capitolo 2

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apro gli occhi sentendo bussare alla porta della mia camera, vedendo poi la testa di mia madre spuntare

<amore, la cena è quasi pronta.. ci raggiungi?> chiese appoggiandosi allo stipite della porta

<si mamma arrivo, prima ho bisogno di fare una doccia però, mi sbrigo promesso> dissi alla donna alzando il mio trolley bianco appoggiandolo sul mio letto

prendo dei pantaloncini ed una canottiera, insieme a dell'intimo pulito, dirigendomi verso il bagno

ma appena apro la porta mi scontro con il ricciolino di prima.. si, Vinnie lo stronzo

<guarda dove vai Hacker> alzo gli occhi al cielo raccogliendo le cose che mi aveva fatto cadere

<oh non è colpa mia se sei talmente bassa che neanche ti ho visto> disse con tono arrogante spostandosi i ricci dal viso

<oh mio dio.. in questa cazzo di vita c'è qualcuno che sopporta la tua arroganza?> ringhiai nervosa sorpassandolo e lasciandolo dietro di me per poi chiudere la porta del bagno a chiave

apro l'acqua tiepida della doccia e mi infilo sotto il getto lasciando che l'acqua si porti via tutto lo stress di questa situazione, dopo circa 15 minuti esco dalla doccia, asciugandomi e vestendomi.

scendo giù vedendo Vinnie seduto sul divano che smanetta sul telefono, lo ignoro entrando in cucina <vi serve una mano?>

<no Maddy tranquilla, mettiti pure seduta.. ti piace la tua camera?> disse gentilemente mentre mette i 4 piatti in tavola

<sisi, mi piace mol-> non ho tempo di finire la frase che Vinnie si siede a tavola esordiendo con <si papà, le piace talmente tanto che è entrata nella mia>

alzo gli occhi al cielo sistemandomi sulla sedia <smettila, ho solo sbagliato stanza, che problemi hai?>

<beenee> esordisce mia madre sedendosi a tavola con il fidanzato <vedo che già vi state simpatici>

<oh si è talmente facile farmi stare simpatico un soggetto del genere> ironizzo versandomi dell'acqua nel bicchiere

<ehi Vin, visto che sta sera devi andare alla festa di Robert perché non fai venire Madison? almeno comincia a fare amicizia> azzarda il signor Hacker addentando un pezzo di carne

<non ci penso nemmeno papà non ho alcuna voglia di fare da babysitter a questa ragazzina> disse il ricciolo tagliando la sua fettina di carne

scoppio a ridere e guardo Vinnie con aria di sfida <sei sicuro che devi farmi da babysitter.. o sono io che devo farla a te?> provoco facendo spallucce

<dai Vinnie, falla finita e portala con te, e basta> Henry puntualizza

<okay va bene, alle 22 vedi di essere pronta o ti lascio per strada a fare l'autostop> dice Vinnie versandosi del vino rosso nel bicchiere

dopo cena, dopo aver aiutato a sparecchiare salgo in camera mia per iniziare a prepararmi quando sento squillare il telefono, lo schermo si illumina e leggo il nome di Jenna, la mia migliore amica di San Francisco

rispondo mettendo il vivavoce, mentre inizio a truccarmi

<ehy bellezza, come va questo primo giorno con la nuova famiglia?> chiese Jenna dall'altro capo del telefono

<è un vero inferno, Henry è un amore ma suo figlio.. è uno stronzo assurdo> dico mettendo il mascara

<Vinnie giusto? tua madre mi aveva fatto vedere una sua foto.. è un bono da paura amica!!> disse Jenna elettrizzata

<Jen!! non è questo il punto, è uno stronzo e basta, oggi pomeriggio sono entrata per sbaglio in camera sua, era mezzo nudo e mi ha trattata a pesci in faccia> sbuffo ripensandoci mettendo del bronzer sugli zigomi

<come?? era mezzo nudo? cos'hai visto? Jen domanda curiosa

<oddio Jen sei insopportabile> alzo gli occhi al cielo <aveva un asciugamano in vita e basta>
dissi mentre inizio a mettermi del rossetto

<beh amica hai visto un bel vedere> ridacchia
<cosa stai facendo?> domanda sempre lei

<mi sto preparando, mi hanno quasi obbligata ad andare ad una festa di un amico di questo Vinnie> dico scocciata

<beh emozionante, almeno fai conoscenze> dice Jen <comunque ora devo andare a studiare per l'esame di dopodomani, divertiti e non pensare a niente, prossima settimana ti vengo a trovare>

<va bene, non vedo l'ora di rivederti, ciao chica> dico mandandogli un bacio telefonico, lei ricambia e attacco la chiamata posando il telefono sul letto

apro la valigia cercando qualcosa da mettere optando per un vestito grigio che lascia la schiena scoperta, con degli stivali fino al ginocchio, lasciando i capelli lisci e sciolti

sento la porta spalancarsi dietro di me e trovo il ricciolino sul ciglio della porta, intendo a squadrarmi dalla testa ai piedi, fissandomi

ha una camicia bianca addosso sbottonata sul petto che lascia intravedere i suoi tatuaggi

<che c'è ti sei incantato, bello addormentato?> dico infilandomi il cappotto

<cosa? no. muoviti dobbiamo andare ti aspetto giù.> dice uscendo dalla stanza

alzo gli occhi al cielo scendendo poi le scale, aveva ragione Jen però, tanto bello quanto stronzo.

SPAZIO AUTRICE
holaa, fatemi sapere se vi piace questo inizio :) ho altri capitoli pronti💋

my asshole stepbrother ~ Vinnie HackerDove le storie prendono vita. Scoprilo ora