sto sognando?

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appena entrati negli studi valentino mi mise una mano sulla spalla avvicinandosi a me, mi sentivo in un sogno, e per sicurezza mi tirai un pizzico sul braccio, e per mia sorpresa era tutto vero!
ad un certo punto sentì una voce familiare provenire da dietro di me
Ve : CAZZO!
mi girai, velvette era in piedi davanti a me e mi guardava incredula, le sorrisi facendole cenno di abbassare la voce,
velvette si avvicinò a me incredula
Ve : che cazzo hai fatto per tutto questo tempo? perché non ci hai avvisati? eravamo così preoccupati per te! vox aveva smesso per sino di lavorare per mesi!!
guardai il pavimento triste, e poi iniziai a parlare con una voce tremolante
Van : i-io...
val mi guardò e comprendendomi continuò la frase con un tono basso
Vl : era stata rapita vel, è stato un trauma per lei.. però hey.. è con noi adesso ...
vel mi guardò preoccupata e spaventata
Ve : COSA?! cazzo.. sapevo che sarei dovuta venire con te quel giorno, ti hanno fatto del male?!
non riuscí a dire una parola, guardai val e poi ritornai a guardare velvette che sembrava ancora più preoccupata di prima
Van : possiamo.. parlarne dopo?
i due mi guardarono senza dire niente e poi valentino iniziò a parlare come se non fosse successo nulla
Vl : allora.. lo scherzo?
Ve : scherzo?
Van : si.. dobbiamo fare uno scherzo a mio papà, vieni?
Ve : ovvio! andiamo!!
val mi accompagnò su per le scale fino alla stanza di vox.. presi un grosso respiro e lasciai valentino entrare nella stanza..
poi.. sentì la voce di mio padre era uguale all'ultima volta che l'ho visto... non avevo idea di cosa gli avrei detto però ero lì.. e non potevo fare nulla se non aspettare di entrare
Vox : che cazzo vuoi Valentino, sono occupato
Vl : voxy~ una cosa importante ecco ... una delle mie ragazze voleva vederti posso farla entrare?
Vox : ti ripeto che non voglio nessuna relazione
Vl : oh no! no! nessuna relazione molto meglio
valentino ridacchiò io guardai velvette ed entrai nella stanza mio padre mi guardò per un secondo prima di realizzare chi fossi per poi scoppiare a piangere
Vox : C-cosa vanya?! è uno scherzo?, non è divertente,no! sto sognando! oddio... figlia mia ...
guardai mio padre avvicinarsi a me velocemente per poi accarezzarmi il viso con occhi lucidi
vox : sei tu.. dove sei stata?
van : papà...
mio padre mi abbracciò e scoppiò in lacrime
vox : ho avuto così tanta paura di averti perso per sempre ... cosa ti è successo?!
io strinsi mio padre a me val e velvette si avvicinarono
van : mi avevano rapito papà.. ho avuto paura anche io di non vederti mai più, ti giuro che-
la mia voce si bloccó, mio padre lasciò l'abbraccio e mi guardò, potevo vedere la paura nei suoi occhi e sentire come fosse deluso da se stesso per come non mi avesse protetto
vox : rapita? cosa..? perché.. stai bene vero? ti hanno fatto qualcosa?
vox guardò Valentino impanicato
vox : voi sapete qualcosa?! se solo ti hanno toccata con un dito ...
le apparecchiature tecnologiche nell'intera stanza iniziarono a sfarfallare
van : papà! basta ti prego .. non voglio parlarne ora, ho ancora paura, voglio soltanto stare con te ..
mio padre mi guardò in preda al panico e preoccupato per quello che mi possa essere successo,
ma mi ascoltò e si calmò
mio padre guardò val sbranandolo con un solo sguardo in cerca di spiegazioni
osservando la situazione vel si avvicinò a me toccandomi la spalla
Ve : senti.. meglio che andiamo,vuoi dell'acqua? hai fame?
