Capitolo 27.

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Un mese da Michael Irwin. Il mese più bello e brutto della mia vita.

-Harry, Michael ma che cazzo fate?- la ragazza tinta ci urlava contro ridendo con le lacrime agli occhi. Harry mi teneva in aria con le braccia correndo mente io mettevo un pugno in avanti facendo finta di volare, Niall invece ci seguiva con un piccolo ventilatore per far muovere il mantello che avevo legato precedentemente sul mio collo.

- Michael siamo tornatii!-

Harry non riuscì a fermarsi e indovinate a chi andammo addosso?! A mister Hemmings e alla sua 'ragazza'/ prostituta personale.
Ridevano tutti tranne me, Amber e Luke che mi inceneriva con lo sguardo.

- ti puoi togliere di dosso a me, mi stai schiacciando!- urlò il biondo.

- ti costa molto chiedere perfavore qualche volta?!- scattai in piedi con gli occhi fissi su di lui, togliendomi il mantello.

Questa era la tipica giornata in casa 5sos. La felicità che vi era all'interno si spezzava dai continui litigi tra me e Luke.

- e a te costa molto fare qualcosa di giusto ogni tanto o e solo un'alternativa per te?!-

- senti Hemmings qual è il tuo problema!- tutti quanti ci guardavano aspettando una sua risposta che non tardò ad arrivare.

- tu sei il mio problema!- la risposta mi lasciò spiazzato. Non posso crederci.

- bene allora visto che non sono tanto gradito dal coglione qui presente- dissi cominciando a prendere la giacca appesa all'appendiabiti all'ingresso - sarà meglio che me ne vada.- e così uscii di casa.

#Narratore

Michael usci di casa sbattendo la porta d'ingresso con le lacrime che insistevano ad uscire ma lui le scacciò via. Non avrebbe pianto, non di nuovo e non per Luke. Non si sarebbe mostrato debole.

Nero. Questo era l'unico colore che michael aveva in testa ora. Pensava che il nero fosse infinito, che avesse una profondità infinita. Il nero era nero. Poteva abbinare con tutto, il nero abbinava perfino con il bianco anche se erano due colori diversi. Erano due colori diversi ma uguali. Anche il bianco era profondo. Infinito. Come il nero. Ma era un'infinito diverso. Il bianco rappresentava pulito, purezza, morbidezza, rassicurazione. Mentre il nero era simbolo di paura, tenebre e durezza. Se tu incontri per strada una persona vestita completamente di nero incute meno fiducia di quella vestita di bianco.
Michael voleva essere così, voleva far provare paura, ma non ci riusciva, tutti sapevano che michael aveva un'animo bianco. Infinitamente puro.

Nel frattempo a casa 5sos regnava il silenzio. Erano tutti fermi, immobili così come erano prima della discussione tra Luke e Michael. Harry era seduto ancora in terra così come Amber, dopo la brusca caduta. Niall aveva ancora il ventilatore in mano e Lottie era seduta ancora sul divano con il viso rivolto verso il basso. Ashton era incazzato nero con Luke e aveva una gran voglia di picchiare quest'ultimo, Calum fissava Ashton per assicurarsi che non scattasse da un momento all'altro. Mentre Luke. Be Luke era il più sorpreso di tutti in quella stanza, era consapevolissimo di aver esagerato e forse anche troppo. Lui non pensava che Michael fosse un problema o un peso, non era lui a parlare prima. Non capiva perché ma Michael gli faceva uno strano effetto. Non riusciva a spiegare che cosa fosse. Lo trovava adorabile, carino e così innocente e la prima volta che lo vide con i capelli tinti un'istinto strano lo prevalse facendo crollare tutto il suo autocontrollo.
Michael era sempre nella sua testa. Chissà dove sarà Michael? Cosa starà mai facendo Michael? Si chiedeva alle prove. Questo piacerà a Michael? Pensava quando vedeva il disco degli All time Low. Aveva scoperto che adorava quella band come adorava i Blink o i Nirvana. Era fissato con le polaroid e amava la pizza con peperoni, le rose nere e le pesche. Era il suo frutto preferito. La sua camera e i suoi vestiti profumavano di pesche facendo così in modo che anche la sua pelle assorbisse quell'odore, rendendolo suo e facendo andare il cervello di Luke letteralmente a farsi fottere.
Non si accorse neanche che la situazione della stanza era cambiata. Harry, Niall e Lottie se n'erano andati, Amber si era alzata ed era aggrappata al suo braccio, Calum era seduto sul divano, lì dov'era precedentemente accomodata la ragazza tinta e Ashton stava urlando contro Luke dicendoli che cazzo gli fosse passato per la testa. Ma il ragazzo biondo non ascoltò nemmeno lui. Si limitò a scostare la ragazza appesa al suo braccio e a salire le scale rinchiudendosi nella sua camera, pensando un modo per farsi perdonare.
Ma tutti sapevano quanto l'animo di Luke fosse nero. Infinitamente sporco.

*spazio autrice*
Salve gente. Guardate ho pubblicato che brava ragazza che sono, voglio gli applausi.
(︶︶). Storie a parte vi amo grazie per i commenti, per le visualizzazioni e i voti. ho già detto che via AMOOOO. Be ve li ridico vi amooooooooooo.
Ok basta niente mi sto annoiando, anche se dovrei studiare ma non importa. Buona giornata a tuttiiiiiiii, per i belli e i brutti. Ok basta sembro ubriaca e vi assicuro che non lo so. Ci si vedeeez❤️
-G

Problem :: MukeWhere stories live. Discover now