CAPITOLO 4 - LUNA ROSSO SANGUE

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EMMA

10 mesi prima...

Erano passati due mesi dall'ultima volta che Michelle mi aveva rivolto la parola, e con lei anche quell'inquietante profilo anonimo su Instagram, sembrava che dopo l'incontro con Carl tutto fosse cambiato.
A proposito... Carl Karter.
Dal giorno in cui mi difese contro la tettona senza cervello iniziai a parlarci, ovviamente divorata dalle mie mille difficoltà, inizialmente anche provare a pronunciare una lettera era complicato, andavo nel panico e non riuscivo più a coordinare cervello e bocca.
A lungo andare però iniziò ad essere sempre più semplice parlare con lui, riuscii ad aprirmi anche di più con Lucian, che era diventato il mio primo reale amico, sembrava però molto riluttante circa il mio avvicinamento a Carl, anche se non riuscivo a capirne il motivo.
Fatto sta che grazie a lui, che mi presentò ai suoi compagni, riuscii ad espandere il mio circolo di amicizie, finché non arrivò il fatidico giorno.
Un mese fa.
Mi chiese di vederci, alle 23:00, sotto la delicata luce della luna, in una zona di vasta campagna, voleva parlarmi, non riuscii a rifiutare.
Dal primo incontro provai qualcosa che non avevo mai provato prima con nessuno, qualcosa che non si limitava al semplice affetto, che andava ben oltre anche all'amore stesso.
Tenevo a lui più di ogni altra cosa, dopo quello che fece per me non riuscii più a togliermelo dalla testa.
Ci incontrammo e fu davvero fantastico.

<<Oh... sei venuta alla fine.>> mi disse, osservandomi con uno sguardo che mai nessuno mi aveva riservato.

<<Volevi vedermi, non avrei mai rifiutato di passare del tempo con te.>> arrossii, e un sorriso si fece spazio sul mio volto, macchiandolo di timidezza e felicità.

Era questo l'effetto che mi faceva, era in grado di risvegliare in me emozioni indescrivibili tramite semplici sguardi.

Si avvicinò, mi diede le mani e mi sorrise.

<<Ecco...>> sembrava addirittura più nervoso di me, l'avevo sempre visto deciso e coraggioso prima di quel momento, ero io a provocargli quello stato di agitazione? <<Emma... ti ho chiesto di venire qui perché c'è qualcosa di cui vorrei parlarti da molto tempo, e volevo farlo proprio davanti alla cosa più bella che esista per me. La luna...>>.

Il mio cuore iniziò a battere più velocemente e tremai, non sapevo cosa fare, rimasi in silenzio, osservandolo.

<<Io sono innamorato di te, Emma Kimber. Voglio dirtelo davanti alla luna, voglio che con la sua immensa forza fissi queste parole nel vento, in modo che non svaniscano mai. Io...>> mi prese per i fianchi <<Io ti proteggerò da Michelle e da tutte le persone che proveranno a torcerti anche solo un capello. Emma, prometto a te e alla luna che farò il possibile per renderti la ragazza più felice di questo mondo. Vuoi iniziare questo percorso sentimentale insieme a me?>>.

Rimasi immobile.
Paralizzata.
Non potevo crederci, il ragazzo che aveva cambiato la mia vita voleva stare con me, non stava scherzando.
Si inventò una delle cose più romantiche che ebbi mai visto in tutta la mia vita, una promessa direttamente al "Dio dell'Amore", la luna.
Mi sforzai, e con un sorriso a trentadue denti accennai un "sì" con la testa, così lui mi strinse forte in un abbraccio che sembrò durare anni, il che mi piacque.
Infine mi prese di nuovo le mani e, accarezzati dalla luce lunare, ci baciammo.
II mio primo bacio.
Con il ragazzo dei miei sogni.
Sotto la luna piena.
Un'esperienza indimenticabile.

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