Luna - capitolo 31

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s: ma com'è che tuo padre e Lilia non ci sono?
d: sono dai nonni. Devono prendere delle cose per la piccolina e rimangono da loro fino alle 20:00.
Mi guarda nuovamente con il sorrisino malizioso che ricambio e poi gli levo baciandolo delicatamente.

Mentre lui continua a cucinare io comincio ad apparecchiare facendomi indicare da lui dove si trovano tutte le varie cose e nonostante la casa sia immensa comincio a riuscirmi ad orientare.

Ci sediamo a tavola e cominciamo a mangiare parlando del più e del meno, come se non lo avessimo già fatto tutto il giorno e come se non sapesse già tutto di me essendo che le cose che faccio io le fa anche lui.

Sparecchiamo e dopo aver fatto la lavastoviglie (eh si, anche a casa degli altri) saliamo in camera sua con il mio zaino.

Ci sediamo sul suo letto e io tiro fuori le mie cose e comincio con calma a ripetergli tutto senza un minimo di esitazione e senza guardare mai il libro o gli appunti sul quaderno.

d: beh direi che è andata benissimo, mi hai detto tutto e mi sei sembrata molto tranquilla. Rispetto a oggi eri più rilassata.
Dice chiudendo il libro.
s: perché tu non mi metti ansia.
Dico allungandomi sul suo letto.
d: però sicuramente ti faccio ansimare.

Si sdraia su di me mettendomi le mani sul seno e cominciando a baciarmi. Io ricambio con la stessa energia e cominciamo a spogliarci finché non mi squilla il telefono.

Sbuffa e io sorridendo rispondo.
s: mamma? dimmi.
a: Sole mandami la posizione sto venendo a prenderti. Dobbiamo andare in ospedale, tua sorella si è sentita male.
Attacco e mi alzo in fretta dal letto prendendo i vestiti.

d: oi che succede?
s: Luna si è sentita male, l'hanno portata in ospedale.
Dopo essermi vestita mando la posizione a mamma e noto quanto sia preoccupato Davide, così metto da parte l'ansia per un attimo e mi siedo su di lui.
s: tranquillo, sarà tutto okay. Mi farò perdonare comunque.
Dico alzandomi sorridendo.

Suona il citofono e Davide corre a rispondere mentre io prendo le mie ultime cose e rifaccio lo zaino, poi scendo anch'io.
s: se li becco ti saluto Leo e Nina. Ti amo.
Gli do un bacio veloce sul ciglio della porta, poi esco.
d: chiamami più tardi.
s: sii!
Dico allontanandomi, poi chiude la porta e io salgo in macchina.

s: allora? cos'è successo?
a: papà è andato sull'ambulanza con Luna. Crediamo sia stata una reazione allergica.
s: ma a cosa? Luna non è allergica a nulla.
Chiedo confusa.
a: non lo so, ce lo dirà la Lisandri.
Annuisco pensierosa e facciamo questo viaggio su due ruote.

Arriviamo in ospedale e corriamo verso papà che è in sala d'attesa.
s: allora?? come sta??
e: non lo so, la stanno controllando.
Io e mamma ci sediamo preoccupate affianco a lui e aspettiamo con ansia che esca.

Passa mezz'ora e non abbiamo ancora notizie perciò decido di andare a cercare la Lisandri.
a: dove vai?
Chiede mamma.
s: vado dalla Lisandri.
Non dicono nulla e io procedo a fare quel che stavo facendo finché non mi scontro con qualcuno.

s: che cazzo, stai più attenta!
Alzo lo sguardo.
s: Nina!
n: Sole!
Ci abbracciamo e la stringo fortissimo.
n: che ci fai qui?
s: mia sorella si è sentita male, stavo cercando la Lisandri.
n: è in ufficio, c'è anche Leo.
Annuisco e dopo averla riabbracciata vado in ufficio.

Busso.
l: avanti.
s: buonasera dottoressa.
l: Sole!
Leo mi stringe forte a se e dopo un po' mi stacco per fare lo stesso con la Lisandri.
l: che succede?
s: dottoressa la prego, c'è mia sorella qui dentro e non vogliono dirci nulla.. scopra qualcosa, voglio sapere come sta.
l: va bene.. andiamo dai tuoi genitori intanto.

