DOUBLE YOUR DOSE

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<<Mentre mi fissa
con gli occhi Medusa.
La lascerò cadere.
Prenderò i suoi demoni.
Ci faremo una festa
all'indirizzo 666.>>

La scuola era ormai finita. Da adesso eravamo liberi. due mesi fuori da quell'universo fatto di spiegazioni che durano secoli nel tuo cervello. Cercare di replicarle con interrogazioni e test sarebbe impossibile. Non esiste un vero dieci. Finalmente avevamo la testa sulla Houston University.

Sono cambiate un sacco di cose da quando Mika fa parte della mia vita.

Pap e Kid ormai sono fuori dalla mia solitudine e sto iniziando ad apprezzarli di più sotto l'aspetto dell'amicizia.

Jones è la più entusiasta, crede in Mika più di quanto ci creda io. Ogni volta che torno a casa vuole sempre che le racconti qualcosa. A volte non so proprio cosa inventarmi e quando scopre qualcosa che non le avevo detto, mi rincorre per tutta casa chiedendo spiegazioni.

Infondo anche le cose che vanno per il verso giusto possono diventare pesanti se non si è capaci di gestirle.
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<<Cara ti dice male>> Si era messa una felpa che le avevo regalato per coccolarmi. Ma aveva sbagliato luogo in cui fare questa mossa.

<<Come potevo sapere che a Portland c'erano duemila gradi all'ombra? Andiamo Scott!>>

<<È una zona vicino al mare. Cosa credevi ci fosse? Una tempesta di ghiaccio?>> Ah! A volte non mi spiego come faccia ad essere più brava di me a scuola. Giuro che devo capirci altre mille cose di lei.
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Portland rimane più isolata durante l'estate perché studenti e famiglie di quel luogo viaggiano o tornano nelle loro province. Ha una qualità Hipster da ricco imprenditore. Grazie a Dio, l'aria che respiriamo era gentilmente stata pagata dalla scuola.

La notte si trasforma. Giovani sfrecciano su delle auto costosissime, mentre food-truck si arricchiscono vendendo avanzi ben cotti.

Dovevamo trovare un posto più tranquillo per farci un giro di notte. L'idea di Mika era quella di andare sotto Hawthorne Bridge. C'era una zona simile ai parchi di Victoria che si univa al fiume Willamette.

Prima che arrivasse sera dovevamo visitare tre mete:

Powell's: una libreria sconfinata, grande quanto dieci ville messe insieme. Non capisco come alcune persone vengano qui per cercare un libro. Come fai a trovarlo?
Invece proprio lei trovò qualcosa...

<<Hai mai sentito parlare di questo libro?>>

<<No. Ha una copertina molto oscura, sembra un Dark Romance o qualcosa del genere.>>

<<Scatenatrice di tempeste. È la ragazza più bella del mondo. Non so spiegarti bene la sua trama, ma la ragazza che c'è all'interno è una ballerina che danza in una camera piena di mostri. È fuori da ogni ideale di ragazza che esiste sulla terra>> Mika mi affascinò. Volevo saperne sempre di più...

Washington Park:

Altri miliardi di chilometri, anche se la natura era più adatta a me che a Mika. Non aveva avuto molto da vedere quando viveva ad Amburgo.

La presi per mano iniziando a farle vedere un giardino giapponese. Mentre era abbagliata dalla loro cultura, le rubai un bacio. Oltre ai suoi occhi, non vedevo altro di speciale.

Portland Art Museum:

<<Rispetto la tua passione per i quadri, quindi mi sembrava giusto dirti che potrei svenire da un momento all'altro. Ho le gambe andate>>

<<Resisti ancora per poco>> disse ridendo
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Finalmente arrivammo in Hotel per riposare. Mi sentivo distrutto.

Il cielo stava iniziando a perdere colore. Era il momento in cui il luogo dove ero cresciuto(le strade), cominciava a riempirsi.

<<Mika dobbiamo andare!>> Dissi con tutta la decisione che avevo in corpo, sapevo che la tranquillità che vivevamo di giorno non ci sarebbe stata di notte.
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Abbiamo preso dei teli e ci siamo rotolati su quel prato a guardare le stelle. Avevo sempre avuto l'istinto di soffermarmi sul cielo di notte. Mi rilassava.

Questa volta non era un modo per scappare. Avevo già la mia pace e tutto quello che mi serviva. Questi momenti mi facevano dimenticare le pressioni per il futuro.

Ora mi basta pensare che le cose vadano bene e sono tranquillo. Ho chiamato Jones per raccontargli tutto quello che avevo fatto nel pomeriggio. Attraverso la voce mi trasmetteva la serenità che aveva nel vedermi finalmente felice. Sto facendo su e giù su quegli scalini di speranza che attraversavo nella sua mano. Il passato? È una parte di me.

<<Dove vorresti andare in futuro?>>

<< Non lo so. Quando ero piccola mia madre mi portava con lei in montagna. Adorava sciare. Quell'aria fredda e gelida riusciva a lasciarmi sempre ricordi da conservare. Mi piacerebbe vivere qualcosa del genere.>>

<<Ho un idea, ma è folle...>>

<<Cioè?>> Per un attimo mi ricorda la ragazza che mi guardava volendo capire chi fossi. Non gli diedi risposte allora e non lo farò nemmeno adesso.
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Non era l'unica cosa folle che mi venne in mente. Appena arrivò il momento giusto...

<<Perché mi hai dato la tua maglietta?>>

<<Perché ora faremo un'altra cosa che non hai mai fatto. Un bagno di notte. Te la senti di resistere al freddo?>>

Mika mi assecondò senza pensarci due volte. Adoravo quando faceva così. So che si impegna molto per essere una brava ragazza, ma allo stesso tempo somiglia a me quando avevo voglia di provare ogni cosa.
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<<Mentre mi baci trattieni il respiro okay?>>

Sono al picco massimo delle mie qualità, lo capisci? Ho bisogno della notte. Ho bisogno di notti come queste per creare l'impossibile.
Il mondo dell'amore ha sbloccato un nuovo livello nella la mia intimità. Ci siamo lasciati andare sott'acqua, dove nessun nottambulo a bordo di una Phantom rovinava l'atmosfera. Questo lago ghiacciato è diventato una sauna nel Pacifico, tutto grazie alle mie dita. Ormai eravamo davvero cotti. Sembra di fluttuare. Ti senti rilassato, percepisci ogni granello di serenità in base a quanto vai giù. In questi momenti vorresti una foto per ricordalo, ma non c'erano paparazzi che potevano raggiungerci. La immagino così: Due angeli sotto copertura e pieni di ferite che stanno volando nel buio.

ᦓρꪊᛕWhere stories live. Discover now