È arrivato il grande giorno, e no non intendo che sto per sposarmi siccome la frase utilizzata da me è uguale a quella di quando ci si sposa, ma intendo semplicemente che è arrivato il giorno di dire addio a questo posto.
È in fondo il giorno della mia libertà.
Strano sentirlo dire da una ragazzina di a mala pena 15 anni, ma a dire la verità è proprio così, da quando sono chiusa qua dentro è come se fossi in carcere, come ho detto piu volte.Non mi hanno lasciato uscire da sola, se non in cortile, nemmeno una mezza volta.
E le uniche volte in cui sono uscita saranno state si e no 2 in 6 anni, ed ero per di più accompagnata da due educatori, manco fosse una assassina.
Per quello molto spesso dico che è un prigione.So che c'è il rischio che possa andare in peggio, ma appena ho visto il viso di quella donna mi sono sentita al sicuro, non so bene come spiegarlo, ma si vedeva nei suoi occhi che é una brava donna e di sicuro anche una brava madre.
In questo esatto momento sono qui, seduta su questo letto, che così non puo nemmeno essere definito siccome un mattone sarebbe piu comodo, ad aspettare con grazia che arrivino, mentre osservo attentamente queste 4 mura che mi circondano in questo momento e che mi hanno accompagnata per 6 anni.
Le stesse pareti che ho odiato fin a farmele stare strette." Sono arrivati a prenderti, vedi di non farti rimandare in dietro che qua non ti vogliamo " Dice ormai con un sorriso stampato in viso l'educatrice, posso scommettere tutto quello che volete che mi odia a morte.
Non le risponde neanche, sarebbe soltanto tempo sprecato, mi alzo dal letto su cui ero seduta, prendo la mia valigia e vado in sala accoglienze.
Ed eccoli li che mi aspettano con un sorriso sul volto stupendo " Buongiorno come state spero bene, non vi ho fatto aspettare ? " Chiedo sincera, strano che sia stata io a fare il primo passo, ma alla fine se devo vivere con loro ci deve essere dialogo prima o poi " No no tranquilla non ci hai fatto aspettare, comunque noi bene, tu, sei emozionata ? " Mi chiedono " Un pochino ad essere sincera " Dico facendo concludere la conversazione lì.
Finiscono di firmare i documenti necessari per potermi lasciare uscire da qui, per poi accompagnarmi nella loro macchina.
Da qui non si torna più in dietro." Allora volevamo avvisarti prima di questa cosa solo che la casa famiglia non ci ha lasciato avere contatti con te in questo periodo, noi non viviamo qua in Italia, abbiamo casa in Spagna, spero vivamente che tu abbia fatto in tempo a salutare i tuoi amici, scusa ancora se non ti abbiamo avvisato prima, ci dispiace " Dice questa volta l'uomo che da quello che sono riuscita a capire si dovrebbe chiamare Alvaro.
" Amici ? " Chiedo abbastanza confusa non capendo inizialmente a cosa si riferissero " Si i tuoi amici ? " " Ah si si, tranquilli " Dico appena connetto il cervello.
Ed eccola qua la prima cazzata detta, ma d'altronde mica potevo dirli guardate che vostra 'figlia' non ha amici ed é sempre stata esclusa da tutto e da tutti perché non riesce a fidarsi.
Continuiamo il viaggio in macchina in modo molto silenzioso, arrivando poi in aeroporto.
Li facciamo uno a uno i controlli che servono per poterci imbarcare senza problemi per poi andarci a sedere in attesa del nostro volo.Intanto che guardo un po instagram prende parola questa volta non più l'uomo ma la donna, si chiama felizia, dicendomi " Sai non ti abbiamo ancora fatto tante domande su di te, ma non per cattiveria ma perché noi due abbiamo già un figlio come ti avevamo detto la volta scorsa e ci piacerebbe conoscerti tutti insieme, anche per te, così non devi ripetere ottanta volte le stesse cose, spero che non ti dispiaccia " Dice guardandomi in faccia " Grazie del pensiero " Dico a primo impatto per poi soffermarmi con calma a capire quello che ha appena detto " Aspetta, ma davvero avete già un figlio ? " " Si " " Ma scusa la domanda rispetto a me è più grande o più piccolo ? " " Ha 17 anni " " Sai mi è sempre piaciuta l'idea di avere un fratello " Dico molto probabilmente con un sorriso da ebete ma sincero " Mi fa piacere, spero che andiate d'accordo " Ammette ridacchiando.
Fu questa la mia prima e vera conversazione con la mia nuova famiglia.
Spero soltanto che mio ' fratello ' sia un ragazzo normale e non uno psicopatico che mi vuole uccidere, anche perché di mica normale basti e avanzo di gran lunga io.
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Piccoli Dettagli || Lamine Yamal
ChickLitCi costruiamo una corazza per non vedere la realtà, ci costruiamo una corazza per non vedere i piccoli dettagli, ci costruiamo una corazza per svariati motivi, ma solo uno é quello che ce la fa togliere, l'amore