la verità - capitolo 18

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Da quel giorno cominciai a mangiare sempre tutto quello che c'era nel piatto e a pensare alla mia felicità. Grazie a questo ho preso peso e smesso con gli attacchi di panico. Mi hanno aiutata indubbiamente i Braccialetti e anche Davide. Come da promessa ha rimediato ai suoi errori e ora siamo di nuovo migliori amici cone prima, non sapete come ne sono felice. Comunque, se il mese prossimo arrivo al peso richiesto dalla psicologa e dalla Lisandri dovrei finalmente uscire.

Se sono fiera di me? Si che lo sono, è forse la prima volta che lo sono. Ammetto però che effettivamente non mi faccio impazzire, non mi vedo per niente carina fisicamente, ma se serve per uscire da qui.. allora sopporterò ancora un po'.

Comunque sia, in questo momento siamo tutti insieme nella stanza di Davide e abbiamo legato tantissimo con Nina tra l'altro.

s: comunque secondo me Rocco tra un po' si sveglia. Avete visto la Lisandri come era sollevata quando ha scoperto che aveva cantato con noi l'altra sera?
c: già esatto.

Eh già, Rocchetto l'altro ieri si è messo a cantare con noi. Eravamo tutti in stanza sua a cantare "non me lo so spiegare" di Tiziano Ferro e ha cominciato a dire il ritornello lasciandoci tutti quanti senza fiato. Non ci ha detto tanto la Lisandri, ma come dicevo ne è molto felice.

d: ah comunque io domani non ci sono, ho una visita alle 11:00.
Boh è un po' strano, ce lo dice un po' preoccupato.
Tutti rispondono tranquillamente annuendo, ma solo io ho capito che non sta bene?

Aspetto due ore che se ne vadano gli altri così da poter parlare da sola con Davide.

c: Sole tu non vieni?
Chiede prima di uscire dalla porta.
s: no torno tra un po'.
Rispondo rimanendo seduta sul letto.
Annuisce e prima di uscire mi fa un occhiolino. Che scema ahah.

Davide è in bagno quindi aspetto che esca per parlargli.

d: ei, come mai non sei andata via?
s: Davide, dobbiamo parlare.
Glielo dico seriamente e lui sembra preoccupato più di prima.
Si siede sul letto e cominciamo a parlare.

s: che visita devi fare domani mattina?
Deglutisce e dopo qualche secondo risponde.
d: ho un esame, niente di speciale.
Dice scazzato ma io lo prendo dalle mani e si blocca, quasi terrorizzato.
s: dimmi la verità.
d: è la verità.
Ma continua a non guardarmi negli occhi, quando mente fa così.
s: ti operano, non è così?
Rimane in silenzio e dopo un po' i suoi occhi diventano lucidi.
Non aspetto mezzo istante per abbracciarlo e rimaniamo così per qualche minuto, finché non si calma.

s: perché non ce l'hai detto?
d: non volevo farvi stare male..
Sospiro.
s: domani prima dell'operazione ci vediamo e lo dici a tutti, chiaro?
Annuisce, quasi si vergogna.

s: dai.. ora devo andare.. ci vediamo domani mattina. Tu stai tranquillo, mi raccomando, e se non riesci a dormire vieni da me okay?
d: va bene.. grazie..
Sorride ed io esco.

Sono più in ansia io di lui.. e se andasse male? è molto complicata l'operazione ed è anche pericolosa..
Torno in camera e mi obbligo a mangiare.. la notizia mi ha chiuso lo stomaco però mi sforzo un po' a farlo.

Finisco il brodo e le carote. Metto il pigiama, lavo i denti, mi strucco, faccio skin care e poi torno sul letto.

Cerco qualcosa in TV PER UN ORA INTERA ma non c'è niente perciò accendo il telefono e comincio a guardare un po' tiktok.

Quell' "un po'" diventano 4 ore.. sinceramente però non mi interessa, so che data l'ansia non riuscirei a dormire se ci provassi, quindi aspetto che io cada morta dal sonno.

Scrollo un video, poi un altro, un altro ancora e altri 10.000 ma il sonno non arriva, difatti si sono fatte le 3.. ottimo direi. Continuo a scrollare fin quando non mi arriva un messaggio. È Davide.

* chat con Davide *

d: sei sveglia?

c: si, non riesco a dormire. Tu tutto bene?

d: posso venire da te?

c: certo, ti aspetto.