Leo ci segue e andiamo in sala d'attesa dove c'erano ancora i miei genitori ad aspettare.
l: buonasera.
a: dottoressa!
Mamma si alza e papà fa lo stesso per poi stringerle entrambi la mano.
l: io ora entro dentro e cerco di scoprire qualcosa, voi state tranquilli.
I miei annuiscono e la ringraziano circa 4000 volte per poi lasciarla entrare.

Dopo 15 minuti esce Carletto a chiamarci.
c: potete entrare.
Sorride e mi mette un braccio intorno alle spalle.

Entriamo e vedo Luna sdraiata su un lettino. È tutta gonfia ed è mezza addormentata.
l: allora, vostra figlia ha avuto una reazione allergica. Crediamo sia stata causata da qualcosa che ha mangiato, a giudicare dalla lingua e la gola gonfia. Ha mangiato qualcosa di nuovo dal solito?
e: ha assaggiato le melanzane, non le sono mai piaciute da piccola e ha voluto riprovare.
l: allora è causato da quello. La teniamo dentro un'altra oretta per qualche controllo e poi potete tornare a casa.
a: grazie mille, è una garanzia.
Si abbracciano e poi usciamo.

s: andiamo un po' da Nina, non la sento da tanto.
e: va bene, ma tra un po' torna okay?
Annuisco e andiamo in camera di Nina.

s: ei, eccoci.
n: ei, venite.
Ci indica il letto e noi ci avviciniamo, poi io mi siedo.
Cominciamo a parlare del più e del meno.
s: allora? come state?
n: io sono quasi guarita, mi hanno operata e ora stanno facendo qualche accertamento, dovrei uscire a breve.
s: benissimoooo e tu?
Dico riferendomi a Leo.
l: io sto facendo le ultime chemio.. poi si vedrà.
Faccio un sorrisetto forzato e gli prendo la mano.
l: tu piuttosto? con Davidinho ci esci ogni tanto?
s: ogni tanto? andiamo a scuola insieme, stiamo insieme e l'abbiamo fatto.. secondo te ci esco ogni tanto?
n: CHE COSA?
l: E TU NON CI DICI NIENTE? AHAH.
Scoppiamo a ridere e continuiamo a parlare per un po' finché non vedo che è ora di andare.
s: vi saluto vite mie, è tardi.
l: va beneee, torna presto e portati anche gli altri mi raccomando.
s: certo. Ah comunque vi saluta anche lo scappato di casa.
n: ahah. Ricambiamo.
Li abbraccio e dopo averli salutati vado dai miei.

Stanno ancora aspettando quindi mi siedo e attendo che qualcuno esca.
5 minuti.. 10.. 15.. 20.. ed ecco Carlo che esce.
c: tutto apposto, può tornare a casa. Mi raccomando però: niente melanzane e per oggi può mangiare solo cibi non solidi, tipo minestrina.
a: va bene, grazie mille dottore, ringrazi anche la Lisandri da parte nostra.
Finalmente usciamo e entriamo in macchina per dirigerci a casa.
Sono le 19:00 quindi le strade sono vuote e ci mettiamo veramente pochissimo ad arrivare a casa.

Posiamo mia sorella sul divano che è moribonda.
s: ora scendo e vi aiuto con la cena. Chiamo Davide che si è preoccupato.
a: va bene.
l: ringrazialo.
Dice Luna affaticata.
s: sarà fattoo.
Dico invece io salendo le scale.

Arrivo in camera e mentre faccio squillare il telefono mi metto il pigiama per stare comoda.
Dopo 4/5 squilli risponde e io ho già finito di cambiarmi quindi vado in bagno a fare skin care così da guadagnare tempo dopo.
d: oi amore, scusa ero di sotto.
s: tranquillo. Comunque Luna tutto bene, è allergica alle melanzane e le si è gonfiata tutta la faccia ahaha, ti ringrazia di esserti preoccupato.
d: menomale dai, ora sta meglio?
s: sisi, mezza addormentata e tutta rincoglionita ma quello è normale.
d: perfetto ahah. Dai vado, ci sentiamo dopo e mi ripeti storia, okay?
s: cazzo storia è vero!
d: tranquilla andrà bene, a dopo ti amo.
s: si anch'io.
Attacco e finisco di sistemarmi, poi scendo e vado ad aiutare i miei a cucinare.

*skip time*

Finito di mangiare facciamo la lavastoviglie e dopo essere stata un po' in chiamata con Davide, mi lancio nel letto e mi addormento essendo molto stanca.

sempre in due; - davide di salvo (mirko trovato)Where stories live. Discover now