XX. Nemico

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Sakura's pov

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Sakura's pov

Qualche giorno dopo, ci fu incaricata una nuova missione. O meglio: a Toge fu incaricata una nuova missione, e Satoru mi diede il permesso di andare con lui dato che non la considerava difficile.

Erano maledizioni di basso livello, niente che il ragazzo non avrebbe potuto esorcizzare in solitaria. Tuttavia, sarebbe stata un'ottima opportunità per mettere in pratica gli allenamenti che avevo fatto fino a quel momento.

«Vai davvero in missione con il Senpai-Inumaki?» mi chiese mio fratello, seduto a gambe incrociate sul mio letto mentre era impegnato a lanciare in aria una pallina.

«Sì.» Risposi. Mi stavo vestendo con la divisa dell'accademia dopo aver finito di asciugare i capelli. «Perché quella faccia? Ti sorprende?»

«Affatto. Semplicemente mi sembra strano che tra noi primini vada tu e non Megumi, ad esempio. Ha più esperienza di te.»

«Gojo dice che non sarà una missione pericolosa-»

«Lo dice sempre, e casualmente finiamo sempre alle prese con una maledizione di livello speciale o peggio, stecchiti. Secondo me ce la tira.» Fece notare Yūji; effettivamente, ogni volta che una missione si rivelava pericolosa era sempre quando lui non era lì per aiutarci o quando era convinto sarebbe stata una cosa semplice ed indolore. Evitai di farmi prendere dall'ansia scacciando quel pensiero: sarei stata con Toge, non era la prima volta che combattevamo fianco a fianco. Inoltre, avevo fatto molti progressi.

«Sei sicura non vuoi che venga anche io?»

«Yūji, te l'ho già detto: prima cosa, se potessi tenerti chiuso in camera mentre noi andiamo alla ricerca delle dita di Sukuna e ad esorcizzare maledizioni, lo farei subito.» Dissi, puntandogli un dito sul petto. «Seconda cosa, meno combatti meno possibilità c'è di fargli prendere il controllo. Resta qui e rilassati, o allenati.»

«Mi sono rilassato abbastanza, ieri sono andato al cinema con Fushiguro.» M'informò, dato che fino a quella mattina non ci eravamo ancora visti dal giorno prima. Io e Toge rientrammo dopo aver cenato qualcosa in centro e filammo subito a dormire, soprattutto perché eravamo inzuppati dalla testa ai piedi. Ripensai alla notte prima e al silenzio di Toge dopo quello che gli avevo detto; non aveva detto niente in merito alla mia decisione. Non si era opposto. Forse ho interpretato male i suoi comportamenti? Forse vuole solo divertirsi un po'? Pensai. «Tu cos'hai fatto ieri, Sakura?» Mi chiese mio fratello, riportandomi alla realtà. Sbattei le palpebre.

«Sono...» Ero indecisa se confessarmi oppure no, non era da me nascondergli qualcosa e inoltre, avevo bisogno di un'amico. «Ho passato la giornata con il Senpai-Inumaki.»

Sakura Fubuki • Toge InumakiDove le storie prendono vita. Scoprilo ora