ALL'OMBRA DEGLI ALBERI (WIT:BYROXX)

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<<Sono sposato col mio
orgoglio, non ho mai paure,
affronterei qualsiasi cosa. Sai
che ho due occhi come
le stelle? Più piango e più
prendono luce>>


Lasciar andare qualcuno porta sempre le sue conseguenze.
Molti finiscono col rimanere nel passato, altri ancora peggio, cercano di convincersi che chi stia con loro sia la persona giusta.

Ci vogliono occhi aperti per capire queste cose, ma ci vuole anche molto coraggio.
Io sono pronto per fare questo passo, pieno di un ansia che travolge tutto il mio corpo, come se scorresse nelle dita, sentendola in ogni tocco, con una dose di coraggio che basta a farmi respirare ancora normalmente, circa un battito al secondo.

Questa volta i problemi non sono profumo, doccia fredda o l'armadio da stilista, ma tutte queste cose che ho addosso. So che non riuscirò a levarmele tanto facilmente.

Jones mi guarda felice, contenta che io esca. Forse aveva pensato a una semplice passeggiata o una riunione con amici. Le sorrido anche io, per quanto potesse sembrare vero.
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<<Katrin.>>
Lei mi guarda più sorpresa che mai, al contrario di me. Nella sua testa c'era un'altra giornata stupenda che purtroppo riempiva soltanto le sue idee.

<<Andiamo su quella panchina, devo parlarti.>>

<<Ecco io...>>

<<La vuoi fare finita Vero?>>

Mi sono sentito come un rapinatore che uscendo dal negozio trova la pattuglia. Ti rendi conto di non sapere cosa dire o come giustificare quello che stavi facendo. Io almeno mi sarei risparmiato la condanna, quindi potevo dire tranquillamente la verità senza dover dare spiegazioni o confessare crimini che avevo commesso.

<<Sì, fa strano che tu l'abbia capito. Io purtroppo sono questo e per quanto tu abbia da darmi, non cambierò. In realtà non credo ci sia mai stato qualcuno che ha cambiato questo. Mi dispiace.>>

<<Scott, sapevo sin dall'inizio che questo momento sarebbe arrivato. Credi che non me ne renda conto?>>

<<Quando mi guardi in modo quasi annoiato e cerchi comunque di farmi sentire bene>>

<<Volevo godermi ogni cosa con te. Non so cosa ti affligga. Non me ne hai mai parlato, ma se non parlare significava poter rimanere assieme. Mi andava bene.

<<Odio l'idea di vederti insieme ad un'altra ragazza o cercare di nuovo di essere speciale per te.>>

<<Nessuno lo è. Come hai detto tu, questa cosa non cambia.>>

L'ho sempre giudicata come una ragazzina. Serviva una panchina di un parco affollato e stare più di un minuto a guardarla negli occhi per capire che non era così?

È una sconfitta non solo per me, ma anche per ciò in cui credevo.

Mi chiedo se sogno ancora qualcosa di vero?

<<Sono un idiota! Non avrei dovuto fare quello che ho fatto con te. Vedi, per me è sempre stato normale tutto ciò e sinceramente non so più cosa sia normale.>>

<<Il problema è che non mi fido delle persone!>>
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C'era anche un'altro problema. La sera a Houston tornai con Mika. Mi fermai prima che lei mi lasciasse davanti alla porta...

Credevo che Mika remasse contro di me, invece più di una volta mi aveva aiutato in quei due giorni. Nel bus. Mentre mi attaccavano e anche durante il test.
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ᦓρꪊᛕWhere stories live. Discover now