Casa.

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AryaToma_ stories

Visualizzato da Ludovicapagani,Lucybramani e altri

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Appena finito il lavoro sul set, ero pronta a tornare a casa da Dus. Sapere di avere qualcuno ad aspettarmi era stranamente piacevole.Mentre camminavo, pensavo alla tranquillità che avrei trovato lì. Non vedevo l'ora di rilassarmi insieme al mio bellissimo ragazzo, sul divano che avevamo scelto insieme qualche giorno prima.

La porta si aprì con un leggero scricchiolio, ma dentro non c'era traccia di Dusan. La sua assenza improvvisa mi colse di sorpresa e la prima cosa che feci fu chiamarlo, ma nessuna risposta arrivò dall'altro capo della linea. Era alquanto strano, considerando che solitamente mi avvisava se ci fossero cambiamenti di programma. Oggi, con solo un allenamento leggero al mattino e la palestra nel primo pomeriggio, non c'era motivo per cui non avesse dovuto essere a casa. Forse era stato trattenuto alla Continassa o aveva dimenticato qualche impegno importante. Mandai un messaggio per sicurezza, chiedendogli di chiamarmi appena possibile. Mi sentivo confusa e un po' preoccupata. Doveva esserci per forza una spiegazione plausibile. Scacciando ogni pensiero negativo, misi il cellulare in carica e decisi di fare un bel bagno caldo.

Dopo aver asciugato i capelli e aver indossato  qualcosa di comodo,controllai per l'ennesima volta il cellulare. Ancora nulla.

Camminai nervosamente per la stanza, cercando di trovare un indizio che potesse spiegare la sua assenza. Guardai l'orologio più volte, sperando che ogni minuto che passava portasse con sé la sua voce al telefono o il suono delle sue chiavi nella serratura. Ma nulla. La mia mente cominciò a correre attraverso una serie di possibili scenari, uno più preoccupante dell'altro. Non sapevo che cosa pensare.Più il tempo passava più la mia ansia cresceva, mi resi conto che dovevo fermarmi un attimo e pensare lucidamente, quindi feci la cosa più logica possibile ossia chiamare G per chiederle se avesse sentito Andre.

"Sorellona, ciao, come stai?" Chiese sprintante.

"G sto bene, ascolta, hai sentito Andre?" Chiesi con voce tremante, il cuore batteva veloce nel petto.

"Ary, che succede? Comunque sì, alle tre, quando ha terminato gli allenamenti."

"Dus non è a casa e non risponde alle chiamate o ai messaggi."

"Stai scherzando?"

"Ti sembro una che scherza? Ho pensato che magari fossero ancora alla Continassa, ma se Andre ti ha detto in quel modo, vuol dire che non è così."

"Chiamo Andre per chiedergli se sa qualcosa, ok? Stai tranquilla, sono sicura che sta bene," rispose con comprensione, cercando di trasmettermi calma.

"Grazie G, lo spero," risposi, con un nodo alla gola.

"Ti aggiorno, amore."

Che situazione surreale. Mentre attendevo ansiosa un aggiornamento da G, i pensieri si accavallavano nella mia mente. Mi sentivo imprigionata in un vortice di preoccupazione e incertezza, mentre cercavo di mantenere la calma e razionalità. Bisognava rimanere lucidi, bisognava trovare una spiegazione. Respirai profondamente, cercando di placare l'agitazione che mi attanagliava.Ma ogni minuto senza notizie sembrava un'eternità.

Dušan Vlahović -Altamente Mia-Where stories live. Discover now