6. Bocca dell'inferno

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senza pietà
bocca dell'inferno
mi fai piangere un fiume per te
E mi fermo per l'ennesima volta.
Sono in sala relax a provare i brani per la puntata ed è un'ora che provo a cantare questo brano bloccandomi sempre allo stesso punto.
Lo sento troppo cucito addosso e non ce la faccio.
-Io non capisco che succede, Beatrice- dice la vocal coach.
-Non lo so, mi sto impanicando- sbuffo mettendo le mani in testa.
-Respira un secondo, secondo te perchè ti fa quest'effetto?- domanda e a quel punto scoppio a piangere.
-Un attimo, scusami-
-Beatrice stai tranquilla, è tutto apposto- mi rassicura la donna.
-Vai in casetta adesso, la proviamo domani intanto calmati- continua.
Lascio la sala tra le lacrime e mi chiudo in bagno permettendo alle mie insicurezze di calzarmi addosso come un vestito fatto su misura.
Bocca dell'inferno
Dopo qualche minuto entro in casetta in lacrime.
-Oh- mi viene incontro Mew seguita da Lucia.
Faccio segno con la mano di stare lontane perchè in questo momento ho bisogno solo di una persona. Di Christian.
È in seduto sull'isola della cucina a montare qualcosa al computer.
Mi fiondo tra le sue braccia e lui non tarda a stringermi a sè.
-Che è successo? Bea che è successo?- domanda preoccupato.
-Bevi un goccio d'acqua, aspetta- interviene Gaia passandomi una bottiglietta.
-Che hai? Mi stai facendo preoccupare- mormora al mio orecchio.
Io però non riesco a dirlo.
-Vieni andiamo di là- dice e ancora con un braccio dietro le mie spalle mi porta nella stanza rossa. Mi siedo sul suo letto, siamo uno difronte all'altro.
-Sei distrutta- mormora asciugandomi una lacrima.
-Devo cantare "Se ne va" di Nayt in puntata- mormoro.
-E quindi?- chiede spostandomi una ciocca di capelli dietro l'orecchio.
-È troppo personale questo brano, non ci riesco-
-Perche?-
Come risposta ottiene solo una lacrima sul mio viso.
-Non piangere- mormora prima di abbracciarmi.
-Se mi dici perchè stai male magari ti aiuto- aggiunge.
-Io non mi riesco a vedere- ammetto.
-Ma che cazzo dici- dice.
-Se ti vedessi come ti vedo io non staresti così te lo giuro- aggiunge.
-Le altre sono tutte più belle. Io proprio non riesco a guardarmi- mi apro per la prima volta bagnando la sua felpa con le lacrime
-Partiamo dal presupposto che penso il contrario di ciò che pensi tu- comincia.
-Io però penso che se stai così male ti verrà il triplo meglio. Non ti distruggere, metti il dolore nella musica- prosegue.
-E per qualsiasi cosa, se ti vuoi sfogare...io ti ascolto sempre- dice non staccandosi per un momento dall'abbraccio.
-Christian-
-Dimmi-
-Ti voglio bene- dico.
-Anche io, tu non sai quanto-
-Hai parlato con Lorella?- chiedo per sdrammatizzare.
-Si e abbiamo rifiutato il compito- sorride.
-Avrei fatto la stessa cosa-
-Hai tutto il mascara sotto l'occhio- ride.
-Oddio!- esclamo correndo verso lo specchio.
-Scherzo!- esclama lui.
-Vaffanculo-
-Però ti ho fatta ridere- mi guarda e io mi rendo conto che aveva ragione, io stavo sorridendo.
-Tu sei insopportabile- gli punto il dito contro.
-Dai fatti dare un abbraccio- conclude prima di abbracciarmi.
-Christian sai dov'è...oh merda- esclama Petit entrando in camera e trovandoci abbracciati.
-Dimmi- risponde Mida.
-Il caricatore del pc...ma! Ragazzi abbiamo una nuova storia?- continua.
-No- dico.
-Quanto sei sicura da uno a dieci?- domanda mettendosi seduto sul letto.
-Undici- rispondo convinta.
-La tua faccia dice meno uno però- continua.
-Ciao Chri, io vado- saluto il mio amico ed esco dalla stanza rossa.

Papà ha sempre detto "quando sei persa riguarda le foto e ritrovati".
Sono sempre stata la ragazza perfetta che non mostra mai le sue insicurezze.
Neanche mia mamma mi ha mai vista piangere, neanche mia sorella.
L'unico a cui lo avevo permesso era stato Davide.
E Christian.
Gli avevo permesso di asciugarmi le lacrime e di ricostruirmi come se fosse normale.
Come se non fossi quella che nasconde le sue emozioni.
Gli avevo permesso di leggere ogni mia paura, gli avevo permesso di leggere cosa c'era oltre il trucco e dei tacchi alti.
Lui aveva davvero visto Beatrice.
Prendo in mano la foto con Davide.
Quante cose sono cambiate da quando non ci sei più. Eri l'unico a cui chiedevo consiglio, con cui mi sfogavo e con cui piangevo. Oggi però ho ignorato tutti e sono andata da Christian. Perchè l'unico posto in cui volevo stare in quel momento era tra le sue braccia.
Me l'hai mandato tu? Sei tu Davide?
Penso tra me e me come se il mio migliore amico potesse in qualche modo sentirmi.
Nessuno sapeva cosa fosse successo, solo la mia famiglia. Nemmeno Serena sapeva ogni dettaglio.
Basti sapere che sono finita in cura dopo la sua morte.
E basti sapere che da allora non ho più un migliore amico.

«la mia migliore amica è una 2001» //mida amici23Where stories live. Discover now