14. Falling in love

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Una settimana fa ero in bagno ad asciugare le lacrime a Lil Jolie, oggi sono in bagno ad asciugare le lacrime a Sarah.
È arrivata ultima nella gara inediti e giustamente ci sta male.
-Sarah ma guarda che capita, alle persone fuori arrivi e te lo posso giurare- la rassicuro asciugandole le lacrime.
-Ma ogni volta! Gli inediti mi vanno sempre male!- continua lei.
-Amore ascoltami. I giudici che vengono sono tenuti a dare un parere soggettivo, non è detto che chi arriva sempre primo sarà sempre il più bravo fuori e non è detto che se il tuo inedito oggi è arrivato ultimo sarà sempre così. L'importante è che continui ad impegnarti, alle persone arrivi- continuo pronunciando convinta ogni mia parola.
-Grazie- mormora.
-Ora andiamo di là- le dico accarezzandole il braccio.
In camera troviamo Mida che mi aveva aspettata per tutto il tempo sdraiato sul mio letto.
-Chri- esclamo sorpresa.
-Come stai Sarah?- chiede lasciandole una carezza tra i capelli.
-Meglio, ho bisogno di relax. Uscite di qui- risponde.
Ci avviamo verso la porta, ma Christian come al solito mi blocca per i fianchi e comincia a farmi il solletico.
-Non sono del mood altrimenti vi avrei già riempiti di battutine. Sembrate marito e moglie- ridacchia la nostra amica.
In giardino si discute della puntata appena trascorsa tra gli alti e bassi di ognuno.
-Hai fame? Ci facciamo due piadine?- chiedo a Christian mente appoggiati alla colonna ascoltiamo i discorsi in disparte.
-Andiamo- risponde rientrando all'interno della casetta.
-Tra me e te riusciamo a combinare qualcosa dietro ai fornelli?- ridacchio.
-Ho i miei dubbi-
Mentre siamo intenti a chiacchierare tra noi controllando le padelle per non bruciare nulla Giovanni viene a sedersi sull'isola della cucina, sospira e guarda il vuoto con sguardo perso.
-Gio tutto okay?- chiedo.
-Benino- risponde.
-Non è benino quello...che hai?- continuo io.
-In classifica sono ultimo e il compito è andato male- mormora.
-Ma mica hai la maglia sospesa- dice Christian.
-No, però c'è mancato poco- risponde.
-E allora vedila come un'occasione per fare meglio la prossima volta no? A Raimondo piaci, conoscendolo se non fosse stato soddisfatto ti avrebbe già levato la maglia- lo rassicuro e lui mi sorride prima di salutarci e uscire dalla stanza.
-Dici che ci prendono per asociali perchè non li abbiamo aspettati per mangiare?- dico.
-Io ho fame e mangio- risponde il mio amico ridendo.
-Tu proprio non ce la fai a non aiutare tutti vero?- chiede.
-Mi viene spontaneo, ho sofferto così tanto che non riesco a vedere gli altri farlo- mormoro.
-Sei speciale- sussurra ed io abbasso lo sguardo.
ero un essere speciale ma non hanno avuto cura di me
Sospiro concludendo lì il discorso.
-Ho iniziato a scrivere un altro pezzo- dice Chri.
-Non ci credo- esclamo felice.
-Me lo fai sentire?- chiedo impaziente.
-Che domande fai Beatrice, ovvio che no- risponde ed io gli faccio il terzo dito.
-Io non riesco a scrivere qui dentro- ammetto.
-Ho bisogno dei miei spazi, dei miei tempi e delle mie emozioni- continuo.
-Ho un altro pezzo pronto da un po' e penso che presenterò quello a Lorella, non mi va di farmelo scrivere da qualcun altro, con tutto il rispetto-
-Tu credi sempre di fare tutto da sola- ride il mio amico.
-Ovvio Christian, Beatrice fa tutto da sola- dico.
-Sposini se venite fuori stiamo pescando per il secret santa- sbuca Nicholas da dietro la porta a vetri.
-Sposini? Arriviamo comunque- risponde Christian aprendo la porta del giardino e lasciandomi passare per prima.
Pesco il mio bigliettino: Petit.
Esulto in silenzio nella mia mente, sarà semplicissimo fargli un regalo, è uno dei miei migliori amici qui dentro.