io e vel uscimmo dalla stanza potevo sentire mio padre chiedere di tutto a quel poveretto di Valentino che non sapeva nulla
Ve : non gli ascoltare, dopo staranno bene haha..
comunque...
ti và di raccontare qualcosa a me?
poi se vuoi cerco di raccontare qualcosa io a loro, so che ti viene difficile davanti a loro,
puoi anche riassumere in poche parole.. però voglio che tu ti sfoghi,
dev'essere stato un terribile trauma per te..
con un poco di esitazione iniziai a parlare con una voce tremolante ed estremamente bassa
Van : è.. una lunga storia.. i-io e-ecco ero chiusa per tutto il tempo in una stanza completamente buia e-e poi ogni mattina..
iniziai a piangere vel mi abbracciò
Ve : ti hanno stuprata?!
strinsi a me velvette piangendo
Van : i-io conosco i-il rapitore ...
Ve : COSA? CHI È QUEL PEZZO DI MERDA? GIURO CHE..
Van : vel..
velvette mi guardò rabbrividita dalla mia voce estremamente seria
Van : manterrai il segreto?, non voglio uno sconto tra mio padre e lui, voglio solo restare tranquilla per un po'..
velvette mi guardò comprensiva e iniziò a parlare con una voce piena di tristezza
Ve : non sono brava con i segreti, soprattutto se così grandi, perciò se non sei pronta a dirmelo adesso forse sarà per dopo ... anche se sono estremamente incuriosita adesso ... com'è fatto?
Van : è alto, magro,ha dei capelli lunghi e neri,ed assomiglia ad un lupo
non posso dirti altro vel
velvette mi guardò ancora una volta piena di domande
ad un certo punto vedo Valentino che corre verso di me impaurito e si nascose dietro di me
Vl : CAZZO! VANYA DÌ A TUO PADRE CHE IO TI HO SOLO TROVATA LÌ E CHE NON SO NULLA TI PREGO
mio padre stava entrando nella stanza palesemente incazzato con valentino
Van : PAPÀ!! NON SA NULLA!!
mio padre mi guardò e poi guardò Valentino annoiato
vox: ugh.. sono troppo incazzato per guardarlo
velvette mi guardò divertita e mi fece un occhiolino io ridacchiai e iniziai a parlare con un tono ironico
van : ma forse potrei dirti qualcosa~
mio padre mi guardò incuriosito
van : SE mi fai uscire con velvette, non esco da una vita
feci gli occhi dolci a mio padre e alla fine cedette
vox : ugh.. va bene.. ma non potrei venire anche io?
Ve/van : NO!
guardai velvette divertita e lei ridacchiò dolcemente
mio padre ci guardò storto e poi disse
vox : quindi? dimmi cos'è successo prima..
guardai velvette poi notai che anche valentino aveva spostato tutta la sua attenzione sulla domanda di mio padre
van : dopo?
mio padre mi guardò preoccupato
vox : vanya...
van : ti pregoo, giuro che dirò tutto
devo.. solo trovare le parole
vox mi guardò comprensivo per poi fare un "si" con la testa
guardai ancora una volta velvette sorridendo per poi iniziare ad andare verso il bagno per prepararmi
appena entrata mi spogliai e apri l'acqua della doccia iniziando a lavarmi
i miei pensieri mi seppellivano
potevo sentire tutte le brutte sensazioni travolgermi come un treno
appena finita la doccia poi mi avvolsi in un asciugamano e mi accorsi di non avere vestiti
van : VELVETTEEEE
velvette entrò nel bagno e guardandomi disse
ve : che- O DIO AVVISA
van : calmati ho un asciugamano
ve : pfft, vabbè che c'è?
van : non ho nessun vestito avresti qualcosa tu?
ve : MA NON DEVI NEANCHE CHIEDERE DAII
vel mi prese per il braccio e mi trasportò nella sua enorme cabina armadio
ve : allora vediamo...

hazbin hotel (le tre vees): welcome home..Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora