia Reyes.

Maddy annuisce, il viso solcato da nuove lacrime. «Non so se gli farà bene stare lì, ma spero che almeno sarà al sicuro.»

Rimaniamo in silenzio per un po', ognuna persa nei propri pensieri.

Finalmente Maddy parla di nuovo. «I miei genitori hanno fatto del loro meglio. Ma c'erano sempre quelle ombre del passato. Non sono riusciti a proteggerlo da tutto.»

«Sì» rispondo, cercando di immaginare quanto sia stato difficile per Jacob crescere con il peso del suo passato. E di certo io non l'ho mai fatto sentire il benvenuto. «Ma ora ha una possibilità di ricominciare. Forse questo è il suo modo di trovare sé stesso.»

Maddy annuisce lentamente. «Spero che tu abbia ragione, Ann. Spero davvero che questo sia l'inizio di qualcosa di meglio per lui.»

La giornata passa lenta e silenziosa, il senso di perdita palpabile in ogni angolo della casa. Ma mentre il sole inizia a tramontare, portando con sé un cielo rosato, mi rendo conto che forse, proprio come il sole, anche Jacob avrà la sua alba. Forse, lontano da qui, riuscirà a trovare la sua strada, e diventare la persona che ha sempre voluto essere. E noi, da qui, speriamo che un giorno torni da noi, forte e felice.

 E noi, da qui, speriamo che un giorno torni da noi, forte e felice

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Ultimo flashback!

Ora si torna al tempo presente 😜😳

Saluti dal nostro Jacob (nel frattempo).

Saluti dal nostro Jacob (nel frattempo)

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Un Gioco da Ragazze - A Girl's GameDove le storie prendono vita. Scoprilo ora