la figlia di vox, il demone Tv era stata rapita sei anni fa'.. fino a quando..
\\hola, spero che questa storia vi piaccia, è incentrata tutta su hazbin hotel, ma soprattutto le tre vees, buona lettura ✨\\
è passata una settimana da quando sono tornata a casa ma la sensazione che non è ancora del tutto finito mi perseguita ogni giorno mi sveglio sudata e col fiatone sognando ancora e ancora quello che potrebbe capitarmi se non sto abbastanza attenta, poi ogni tanto ho degli attacchi di tosse, ma niente di che, forse dovrei farmi controllare ma non ne ho voglia, anzi se non fosse per mio padre che mi sta col fiato sul collo non avrei mai pensato ad un controllo, chi ne ha voglia!
dopo un po' notai di star pensando troppo e che stavo fissando il muro, poi decisi finalmente di alzarmi dal letto per far colazione con mio padre e le altre vees allora mi misi in piedi, andai in bagno mi lavai il viso e mi sistemai pettinando i miei capelli, avevo un pigiama rosso in tessuto con il simbolo del WiFi fatto dal velvette, quella ragazza è un mito! posso chiederle di fare qualsiasi vestito
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Scesi per le scale e incontrai valentino ancora assonnato Van : buongiorno! val mi guardò per poi sorridermi e scendemmo assieme, nella sala trovammo velvette e mio padre seduti sul divano guardai velvette che stava ancora mangiando una brioches e da lì capì che eravamo leggermente in ritardo Vl : stronzi! non ci avete aspettato! Vox : non è colpa mia se dormivate! poi ieri avete fatto tardi, ah! e tu signorina, mi devi spiegare cosa sei andata a fare al club di valentino! lui mi squadrò aspettando risposte e io ridacchiai notandolo infastidito van : e daii! ho quasi 18 anni! e poi non uscivo da tanto con val! vox : mi fido di te ma non di quella falena ubriaca! mio padre indicò valentino e quest'ultimo si avvicinò a mio padre vl : che c'è non ti fidi voxy~? stetti Immobile un attimo per metabolizzare la situazione e poi guardai Valentino van : no non lo so! vuoi anche farti mio padre?! valentino mi guardò e si mise a ridere allontanandosi da mio padre mentre lui rimase immobile visibilmente infastidito allora mi avvicinai alla cucina e iniziai a cercare una merendina fin quando velvette disse una cosa che mi confuse molto Ve : cazzo! vox! sembra che il tuo radioso nemico è tornato.. mio padre si alzò di colpo guardando velvette arrabbiato come non mai Vox : COSA?! LO STRONZO È TORNATO DOPO 7 ANNI?! Vl : pff pensavo che se ne fosse andato per sempre! si diceva fosse morto! bhe almeno avrò un po' fi intrattenimento guardai mio padre agitarsi molto più confusa di prima, presi dei biscotti e mi avvicinai Van : chi è tornato? mio padre si girò verso di me e con un tono freddo mi disse Vox : alastor. quel vecchio di merda... poi si alzò e andare verso la dua camera dove aveva tantissime televisioni che davano su tutti i lati dell'inferno e io lo seguì per avere più informazioni, odio non sapere qualcosa la curiosità mi ucciderà prima o poi allora arrivo alla soglia della porta di mio padre e provo a guardare per capirci qualcosa mio padre era lì seduto alla sua sedia cercando la figura del suo "nemico" in ogni schermo ad un certo punto Poi sentì una mano toccarmi la spalla era velvette subito dopo mi fece cenno di seguirla, quindi guardai un'ultima volta nella stanza e la seguì camminando per il corridoio vel iniziò a parlarmi Ve: non c'è bisogno di rovinarti la vita vees! vox è ossessionato da quel tipo e adesso non farà altro che parlare di lui e poi lo odia solo perché non si è unito alle vees! quindi lascialo perdere, anzi, ignoralo Van : ma chi è questo alastor? non me lo ricordo minimamente ve : questo è perché tuo padre non portava mai amici a casa perché aveva paura che ti potesse capitare qualcosa per mano loro, comunque, alastor comparve all'inferno anni fa'.. tutti decisero di ignorarlo all'inizio, cosa che io faccio ancora perché lo trovo particolarmente sadico, irrilevante e vecchio, però poi si dice abbia ucciso potenti overlor e trasmesso le loro urla in radio, pff le persone non hanno fantasia per i nomi, ma tesoro non ti spaventare fino ad ora non ha mai provato ad uccidere tuo padre, solo ad infastidirlo leggermente, e quella testa piatta che ti ritrovi casca ogni singola volta, e credimi quando ti dico che è ossessionato! ti è bastato vedere la sua reazione quando ho pronunciato il suo nome la voce di vel viene interrotta da un forte rumore proveniente dalla sala Va : che cazzo fai vox! non puoi presentarti in quel mal funzionate hotel! sarebbe da pazzi Vox : bhe? quindi, posso essere pazzo quanto vuoi Valentino, giuro che questa volta non provo ad ammazzarlo, o almeno non io. non mi presenterò io lì, però posso fargli capire chi comanda andando in onda con il mio video-brodcast diffamando quel pezzo di merda io e velvette ci avvicinammo alla stanza mentre velvette sembrava piuttosto annoiata dalla situazione io ne ero abbastanza interessata, chi era quell'alastor? vl : bhe questa mi sembra un idea più ragionevole, stai attento a non farti ammazzare come l'ultima volta i tuoi schermi del cazzo costano parecchio e poi tua figlia è appena tornata! valentino mi indicò e mio padre si voltò verso di me facendo spallucce vox : non mi ha battuto! mi è solo sfuggito il controllo! e poi non mi succederà niente cercai di avvicinarmi a mio