Improvvisamente noto un viso sconosciuto in mezzo agli altri.
-Malìa? Scusa ero dentro, non mi sono presentata. Sono Trixy- dico stringendogli la mano.
-Si, lo sapevo- risponde imbarazzato.
-Puoi chiamarmi Beatrice o Bea- aggiungo.
-O occhi verdi- ammica Holden facendo ridere tutti i presenti.
-È vero, hai gli occhi verdi- esclama il nuovo arrivato.
-Ma no...- sospiro maledicendo mentalmente Joseph per avermi messa in una situazione di merda.
-Solo io posso chiamarla occhi verdi, Mida piacere-
Una presenza si palesa alle mie spalle allungando la mano al ragazzo.
-Sei il suo ragazzo?- domanda questo.
-Qualcosa del genere- risponde Chri a braccia conserte mente Malìa annuisce in silenzio.
Tiro Christian per la felpa e lo trascino dentro alla velocità della luce.
-Tu ti sei impazzito cazzo, ma come ti viene? Il mio ragazzo?- sbotto.
-Ma ti guardava le tette- si giustifica lui come se fosse normale.
-E a te cosa importa? Sei il mio migliore amico Chri non il mio ragazzo- continuo.
-Scusa non dovevo- mormora abbracciandomi.
Il suo profumo mi invade e mi rendo conto che è impossibile essere arrabbiata con lui.
-Vado a dormire, ho sonno- dico, ma prima...
Apro la porta della casetta e tiro fuori solo la testa.
-Joseph tu non sei più autorizzato a fare una roba del genere- dico.
-Era uno scherzo, comunque scusa Bea non volevo farti litigare con Christian- mormora.
-Tutto risolto. Buonanotte- concludo chiudendo la porta del giardino.
1-0, come al solito so sempre come farmi rispettare.
Entro in camera e mi infilo sotto il piumone azzurro, ovviamente non riesco a prendere sonno. Mi mordo le labbra giocando con i pensieri.
Perchè sono mesi che non scrivo nulla?
Perchè Malìa mi guardava le tette?
Perchè a Christian importava così tanto?
Sospiro buttando la testa sotto il cuscino.
-Sei viva?- domanda Marisol entrando in camera.
-Si- rispondo tirando fuori la testa.
-Ma ciao fiorellino- ridacchia sedendosi sul suo letto.
-Ma secondo te io a Christian piaccio?- chiedo.
-La verità?-
-La verità- rispondo.
-Secondo me si, ne parlavo anche con Petit. Gli si illuminano gli occhi quando ti guarda, fulmina Giovanni e Simone ogni volta che ti stanno vicino e ha fatto lo stesso con Malìa. Con te è sempre gentile, non che con gli altri non lo sia, ma con te di più...devo andare avanti?- dice ed io entro nel pallone.
Il mio migliore amico è innamorato di me.
-Sono incasinata già così, Mari davvero- rispondo.
-È il mio migliore amico- sospiro ad alta voce.
-Che situazione- sospira anche lei.
Intanto nella stanza rossa...
-Quella scena? Perchè?- domanda petit al suo amico christian.
-Mi da' fastidio- risponde questo.
-Cosa? Se qualcuno parla con la tua migliore amica?- si aggiunge anche Matthew alla conversazione.
-Ma non ci siete arrivati? Io muoio dalla voglia di baciarla- sbuffa Mida.
-Io lo sapevo!- esclama vincente Mew, sdraiata sul letto del suo ragazzo.
-E non dirglielo, altrimenti mi frienzona- la ammonisce lui.
-Prima o poi lo fa lo stesso- dice Petit.
-Tu non stavi bene con Gaia? Dovevi farti la migliore amica e innamorarti di lei e io e Salvatore tutte le sere a fare gli psicologi- si lamenta Matteo.
Mida non poteva crederci. Aveva provato a non cedere ma si era arreso. Si era arreso alla bellezza dei suoi capelli, della sua voce, ai tatuaggi sulle braccia.
Si era arreso quando l'aveva vista rompersi tra le sue braccia e quando lui, distrutto, aveva fatto lo stesso nelle sue.
Si era arreso davanti ai suoi occhi verdi e ormai per tornare indietro era tardi.

«la mia migliore amica è una 2001» //mida amici23Where stories live. Discover now