Sei

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<<Perché attraverso loro

puoi guardarmi dentro

Sentire cosa provo...

Capire cosa sento...>>

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T:"posso farle una domanda signora?"

La verdina ridacchiò, mettendo un'altra porzione di carne nel piatto del verdino, e le sue guance si colorarono di rosso

Inko:" penso che tu possa chiamarmi per nome....mi hai lasciato il permesso di chiamarti col tuo no? Anche se so che sono anni che non ti fai chiamare così...e mi sembra giusto ricambiare..."

Touya annuì, prendendo un'altro pezzettino di carne, e pensando che erano anni che non mangiava così bene, per poi pulirsi le labbra....e guardarla negli occhi

T:" vorrei davvero sapere cosa l'ha spinta ad accettarmi in casa sua... La discussione che ha visto prima, tra me e Deku, era proprio su questo... Mi perdoni se non mi fido molto del fatto che , magicamente, vengo accolto in una casa e trattato come un ospite... Lei sa che cosa ho fatto....ed , a quanto pare, conosce benissimo la mia storia... Quindi la prego di essere sincera... Perché sono qui? Come può non avere paura che io faccia del male a lei o a suo figlio?"

Inko guardò Izuku ,che gli fece no con la testa, per poi tornare con lo sguardo su di lui

Inko:" ok...a carte scoperte giusto? Bene.... Io faccio volontariato, come ti ho detto prima, ed anni fa...anni fa, quando conobbi Shouto, mi sono incuriosita della sua storia...della vostra storia...ed allora quando è riuscito ad aprirsi con noi, e soprattutto con Izuku, mi ha chiesto un favore...che sono stata felice di fargli..."

Le mani di Touya si strinsero, fino a farsi sbiancare le nocche, sotto il tavolo...

Quanto ,delle merda che avevano vissuto, sapeva?

Cosa sapeva di lui?

Cosa gli era stato detto?

Guardò Izuku, stringendo la mascella, per poi schiarirsi la voce...e cercar di parlare lentamente

T:" ...cosa..."

Inko giocò con il tovagliolo, che stava massacrando tra le mani, per poi alzare lo sguardo

Inko:" io...io sono andata a far volontariato nell'ospedale psichiatrico....a Tokio....ed ho conosciuto tua madre..."

Il corvino si alzò di scatto, sbattendo i pugni sul tavolo, e venne immediatamente imitato da Izuku che quasi si frappose tra i due...

E fu proprio al verdino che Touya si rivolse

T:" bella stronzata!! Ed ora dovrei credere che non era tutto preparato? Che non sia una trappola? Che cosa volete da me? Eh? Cosa?"

Anche i pugni del verdino si strinsero, mentre faceva un passo verso di lui, ma fu Inko a mettersi di fronte al villain...

Inko:" IZUKU NON C'ENTRA NIENTE!!!"

La verdina chinò il capo, colpevole, mentre alzava una mano come a voler toccare il braccio del villain...per poi tirarla indietro subito dopo

Inko:" sono stata io.... i-io sono andata da lei...io mi sono affezionata a...a quella donna...sono stata io a tornare da lei, sempre più spesso, ed a parlare con lei dei suoi figli...dei suoi QUATTRO figli.... Izuku non ne sapeva nulla...lui non sapeva che avevo continuato a frequentarla né, tantomeno, che avevamo stretto amicizia.... Ma io sapevo di te...sapevo chi eri diventato e quando c'è stata questa opportunità...i-il modo di aiutarti...io mi sono fatta avanti... Per favore...non prendertela con mio figlio per un errore che sono stata io a commettere.... È solo che Rei...Rei era così ...felice...lei era felice quando le ho raccontato di questa missione e...e non sono riuscita a dirle di no.... Lei vuole solo che il suo bambino sia al sicuro..."

Touya camminò, come un'animale in trappola, facendo avanti ed indietro nella piccola cucina

T:" si...al sicuro!!! Queste sono balle!!! Perché non ha cercato di metterci al sicuro prima? Eh? Quando... q-quando... FANCULO!!!"

Dabi girò la schiena ad entrambi e, velocemente, si allontanò da loro...

Nella sua testa continuavano a riproporsi sempre le stesse immagini...

Endevor che se ne fregava delle ustioni... Shouto piegato a terra a vomitare... Fuyumi che li guardava piangendo e Natsuo con il viso schiacciato sul vetro della palestra...

4 figli...

4 tipologie di persone che avevano subito, ognuno a modo suo, diversi tipi di traumi...uno dietro l'altro...

Ma c'era sempre una costante...

In ogni immagine, che lui fosse grande o piccolo...che fosse già ustionato o no, c'era sempre una figura evanescente...con la mano posata sul vetro...

Rei Todoroki osservava i suoi figli, da dietro la finestra della camera da letto, e sembrava quasi un fantasma ...

Non interagiva mai con loro...non curava le loro ferite...non abbracciava nessuno....

Solo una volta la vide stringere a sé Shouto...e si ricorda ancora di quanta invidia provò nel vedere quel misero gesto...

Ma poi, una settimana dopo, Shouto finì in ospedale e questa volta non era stato Endevor a mandarcelo....

Sua madre, quella stessa donna che sapeva a malapena la loro fisionomia, lo aveva ustionato con l'acqua bollente...

Fu in quel momento che Touya Todoroki morì....

Prima ancora delle fiamme....prima ancora dei piercing e di All for One...

Touya si spense quando vide suo fratello tornare ad allenarsi, con suo padre che gli urlava contro, mentre aveva ancora la benda sull'occhio sinistro....e la loro mamma veniva trascinata via con la camicia di forza....

Venne fatta uscire solo una volta...il mese dopo quell'avvenimento...

Quando, avvolta in un lungo abito bianco, guardava la bara vuota dove c'erano delle ossa che dovevano appartenere al suo primo genito....senza versare nemmeno una lacrima...

Era rimasta un fantasma, o forse lo era appena diventata, mentre Touya li osservava tutti da lontano...

Vide Fuyumi piangere con la mano, nella mano, con la tata...

Vide Natsuo cercar di essere forte, e scacciare le lacrime dal suo viso con rabbia, mentre guardava suo padre con un odio palese negli occhi

Vide Shouto che guardava la bara....ed il suo viso sembrava paralizzato, con quella macchia rossa sulla sinistra, non sapendo se piangere o no per un fratello che a malapena conosceva...

E poi c'era lui...il grande Endevor...

Che guardava la bara, schifato, aspettando solo che la funzione finisse....per poter tornare a casa ad allenare la sua punta di diamante....

E Rei venne trascinata di nuovo in ospedale, imbottita di farmaci, mentre canticchiava un motivo a bassa voce...

Una vecchia ninnananna che, ancora adesso, risuonava nella testa del corvino...

Unica dimostrazione di un'affetto, materno, che era rimasta congelata nel tempo....

Proprio come il suo cuore

DomaniUnde poveștirile trăiesc. Descoperă acum