padre ma lui si fece strada verso la sua stanza e si chiuse lì, guardai Valentino preoccupata provando a fargli dire qualcosa ma lui si limitò a guardarmi rassegnato e accendere la sua sigaretta ve : prima o poi si farà veramente uccidere da quel demone vl : hai ragione vel, ma chi lo fermai più ormai? van : ucciderlo? oh! guardate che sono qua e mi dovete delle spiegazioni adesso! valentino mi guardò sputandomi il fumo rosso del suo sigaro in faccia vl : cosa vuol che ti spieghiamo? tuo padre è ossessionato da quella spece di fragola e lo vorrebbe ammazzare a tutti i costi, tutto qua mi girai infastidita verso valentino per poi andarmi a sedere sul divano prendendo il cellulare dalla tasca apro voxtagram e guardo alcuni post velvette si avvicinò al divano e si sedette accanto a me ve : che fai? van : nulla di che vel guardo qualcosa su voxtagram ve : inutile che provi a cercare Alastor quel coso è così antico che non ha nessun social guardai velvette confusa van :che strano tipo, e comunque non era mia intenzione cercarlo vel:pff puoi dirlo forte tesoro di punto in bianco sentiamo dei rumori provenire dall'estero della villa e subito dopo mio padre uscì frettoloso dalla sua stanza vox : CAZZO guardai mio padre, poi Valentino prese ad urlare s mio padre vl : CHE IDEA DEL CAZZO VOX! NON POTEVI LASCIARE STARE QUEL VECCHIO IN PACE? mio padre mi guardò impanicato e subito dopo vidi un tentacolo nero sfondare la finestra per arrivare dritto a me afferrandomi mio padre cercò di fermarlo con tuyte le sue forze mentre io venivo trascinata all'esterno vel valentino e vox uscirono a loro volta vox : CODARDO! LASCIA STARE MIA FIGLIA E COMBATTI CON ME mi voltai verso il demone che mi teneva in pugno e fu lì che lo vidi era un demone rosso con vestiti e una pettinatura all'antica, aveva un occhio nero con all'interno delle lancette, come quelle della radio e poi il suo sorriso...
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//immagine presa dalla serie//
il ragazzo mi guardò attentamente per poi stringere ancor di più la sua presa Al : oh.. tua figlia, pensa che avevo addirittura pensato che ti fossi fatto finalmente una vita sociale mio caro vox : LASCIALA STARE. subito dopo questa frase vox materializzò dei cavi elettrici, che assomigliavano ad i tentacoli di alastor cercò di colpire il ragazzo senza riuscirci, mentre quest'ultimo continuava a stringere la sua presa, mi sentivo soffocare, e tutto ciò che riuscì a fare fu urlare dal dolore
vox insieme all'aiuto di valentino e velvette cercò di colpire un'altra volta il demone e questa volta ci riuscì alastor allentò la sua presa facendomi cadere e lui stesso venne scaraventato sul pavimento mio padre corse verso di lui e approfittando della sua vulnerabilità strinse uno dei suoi cavi intorno a duo collo, strozzandolo Van : PAPÀ! urlai vedendo la scena straziante e ascoltando la mia richiesta d'aiuto vox si fermò guardandolo per un'ultima volta e dicendo con una voce bassa vox : sei fortunato che c'è mia figlia qua.. altrimenti ti avrei ucciso al : come se tu saresti in grado di farlo dopo questa frase mio padre guardò velvette e lei si avvicinò a me ve : vanya.. andiamo van : no!, non me ne andrò da qui, non voglio che si faccia del male velvette mi guardò triste e valentino mi aiutò ad alzarmi, guardai mio padre piena di domande ma alla fine vel e valentino mi portarono dentro, mi avvicinai alla finestra e tutto ciò che vedetti fu mio padre che continuava a parlare con alastor, ma a quella distanza non riuscì a capire niente vel : questa volta ha esagerato Valentino! sua figlia è appena tornata ed ha già vissuto un'altro trauma, deve finirla con queste sue ossessioni va : siamo all'inferno vel! e poi cosa vuoi che faccia? velvette guardò Valentino rassegnata per poi sedersi e mettersi al cellulare guardai Valentino e lui distolse lo sguardo malinconicamente van : val.. per caso hai una sigaretta ? val mi guardò stupito dalla mia richiesta prendendo un pacchetto dei suoi va : da quando fumi vees? van : da quando la mia vita è diventata un emerita merda! dissi con tono ironico avvicinandomi a lui va : bhe, non ti biasimo, tieni presi il sigaro dalla mano di valentino per poi riavvicinarmi alla finestra, presi l'accendino di mio padre poggiato sul mobile accanto a me e iniziai a fumare dopo un po' notai che alastor non c'era più e mio padre stava per rientrare quindi gettai la sigaretta quasi finita dalla finestra e valentino iniziò a parlare a bassa voce va : glielo tieni segreto tesoro? mi voltai verso val e feci un cenno col capo van : bhe si? è over-protettivo su queste cose, quindi perché dovrei? dopo questa frase mio padre entrò nella stanza vox : cosa mi devi tenere nascosto va? notai velvette ridere sotto i baffi e io alzai gli occhi al cielo vox : allora? van : niente papà, ho iniziato a fumare, contento adesso? mio padre si avvicinò a me lentamente vox : l'importante che non esageri e non inizi con la droga, e soprattutto mi ridai i 100 accendini che mi hai rubato ridacchiai e poi guardai Valentino che a sua volta stava ridendo van : gli accendini non li ho tutti i- AHIA! mi accasciai a terra, era ancora quel dolore al fianco ma questa volta peggiore... mio padre si affrettò ad aiutarmi e velvette andò a prendere delle medicine che prendevo per questo
vox : respira, è solo un'altro attacco, è tutto finito adesso