44. francesca tocca

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Beatrice guardava con occhi innamorati Joseph esibirsi in studio per una gara in cui avrebbero partecipato tutti gli allievi, e la cosa più emozionante, per loro, era rivedere il vecchio studio, dov'erano cresciuti, essere nuovamente pieno di persone che, con un telecomando, avrebbero dato dei voti ai ragazzi, generando poi una classifica.

In quel momento era il turno di Holden, che si stava esibendo con Solo stanotte, portando tutti con sé nell'esibizione, soprattutto il pubblico, intento a cantare con lui ogni singola parola. Sebbene si trovasse a guardarlo dalla tv in Sala Relax, Beatrice notò quanto emozionato e felice fosse, soprattutto quando, a fine esibizione, ci fu una standing ovation, che la portò a sorridere entusiasta.

«Mamma mia!» esclamò felice la ballerina, battendo le mani con orgoglio.

«Grazie mille» sorrise timidamente Joseph, guardando il pubblico in delirio per lui. Probabilmente non si sarebbe mai abituato a tutto quell'affetto e a quel sostegno.

Quando il cantante, dopo aver ringraziato di nuovo e aver salutato, rientrò in Sala Relax, si trovò una chioma bionda a coprirgli il volto, delle esili braccia a circondargli il collo e il suo profumo ad accoglierlo dolcemente. Inizialmente, preso alla sprovvista, barcollò leggermente all'indietro, per poi sorridere e abbracciare, a sua volta, Beatrice.

«È andata bene, no?» sussurrò al suo orecchio, ringraziando i compagni che, intanto, applaudivano per l'esibizione e sorridevano a quella scena.

«Sei stato bravissimo. Erano tutti in piedi» rispose lei prima di staccarsi e guardarlo dolcemente.

Joseph non sarebbe mai riuscito a spiegare quanto il suo sostegno lo facesse stare bene. Beatrice credeva sempre in lui, anche quando, magari, lui stesso era il primo a non farlo. Lei voleva solo il suo bene, e questo non aveva prezzo per il cantante, che si sentiva profondamente grato per averla incontrata.

«Bea! — esclamò improvvisamente Sarah — Tocca a te raggiungere lo studio» disse indicando la tv, sulla quale era uscita una scritta: Beatrice, raggiungi lo studio.

Lei annuì, staccandosi definitivamente da Joseph. «Okay, corro» e, dopo aver recuperato l'essenziale per la coreografia che aveva scelto di portare, corse verso la sua meta, ma non prima di aver ricevuto il buona fortuna dal romano.

Quando Beatrice mise piede nello studio strapieno di persone, si ritrovò a sorridere nel momento in cui venne investita da un caloroso applauso e da delle urla.

«Ciao a tutti!» sorrise dolcemente, guardandosi attorno e rendendosi conto di quanto fosse gratificante tutto quell'affetto.

Il suo sguardo, poi, si andò a scontrare con un ragazzo affetto dalla sindrome di down, che, come aveva fatto anche con i ragazzi che si erano esibiti prima, si sbracciava per catturare la sua attenzione. Immediatamente Beatrice corse verso di lui, abbracciandolo teneramente, e venendo subito ricambiata con affetto.

Dopo essersi regalati un dolce sorriso, la ballerina raggiunse il centro studio. «Ciao ragazzi, io sono Beatrice e oggi ho portato una delle coreografie a cui sono più legata — mostrò il palloncino rosso che stringeva tra le mani, e il pubblico, capendo di quale si trattasse, impazzì — Quindi nulla, ballerò su Cuore e spero vi piaccia» disse timidamente.

Beatrice odiava essere al centro dell'attenzione, difatti, in momenti come quelli, si ritrovava a diventare rossa, simile a un pomodoro. Aveva sempre avvertito un certo disagio nel trovarsi sotto gli occhi di tutti, e solo quando ballava, invece, le facevano piacere quegli sguardi e quell'attenzione.

Quando si trovava al centro studio per esibirsi, lei voleva che tutti la guardassero, ed era esattamente ciò che riuscì a fare anche quella volta, tenendo gli occhi di tutti incollati su di lei, sui suoi passi, sulla coreografia e sull'emozione, che investì il pubblico e anche i ragazzi in Sala Relax, che la guardavano ammaliati.

𝐍𝐔𝐕𝐎𝐋𝐀, holdenDove le storie prendono vita. Scoprilo ora