Cap 14

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Angel's pov:

Passai casualmente (si, come no) dalla porta dello studio di Alastor, ma perché non entrare?
Aprii la porta, tanto so che era lì.
AN:Oh bambi~
Alastor arrossì palese.
A:Bambi? Cos'è?
AN:Serio? Non sai cosa sia bambi?
Lui annuì.
AN:È un cerbiatto di un cartone del 1942.
A:Ero già morto da minimo 10 anni quando è uscito questo bambi, caro. Comunque mi hai appena paragonato ad un cerbiatto?
AN:Ovvio no? Se no cosa sarebbero quelle piccole corna adorabili? Mh?
Distolse lo sguardo da me, arrossendo come un pomodoro,allora mi sedetti sulla scrivania per continuare a stuzzicarlo un pó.
AN:Non era per caso tua quella bellissima rosa fuori da camera mia eh? Aveva proprio il tuo odore.
A:Beh si... era mia... un omaggio floreale non fa mai male no?
AN:Diciamo di si. Come mai quella rosa.
A:arrossì Uhm...beh ecco... g-gli amici non si fanno dei regali?...
Gli feci un sorriso: è così carino quand'è in difficoltà.
A:Avrei da fare caro... ti dispiace?
AN:Tranquillo, mi levo dai coglioni dolcezza~
Lui si alzó e mi accompagnó alla porta, da lì gli diedi un abbraccio.
AN:Grazie per la rosa... è bellissima.
Gli feci un sorriso e andai via, letteralmente saltellando per la felicità.

...

Alastor's pov:
Quando Angel chiuse la porta, rimasi a fissare il vuoto. Il contatto fisico di solito mi infastidisce, ma il suo mi fa stare bene. Un modo molto shockante di farmi stare bene, ma mi piace.
Ero felice che avesse gradito la rosa, e in questo momento era uno dei pochi veri momenti in cui il mio sorriso non era una maschera. In realtà succedeva ogni volta che lo vedevo.

Scesi nella hall e trovai Charlie che stava cercando di organizzare qualcosa.
A:Hai bisogno di aiuto cara?
C:Hey Alastor! Beh vedi... la prossima settimana è il compleanno di Angel in realtà, quindi stavamo cercando di organizzare qualcosa per lui.

Non sapevo che Angel facesse il compleanno tra una settimana... magari ne potrei approfittare per fare qualcosa di più.

A:Grazie per l'informazione cara, penso che parteciperò molto volentieri.
C:Bene!

Andai via dall'hotel, ma in realtà era anche un modo per andare a cercare qualcosa per Angel da potergli regalare.

...

Angel's pov:
Tornai dopo un altra giornata di merda con Val, ma fortunatamente era tutto finito anche oggi.
Appena entrai vidi Alastor nella hall come se mi stesse aspettando.
Quando mi vide, il suo sorriso divenne ancora più grande, e gli andai incontro.
AN:Che ci fai qui?
A:Seguimi, ho una cosa per te.
Lui mi prese per mano, e qualcosa dentro di me si mosse. Mi portó in cucina e li c'erano su un piatto delle fragole col cioccolato sopra.
A:Non è tanto ma spero che ti piaccia.
AN:Come facevi a sapere che mi piacevano?!
A:Diciamo che ho le mie fonti.
Mi sedetti e iniziai a mangiarle.Poi lui si sedette affianco a me.
A:Com'è andata a lavoro?... tutto bene?
AN:Sai com'è Valentino... ma va tutto bene.
A:Lo sai che se hai bisogno basta chiedere vero?
AN:Si lo so, ma davvero, va tutto bene.
A:Sono rimasto qui perché ero preoccupato per te, in realtà. Torni sempre così tardi...
AN: È Val che mi trattieni, fa sempre così...
Finii di mangiare.
AN:Erano molto buone.
A:Felice che ti siano piaciute.
AN:lo abbraccia grazie.
A:lo abbraccia a sua volta non c'è di che caro. Voglio solo vederti felice.
Dopo queste parole il mio cuore si sciolse letteralmente. Era da tanto che non sentivo una sensazione simile. Una che mi faccia davvero stare bene.

Note :)
Vi sto bombardando di capitoli, ma mi sta prendendo una botta di ispirazione che se non la scrivo ora non la scrivo più.

Sarà perché ti amo~ {radiodust}Donde viven las historias. Descúbrelo ahora