BROOKLYN'S LIGHTS

LXIII (2)

Avete pronti i fazzoletti? No? Bene, prendeteli, perché vi serviranno. Buona lettura...

A N G E L

Un mese è trascorso dalla proposta di matrimonio più incredibile che potessi ricevere. Non ho chiuso occhio tutta la notte. L'emozione di scegliere il mio vestito da sposa mi tiene sveglia, i pensieri che si intrecciano tra l'ansia e la gioia. Non riesco a smettere di pensare a quanto sia incredibile che questo momento sia finalmente arrivato. Ho sempre sognato di avere un futuro così con Duncan, ma vivere davvero questa esperienza è tutta un'altra cosa. Nonostante la stanchezza, mi alzo presto, desiderosa di iniziare questa giornata così speciale. Decido di fare colazione con Callie. Lei è emozionata quasi come me e non smette di ripetermi di quanto veda l'ora di fare da damigella.

Arrivo al nostro solito caffè e la trovo già lì, che mi saluta con un sorriso raggiante. «Buongiorno, futura sposa!» esclama, alzandosi per abbracciarmi. Il suo entusiasmo è contagioso, e mi sento subito un po' meno stanca.

«Buongiorno!» rispondo, ricambiando l'abbraccio. «Non ho chiuso occhio per l'emozione, ma sono così felice di essere qui con te.»

Ci sediamo e ordiniamo la colazione. Mentre aspettiamo, Callie tira fuori una piccola scatola dalla sua borsa, i suoi occhi brillano di eccitazione. «Lo so, dovrei aspettare il giorno del matrimonio, ma non resisto più. Devo darti un piccolo pensiero.»

La guardo, sorpresa. «Davvero?»

«Nulla di straordinario, ma significa tanto per me,» risponde con un sorriso misterioso, porgendomi la scatola. «Vorrei che lo portassi con te il giorno del matrimonio.»

Apro la scatola con le mani tremanti e dentro trovo un ciondolo d'argento con un piccolo medaglione. Lo apro e vedo una foto in miniatura di noi due a Brooklyn, la prima foto che abbiamo scattato insieme. Sul retro è inciso "Per sempre".

«Oh, amica mia...» le lacrime mi riempiono gli occhi. «È meraviglioso. E mi stai facendo piangere di prima mattina.»

«Vuoi dire che lo indosserai?» chiede con un sorriso speranzoso.

«Ovviamente!» esclamo, abbracciandola di nuovo. «Grazie. Questo significa tantissimo per me. Prometto che lo porterò sempre e per sempre con me.»

«Sapevo che ti sarebbe piaciuto,» dice, visibilmente soddisfatta. «Quella foto rappresenta l'inizio della nostra amicizia, e voglio che tu la porti con te mentre inizi questa nuova avventura con Duncan, giusto per ricordarmi che se avrai delle difficoltà potrai contare su di me.»

«Sei la migliore, Callie. Non vedo l'ora di averti accanto a me quel giorno.»

La nostra colazione arriva e ci immergiamo in una conversazione entusiasta sui preparativi del matrimonio, i dettagli del vestito e tutte le piccole cose che rendono questo momento così speciale. Mentre parliamo, non posso fare a meno di sentirmi incredibilmente fortunata ad avere un'amica come Callie al mio fianco. Non so come farei se lei non ci fosse.

Callie prende un sorso di caffè e poi mi guarda con un'espressione leggermente preoccupata. «Probabilmente farò un po' tardi all'atelier perché devo tenere i gemelli fino a quando Trevor non torna... sai, stanno risistemando tutti i vari problemi degli ultimi mesi.»

Annuisco, capendo la situazione. «Puoi portarli con te, se vuoi. Non mi dispiace affatto.»

Lei scuote la testa, sorridendo. «Trevor ha intenzione di portarli a fare una passeggiata al parco. Sono adorabili, sai?»

«Sono meravigliosi,» rispondo, il mio cuore si scioglie al pensiero dei piccoli. «Allora vorrà dire che ti aspetteremo. Non voglio fare nulla senza di te.»