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Naomi pov
Valentina e Ollie erano già partiti e stasera io sarei dovuta uscire con Arthur, ma non ne avevo parlato con nessuno.

Sara avrebbe passato la serata con alcune sue amiche, aveva rimandato varie volte e questa volta non poteva rifiutare

“Naomi io tra poco vado via” mi dice Sara mentre ritocca la matita labbra

"Con chi é Danilo?" Chiedo

"lo tiene Giuseppe”dice

“Capisco, ma quindi rimani a dormire da loro?”chiedo

“Si ,ti dispiace?”dice

“No,no Saretta ,vai tranquilla e divertiti “dico

dico avvicinandomi verso di lei per andare ad abbracciarla.

“Sto andando a dopo” dice salutandomi e io la accompagno per chiudere la porta.

“Sara le chiavi di casa” dico porgendogliele

“Ah già grazie “dicr

Così chiudo la porta e inizio a sistemarmi, avevo già lavato i capelli il giorno prima li avrei solo piastrati ma prima dovevo scegliere qualcosa da mettere.

Quando ad un certo punto mi chiama Valentina

“Naomi tutto okay?” dice

“Si Vale che state facendo voi?”dico

“Ollie mi sta portando a cena” dice

“Io sono a casa”dico

“Non sei uscita?”dico

“E con chi dovrei uscire?”dico,
che bugiarda.

“mhh va bene”dice

“Sara è andata via”dico

“Si mi aveva già avvisata, siamo arrivati ci sentiamo dopo”dice

“a dopo divertitevi”dico

mi sento una bugiarda.

Ma non volevo che per il momento si venisse a sapere.

Alzo lo sguardo, che si posa sull’orologio e noto subito che sono già le 19:30 ero in ritardo e non avevo ancora fatto nulla.

Pesco dall’armadio un pantalone nero a vita alta e una canotta bianca , ma siccome la sera faceva un po’ di fresco ho abbinato un blazer marroncino, siccome l’abbinamento che avevo scelto era troppo semplice ho aggiunto degli orecchini e una collana, che in realtà era molto più che una semplice collana con un pendente a rondine.

Così inizio in fretta e furia a piastrare i capelli solo che il tempo scorre troppo velocemente e ho il tempo di mettere un filo di mascara per poi sentire suonare il campanello. Era Arthur.

Sorrido come una bambina, prendo la borsa chiudo la porta e scendo.

“Ma ciao Arthur”dico

“Ciao anche a te mon soleil”dice usando quel nomignolo, era troppo carino, e anche lui lo è nei miei confronti.

“Dove mi porti?”chiedo curiosa

“Ora vedrai”dice

“No dai ma voglio saperlo”dico

“Che ti costa aspettare?”chiede

“Tanto. “rispondo

“Okay allora aspetta” dice guardandomi e ridendo.

“Ma taci e pensa a guidare “ dico anche io ridendo.

Una volta arrivati in un bellissimo locale, non troppo lussuoso ma neanche un locale da quattro soldi, ci accoglie un cameriere che ci fa accomodare in un tavolo per due.

Due amori tra le curve || Oliver Bearman & Arthur LeclercWhere stories live. Discover now