Quando I Sogni Diventano Realtà

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Quattro Mesi Dopo

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Quattro Mesi Dopo.

Nella mia vita avevo fatto di tutto.
Tutto quello che volevo fare ma anche quello che non avrei mai voluto vivere sulla mia pelle. Avevo raggiunto il grado più alto nel lavoro che svolgevo e avevo viaggiato il quanto basta per sentirsi liberi e felici. Ma, nonostante tutto, avevo bisogno di altro. Avevo bisogno di lei e del mio passato mai dimenticato per sentirmi completamente appagato. Un passato distorto dalla mia vita vissuta in quell'istituto, dalla cattiveria di mio padre, e dall'incidente che mi aveva lasciato disteso su quel asfalto e mi aveva dato la giusta spinta per tornare da lei. Lei che era stata l'unica donna che avessi mai voluto che non avevo mai dimenticato. E lì, proprio in quel momento, la vidi mentre guardava distrattamente un disegno fatto da lei mentre mangiava un piccolo gambo di sedano. I suoi capelli erano più lunghi e raccolti in una coda alta dandole ancora una volta quell'aria da ragazzina che mi piaceva tanto, il maglione rigato nero e bianco e il leggins accompagnavano le sue forme generose e il piccolo pancione che stava crescendo facendomi scappare un sorriso compiaciuto. Era talmente bella che sembrava ancora un sogno ad occhi aperti. Un sogno che avevo vissuto ogni notte, nella settimana trascorsa da solo a Londra. Continuai ad osservarne i gesti e i movimenti, fino a quando lei non si accorse dei miei occhi su di lei e il mio sorriso da ebete.

« Vedo che almeno tu ti diverti mentre io sono "costretta" a mangiare sedano e ortaggi di vario genere. »

« Amore, lo sai che non puoi mangiare troppi dolci in questo momento e il ginecologo ti ha consigliato di sostituirle con questo cibo più sano. »

« Si, ma è un ingiustizia. », sorrise lei raggiungendomi finalmente davanti all'isola della cucina dove stavo visionando alcune case da acquistare su internet. « Tu dovresti essere dalla mia parte. »

« Ma io sono dalla tua parte. », sorrisi mentre lei allungava le sue braccia attorno al mio collo. « Infatti voglio che tu stia bene e anche il piccolo Simone. », aggiunsi accarezzandole il pancione.

« Ma così ci fai soffrire, lo sai no? »

« Consideralo un piccolo sacrificio per il bene di nostro figlio. Gli ortaggi hanno il loro rapporto di zucchero, quindi immagina che tu stia mangiando una bella ciambella », risi guardando il suo sguardo perplesso.

« Ciambella? Adesso io voglio quella ciambella subito! », esclamò indignata.

« Invece vediamo un po 'che gusto ha questo sedano », affermai prendendo il sedano che aveva in mano dandogli un bel morso. « Mmh non c'è male. »

« Già, come no... », replicò lei delusa cercando di andare via. La fermai per i fianchi e la feci sostare tra le mie gambe avvolte da una tuta grigia come la felpa che indossavo. « Vieni, ti faccio vedere cosa ho trovato su quel sito di annunci.», affermai masticando quello che era rimasto in bocca. « Guarda questo appartamento, ha tre camere da letto, due bagni, un salotto con open space e un piccolo terrazzo. Si trova a Borgo Teresiano, e il prezzo è trattabile. », aggiunsi indicandolo con il mignolo l'importo in rosso.

Dimenticare TeWhere stories live. Discover now