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Signora Granger-Weasley,

sono spiacente di informarla che oggi sua figlia, Rose Weasley, è stata coinvolta in un alterco insieme a Scorpius Malfoy. Ha affatturato due studenti e ne ha colpito un altro tanto forte da rompergli il naso. Questo è il terzo incidente di questo tipo in cui Rose e Scorpius sono stati coinvolti solo in questo trimestre, e come tale richiediamo la sua presenza il prima possibile per discutere il problema. La prego di inviare immediatamente un gufo per farmi sapere se è possibile un incontro alle 6 di oggi pomeriggio, perché preferirei risolvere la questione in tutta fretta.

Professoressa Minerva McGonagall

Preside di Hogwarts

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"Mi dispiace tanto, sono in ritardo", si scusò Hermione, con il fiato leggermente corto per aver salito di corsa le scale che portavano all'ufficio della Preside. "Sono stata trattenuta al Ministero". Notò sua figlia, Scorpius e i suoi genitori, tutti seduti davanti alla scrivania della McGonagall, i due ragazzi con la testa girata verso di lei mentre parlava, Astoria che guardava in alto, bella e bionda come suo marito e suo figlio. Malfoy si alzò quando Hermione attraversò la stanza, sorridendole come se avessero un segreto e tendendole la mano.

"Non è affatto tardi, Granger. Sono le sei e due e noi siamo appena arrivati". Lei gli prese la mano tesa e lui le baciò leggermente il dorso come aveva fatto alla stazione, come se fosse una strega purosangue. "Congratulazioni per la tua vittoria di ieri".

"Grazie, Malfoy". Era sconvolgente come Malfoy riuscisse a prendere il controllo di un'intera stanza, come la riempisse con i suoi modi impassibili e composti. Alto e ancora magro, nei suoi abiti perfettamente su misura, emanava una sicurezza naturale e disinvolta ed era diventato un punto focale all'interno della stanza, incapace di essere ignorato, nel bene e nel male. Era travolgente, pensò improvvisamente Hermione, mentre lasciava che le dita di lei scivolassero lentamente fuori dalle sue. Come un assalto soave e affascinante.

"Questa è mia moglie Astoria, Granger. Tori, tesoro", disse Malfoy, la voce grondante di finto affetto mentre si rivolgeva alla moglie: "Questa è Hermione Granger-Weasley".

"Incantata, ne sono certa", disse Astoria con una voce ben educata ed estremamente annoiata, come se fosse una caricatura della stereotipata strega purosangue portata in vita. Bella e fredda, con caldi capelli biondo miele e occhi verde foglia, inclinati alle estremità che le davano l'aspetto di un felino particolarmente altero, labbra carnose che si modellavano in un breve sorriso educato. Hermione ricambiò il sorriso spostandosi verso l'unico posto libero, accanto a Rose, cercando di rendere il suo più caldo e genuino di quello di Astoria.

"È un piacere conoscerti, Astoria. E professoressa McGonagall, è un piacere rivederla, anche se forse non in queste circostanze". Hermione lanciò un piccolo sguardo severo a sua figlia, che ricambiò fissando negli occhi la madre, con il mento deciso e gli occhi azzurri luminosi e un po' lacrimosi. Non gli occhi di una ragazzina che pensava di aver fatto qualcosa di sbagliato. Hermione allungò la mano e stinse dolcemente quella di Rose, d'impulso.

"E tu, Hermione. È passato troppo tempo", disse affettuosamente la professoressa McGonagall, e poi con brillante vivacità: "Ma ora, per quanto possa stare volentieri qui seduta a ricordare, è meglio che ci occupiamo della questione in esame". Scorse varie pergamene sull'ampia scrivania davanti a lei, sistemandole in una pila ordinata, prima di schiarirsi la voce. "Oggi, subito dopo pranzo, c'è stato un incidente nel corridoio del terzo piano, fuori dall'aula di Incantesimi. Rose e Scorpius sono stati coinvolti in un alterco con altri tre studenti, che attualmente si trovano tutti nell'ala dell'ospedale sotto le cure di Madama Pomfrey".

FASCINATION (traduzione - MissiAmphetamine [Kaleidoscope])Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora