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"possiamo parlare?"

"charles non sono dell'umore sta sera ti prego"
"non è mai il momento giusto per te. Sto provando a parlarti da giorni ma tu mi ignori ogni volta"
"parla allora" lui inizialmente rimase sorpreso dalle mie parole ma poi prese coraggio e iniziò a parlare

"potrai non credermi ma mi dispiace tanto per ciò che è successo fra di noi. Ho sbagliato pienamente e lo so, non posso di sicuro tornare indietro ma posso rimediare e provare a"
"charles tu mi hai guardato negli occhi dicendomi di amarmi come faccio a crederti. Mi sono posta così tante domande quando sono andata via. Ho iniziato a pensare che il problema fossi io, magari non ero così bella come volevi tu, o forse avevo detto o fatto qualcosa di sbagliato per meritarmi tutto quello. Mi sono chiesta se veramente tu mi amavi oppure mi hai solo usata"
"credimi quando ti dico che ti ho sempre amato. Non eri tu il problema, non hai mai fatto niente di sbagliato ed eri perfetta lo sei ancora giada"

"perché l'hai fatto allora"
"non lo so" alzai gli occhi al cielo e cercai di ricacciare dentro le lacrime, non mi avrebbe visto piangere
"ti chiedo solo una spiegazione, ci sarà un motivo se non ero io allora chi? o cosa charles"
"non lo so.... io non lo so, ho sbagliato ecco cosa e me ne pento, rimpiango quel giorno da due fottutissimi anni ma sai perché sono andato avanti perché ho visto che tu stavi bene anche senza di me. Guardati, ti sei fatta una nuova vita lontano da tutti e da me"
"se me l'avessi permesso sarei restata anche lì con te Charles, non sarei andata via" lui abbassò lo sguardo

"mi dispiace per ciò che è successo ma devi andare avanti Charles non puoi restare ancora qui fermo a me"
"come faccio ad andare avanti se ti amo ancora"
il mio cuore perse un battito. Lui non aveva mai smesso di amarmi. Mi alzai dalla panchina
"io ora amo qualcun'altro" mi prese per un polso e si alzò, i nostri visi erano vicinissimi
"dillo guardandomi negli occhi" io tentennai un'attimo ma poi presi coraggio e alzai lo sguardo incontrando quelle pozze verdi in cui mi ci perdevo ogni volta
"io amo qualcun'altro charles" lui sorrise amaramente e mi lasciò andare. Si sedette e guardò oltre di me
"mi dispiace ma devi andare avanti" lui non rispose e io me ne andai lasciandolo da solo.

————

mi ero svegliata con gli occhi rossi e le occhiaie che mi arrivavano fino ai piedi. Fortunatamente dovevo andare in aeroporto.
"buongiorno fiorellino dormito bene?" guardai male pierre
"da dio" avevo su gli occhiali da sole anche se ero nella hall ad aspettare i ragazzi
"se lo dici tu"
"pierre" lui si era seduto in parte a me
"si?"
"posso venire con te?"
"in aeroporto andiamo tutti insieme però poi ci separiamo"
"no io... intendo a casa con te in Francia"
"ti manco così tanto"
"ti prego monkey"
"certo che puoi ma che succede piccolina" io stavo per parlare ma arrivarono anche gli altri
"niente tranquillo"

Eravamo appena arrivati a casa sua, ed ero distrutta anche se avevo dormito in aereo.
Charles non l'avevo neanche visto e forse era meglio così.
A braian avevo semplicemente scritto che dovevo andare in Francia per lavoro e sarei stata da Pierre, non avevo voglia di ritornare a New York per sentirmi dire che dovevo stare lontano da Charles.

"piccolina" io mi girai verso Pierre distrattamente
"mh? che c'è"
"che ti succede non apri bocca da stamattina"
"mi prometti che non ti arrabbierai?"
"dipende"
"promesso?" lui annuì e sbuffando unì il suo mignolino al mio. Io iniziai a raccontargli dell'incontro avuto con Chalres per strada, delle foto e delle chiamate di Braian e poi di quello che ci eravamo detti io e Charles quella notte.

"tu mi stai dicendo che braian, quel coglione ti vieta di vedere Charles?" io sbarrai gli occhi
"PIERRE LE PAROLE"
"è una cosa seria giada come puoi stare con una persona che ti vieta di vedere qualcuno"
"non si fida di Charles tutto qui"
"non lo conosce e in più non importa Charles lui non si fida di te è diverso"
"non è vero"
"giada abbiamo opinioni differenti, sono contento per te se sei felice con braian ma devi capire che non può vietarti di parlare con qualcuno"
"lo so gli parlerò di questo te lo prometto"
lui annuì

Ritornerai mai da me?// Charles Leclerc Where stories live. Discover now