* fine chat con Davide *

Salto giù dal letto e vado in bagno a guardarmi allo specchio.
Mi do una sistemata ai capelli, mi lavo il viso e di nuovo i denti poi metto il profumo ed esco (non si sa mai). Tutto questo in 5 minuti. Me chiamavano Flash.

Corro sul letto e mi metto sotto le coperte. Passano 5 minuti, poi 10, poi 20 ma di Davide ancora non c'è traccia fin quando non bussano alla porta.
Scendo giù dal letto tutta felice ma quando apro la porta non è lui, ma Cris. È preoccupatissima.

s: Cris che ci fai qui?
c: non riuscivo a dormire e stavo venendo da te ma ho visto Davide a terra.. si è sentito male.
Cazzo.

Corro fuori e andiamo in sala d'attesa dove ci sono tutti gli altri Braccialetti.
Inizio a piangere, ovviamente. Come potevate non aspettarvelo da me?

I miei singhiozzi rimbombano in tutto l'ospedale ma mi impongo di non farmi venire un attacco di panico, lui non vorrebbe.

Così aspettiamo un'ora intera senza avere notizie di Davide, con il cuore pesante e gli occhi che bruciano.

l: ragazzi andate in camera, è tardi.
Dice la Lisandri, cerca di stare calma ma è inevitabile, è in ansia anche lei. Sta correndo dentro la sala ma si ferma al volo solo per parlare con noi.
l: noi non ce ne andiamo finché non ci dite qualcosa.
Io non parlo, non riesco, ma Leo parla per tutti noi.
La dottoressa sembra rassegnata così entra dentro velocemente. Escono e rientrano 1000 volte 1000 persone diverse, tutti sono preoccupati e di fretta.

v: cazzo ma volete dirci qualcosa?
Dice Vale riferendosi a Carletto che passava di lì. Lui è l'unico che ci da corda essendo che non ha nulla da fare se non aspettare come noi.
c: ragazzi, lo stanno operando di urgenza.
s: ma come.. era domani l'intervento.
Dico incredula io, sforzandomi molto a non fermare il discorso dal pianto.
c: lo sappiamo, ma l'infarto che ha avuto poco fa ha peggiorato tutto e ora è sotto i ferri.

Sussulto e mi porto le mani sulla bocca per evitare di urlare, anche se penso di aver svegliato già tutto l'ospedale.
Cris si precipita da me ad abbracciarmi anche se pure lei è in una crisi di pianto.

Dio mio che ansia, mi sento morire lo giuro.
Carlo ci lascia soli e Leo apre il discorso.
l: tu lo sapevi?
Non è arrabbiato, è solo curioso.
s: lo avevo intuito da come ci aveva detto di avere un esame domani mattina. Così gliel'ho chiesto e ha confermato tutto. Gli avevo detto che ci saremmo visti tutti insieme prima che sarebbe andato così da potervelo dire senza nascondervi niente ma non c'è stato bisogno..
Dico tutto ad un fiato evitando di interrompere il discorso.

Passa un'altra ora e finalmente vediamo Carletto.
c: ma siete ancora qua?
t: dateci notizie.
c: non possiamo Toni, lo sai.
Carlo corre da un'altra parte e vediamo Toni andare via.
Non ci facciamo domande, magari ha solo bisogno di stare da solo.

Toni's pov:

Sono incazzato nero, non è possibile che non ci dicano niente. Fatto sta che DEVO andare da Rocco in questo momento, anche lui fa parte dei Braccialetti e magari ha bisogno di compagnia.
Arrivo in stanza e gli comincio a stringere la mano.

r: Toni, mi senti?
t: come dici Rocco?
Rocco mi sta dicendo qualcosa, ma non capisco.
Come ben sapete io riesco a parlarci.
r: Toni, so di Davide.
t: e sai come sta?
Oddio Rocco solo tu ci puoi aiutare.
r: è qui con me.
t: ma come è lì con te, ma nella piscina?
Questo vuol dire solo una cosa..
r: si Toni, nella piscina.
t: quindi significa che..
d: sto morendo Toni..

spazio autrice 💕

lo so è tardi e lo so che mi starete dicendo le peggio cose per aver chiuso il capitolo così ma giuro che vi amo 😋💕

sempre in due; - davide di salvo (mirko trovato)Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora