Prefazione

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La presente opera è il frutto di una collaborazione con l'autrice _serelunatiche. Insieme abbiamo deciso di creare una storia basata sull'interazione epistolare di due personaggi, Lidia e Zeno, i quali in parte riflettono le nostre persone reali. Le lettere firmate da Lidia sono state redatte da _serelunatiche, mentre quelle firmate da Zeno sono state composte da me. Al fine di fornire una migliore comprensione, fornirò una panoramica generale dei due personaggi e del legame che li unisce.

Su Lidia
presentazione del personaggio scritta da _serelunatiche

Lidia, occhi marroni scuro, la frangetta e lunghi capelli ricci e castani. Una cicatrice le corre sullo zigomo destro. Ha la faccia tempestata di lentiggini che d'inverno si nascondono ma al primo sole vengono fuori. Porta un sacco di orecchini, qualche braccialetto e l'inseparabile orologio dello zio.
Non si sente femminile e non lo è mai stata. Questo le ha creato qualche problema in adolescenza ma crescendo tutto il disagio si e ridimensionato e si è resa conto che è il carattere più di tutto ad identificare una persona non certo l'aspetto fisico ed esteriore. Vive in una località di mare in provincia di Viterbo, al civico 64, dove la strada del lungomare si interseca con via delle Alghe. L'immobile ha una buffa forma circolare, strano per quelle zone. Lavora al lido Gabbiano dove si diletta in quello che può, e ascolta tanto Liberato. Ogni mattina si sveglia con il mare davanti. Ormai i pochi residenti invernali del luogo la considerano di «casa». E considerano di casa anche il compagno, nonostante arrivi solo nel fine settimana. È un luogo che l'ha vista crescere. Tra le corse in pineta e le prima ginocchia sbucciate d'estate. I primi baci e tutte quelle prime volte che una ragazza desidera ardentemente. La magia dell'estate. Non si è mai allontanata abbastanza, ma non lo rimpiange. Ogni tanto pensa che ci sarebbe potuto essere altro, ma è un momento piccolissimo rispetto alla vita che conduce. Livia fa la cameriera perché le piace il contatto con la gente. Però si diletta anche in cucina se serve, magari d'inverno quando non c'è la confusione estiva. Non lo fa per racimolare spicci, lo fa perché ha scelto di vivere una vita tranquilla. Ha la casa di proprietà e qualche soldo da parte quindi se lo può permettere. Lo zio è stato una parte importante della sua vita. Gli ha detto addio qualche anno prima ed è per quello che ha totalmente cambiato vita. Da Viterbo città si è trasferita al mare. In città ha lasciato il compagno ed il suo lavoro. Il suo compagno si chiama Alessandro ed è il suo migliore amico da quindici anni, l'unica persona in grado di farla ridere fino alle lacrime.

Su Zeno

Zeno, un tale qualsiasi, fra i diciotto e i diciannove anni. Tratti fisici e somatici nell'ordinario. I suoi begli occhi marroni, irrimediabilmente smarriti nelle dinamiche deludenti di una giovinezza inespressa, appaiono quasi sempre arrossati per via di una rara forma di congiuntivite resistente a qualunque antibiotico. Folti capelli castani, barba ricciuta. Nei periodi di maggiore stress emotivo e belligeranza interiore, tende a infischiarsene della sua reputazione, arrivando persino a non radersi per mesi e a reimpiegare a oltranza gli stessi vestiti fino a quando non si rivelano visibilmente sporchi. È necessario sottolineare, però, che tali periodi sono un qualcosa che si verifica in via del tutto eccezionale, e sono per lo più innescati da avvenimenti ben precisi come, ad esempio, catastrofi sentimentali o dalla dipartita di uno dei suoi affezionati pesci domestici. A ogni modo, nella consuetudine della sua quotidianità, Zeno si presenta come se fosse una persona conforme alla norma, soprattutto nel suo lavoro di bibliotecario, quando tratta con l'utenza e disquisisce del nulla con i suoi colleghi giusto per far passare il tempo. Nonostante il suo ateismo inflessibile, è solito portare al collo un piccolo crocifisso placcato in oro, un dono ereditato dal papà defunto da pochissimo. Rapporto turbolento e irrisolto con la madre, basti sapere questo. Come conviene alle menti magnifiche di ogni epoca, Zeno porta con sé un oscuro avvenire e, al di fuori del lavoro, trascorre il suo tempo libero in una cieca solitudine. In questi frangenti legge parecchio, dai fumetti vintage italiani ai classici letterari di ogni epoca, e guarda innumerevoli film — cerca di obbedire al dettame di almeno un film al giorno. Il suo scrittore preferito è F. S. Fitzgerald. Ha un ossessione quasi morbosa per l'attrice Greta Garbo, identificandosi nel profondo in quell'immagine splenica e annuvolata, tipica di chi vive la vita interiormente e sa poco e nulla di ciò che riguarda il mondo esterno.

Su di loro

Lidia, la babysitter di Zeno durante l'infanzia, lo rincontra al Lido Gabbiano quando lui inizia a lavorare lì per l'estate. Lo trova cambiato, cresciuto, e così inizia un quasi inevitabile viaggio nel passato. Non ci sono interazioni particolarmente significative tra i due a causa del carattere evitante e scontroso di Zeno. Tuttavia, alla fine dell'estate, quando Zeno torna a casa, Lidia decide di cercare di riallacciare i rapporti tramite una lettera...

 Tuttavia, alla fine dell'estate, quando Zeno torna a casa, Lidia decide di cercare di riallacciare i rapporti tramite una lettera

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L'allegria purissima di sbagliareWhere stories live. Discover now