stanotte Vinnie rimane a dormire nella mia camera del campus, visto che Jenna va a casa di Ares
rientriamo nella stanza e chiudo la porta <possibile che tu devi sempre uscirne con un livido in faccia?> rido guardandolo
<non c'è niente da ridere finché quel coglione ti gira intorno> dice seriamente
<ma dai, non fare il gelosone> sorrido e gli bacio una guancia <però sai che sei davvero carino quando fai cosi?> gli pizzico le guance
<sono solo carino?> alza le sopracciglia <
<mh si> rido mettendogli le braccia intorno al collo
<che stronza> dice prendendomi in braccio e buttandomi sul letto <con questo ti sei meritata una bella scarica di solletico> esclama per poi iniziare a solleticarmi i fianchi, facendomi sobbalzare <nonono smettila ti prego> dico ridendo
<ammetti che sono un gran figo e ti lascio andare> mi suggerisce Vinnie
<okay okay sei un gran figo ma lasciami o ti tiro un calcio> mi arrendo e lui smette di solleticarmi mentre sento il suo telefono squillare
<chi è?> chiedo mentre prende il telefono
<mio padre> mi informa mentre accetta la chiamata, portandosi il telefono all'orecchio, attaccando dopo alcuni minuti
<ci ha invitati a pranzo domani>una sensazione di ansia mi pervade, notandolo Vinnie si avvicina <ehi tranquilla, saremo insieme per dirglielo okay?> mi tranquillizza e mi abbraccia
annuisco sospiro, ci mettiamo nel letto e come sempre appoggio la testa al suo petto <comunque per me è femmina, me lo sento>
<e se fosse maschio?> mi domanda
<è la stessa cosa, non lo butto mica> ridacchio <che nomi ti piacciono?>
<se è femmina.. Kimberly o Ashley, maschio.. Noah o Alexander>
<mh.. Kimberly e Alexander Hacker, suona bene>
tra un commento sui nomi e l'altro ci addormentiamo.
-
siamo in macchina diretti verso casa dei nostri genitori <come pensi che reagiranno?> domando a Vinnie
<non so, ma dovranno per forza capire che non ci possono dividere, specialmente ora> mi risponde lui appoggiandomi una mano sulla coscia, che io stringo nella mia.
dopo circa mezz'ora arriviamo a casa dei nostri genitori e Vinnie parcheggia nel vialetto.
giunti davanti alla porta suono il campanello, ci apre mia madre
<ciao mamma> sorrido abbracciandola, poi abbraccia anche Vinnie
entriamo in casa e troviamo Henry intento ad apparecchiare <ciao ragazzi> ci sorride e ci abbraccia
-
si fa ora di cena e siamo seduti a tavola, io accanto a Vinnie e mia madre ed Henry davanti a noi
<allora come va l'università?> mi chiede Henry
<bene, è un po' impegnativa ma per ora va bene> rispondo mentre bevo un sorso d'acqua
<che ne dite di festeggiare questa "rimpatriata" con un po' di vino rosso?> chiede mia madre entusiasta aprendo una bottiglia, versando del vino in tutti i bicchieri
<mh mamma io salto, non mi piace> mento, il vino rosso mi è sempre piaciuto
<come no? ti è sempre piaciuto> chiede mia madre confusa
<si ma ultimamente non più> scrollo le spalle <mi fa venire mal di testa>
<sicura di star bene? sei un po' pallida sai?>
<si sto bene, a proposito di questo.. umh devo dirti.. dobbiamo dirvi una cosa> mormoro mordicchiandomi il labbro nervosa mentre Vinnie mi stringe una mano da sotto il tavolo
mia madre passa lo sguardo tra me e Vinnie confusa <cosa?>
<io..> faccio una pausa che mi sembra durare due anni, mi schiarisco la voce <sono incinta> dico diretta abbassando lo sguardo, non ho il coraggio di alzarlo e vedere le loro reazioni.
<t-tu c-he cosa?! e chi sarebbe il padre uno della tua università?> chiede shockata
<no uhm..> sospiro
<sono io.> dice secco Vinnie e suo padre sgrana gli occhi
mia madre si passa le mani in faccia senza parole <e tu abortirai vero?>
<no! io voglio tenerlo ed ha già un mese> alzo la voce
<tu non puoi tenerlo, hai 18 anni e devi finire l'università, tu abortirai e basta>
<ti ho detto di no mamma, la vita è mia e decido io, noi teniamo questo bambino anche contro il vostro parere> concludo il discorso
<e non è finita.. noi stiamo di nuovo insieme> continua Vinnie raccontandogli tutta la verità
Henry scuote il capo guardando il figlio <non ci posso credere Vinnie ti avevo chiesto una cosa, se ci fosse stata la mamma->
<non mettere in mezzo mamma, lei non c'entra niente e sarebbe stata felice al contrario tuo> alza la voce alzandosi dalla sedia e alzandosi in piedi
<sapevamo che avreste dato di matto, ma con o il vostro appoggio manderemo avanti questa relazione e questa gravidanza> dico alzandomi a mia volta
<è stato davvero un piacere partecipare a questo pranzetto di famiglia, ora togliamo il disturbo e vi lasciamo ai vostri piagnisteri inutili>
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my asshole stepbrother ~ Vinnie Hacker
Teen FictionMadison Beer, 18 anni. studia per diventare un avvocato è una ragazza intraprendente che non si fa mettere i piedi in testa da nessuno è costretta a lasciare la sua città, San Francisco per seguire sua madre a Los Angeles dove si è stabilito il suo...