Mi sento scuotere la spalle, è Alvaro che mi scuote per farmi svegliare dal mio amatissimo pisolino.
Durante tutto il viaggio, anche se abbastanza breve mi sono addormentata e ho dormito anche di gusto sentendo la comodità di questi sedili fatti in pelle.
" Sveglia tesoro dobbiamo scendere " Mi dice Felizia questa volta sorridendomi, adoro davvero questa donna, anche se la conosco da poco ma quel suo sorriso e modo di fare sempre tranquillo e delicato tranquillizza anche a me.
Scendiamo poi, sempre con la mia solita e ormai caratteristica lentezza, le scale dell'aereo e ci dirigiamo, dopo vari controlli verso la loro macchina, ma questa volta vera e non piu a noleggio.
" Complimenti per questa meravigliosa auto " Mi era venuto da dire appena l'ho vista, ma mi sono trattenuta per non sembrare invadente, è una stupenda Mercedes, che anche se non è il mio marchio preferito mi piace molto.
Se non si fosse capito oltre alla passione per il calcio mi piacciono molto anche le auto/moto.
Salgo sull'auto aspettando impazientemente di arrivare a casa o meglio, per essere precisi, nella mia nuova casa.
Mi fa strano dirlo, ma non perché non mi piaccia questa nuova prospettiva, ma perché semplicemente non sono abituata.Arrivati davanti casa scendo dall'auto e mi soffermo due secondi a guardare e osservare la loro villetta, non è che mi sono ritrovata per caso in un film e non me l'hanno detto ?
" un secondo che provo a chiamarlo, che si è chiuso dentro con la chiave nella serratura " Mi dice Alvaro riferendosi a suo figlio.
" Dove sei ? ".... " Dai su vieni a aprire che ti stiamo aspettando " Questo è tutto quello che sono riuscita a capire dalla telefonata appena finita tra il padre e il figlio.
Aspettiamo davanti alla porta che il mio " fratellastro/fratello " ci venga ad aprire la porta.
Ed eccolo qui finalmente, dopo 5 minuti arriva e ci viene ad aprire la porta, vedo che non sono l'unica lenta allora.Ma apparte gli scherzi, avevo si o no detto che mi sono ritrovata in un film, no perché effettivamente in questo momento lo è eccome.
Io se non vi fosse chiaro, come gia detto in precedenza seguo moltissimo il calcio e la mia squadra del cuore è il barcellona, infatti sono una tifosa del barca da quando sono nata per non dire da quando ero in pancia di mia mamma." No aspetta non ci posso credere, adesso ho capito il perché del sorriso che mi avevi fatto quando avevi visto la mia maglia del Barcellona " Sussurro a Felizia intanto che il figlio e il padre si sono allontanati, probabilmente per parlare " Ovvio " " Però no esta bien " ( ma non è giusto ) Dico nervosa " Ci sono di cose che non sono giuste, non potevo mica dirti mio figlio è hector fort altrimenti mi perdevo la tua reazione e non era più una sorpresa " " E io intanto mi sono presa almeno 2 mila infarti " Ribadisco " Mi farò perdonare dai " Esclama ridendo.
Lascio la mia valigia all'ingresso e insieme a Felizia raggiungiamo suo marito e suo figlio in cucina per bere un bicchiere d'acqua in compagnia, sedendoci a tavola.
" Scusa se non mi sono ancora presentato, piacere mio, sono hector " Mi dice il difensore della barcellona seduto in questo momento di fianco a me " Piacere mio marika " Dico a mia volta " Sai hector che lei è una tifosa del barca " Dice suo padre dal nulla.
Andiamo bene, se già la prima cazzata l'ho sparata anche la prima figura di merda l'ho già fatta.
" Quindi mi conosci ? " Chiede osservandomi dalla testa ai piedi " Ehm, si " " Come mai segui il calcio ? " " Mia mamma mi aveva trasmesso, fin da quando ero piccolina questa passione " Gli rispondo tra un sorso d'acqua e l'altro " Figo, ma ci sai anche giocare o lo segui soltanto" Mi chiede incuriosito " un pochino ci so giocare ma non sono bravissima, assolutamente non paragonabile a voi " Dico Abbassando la faccia imbarazzata " Oddio, non me ne bastava uno che parlava di calcio ogni singolo minuto della sua vita anche un altra " Dice in tono ironico e scherzoso Felizia " Mamma sei destinata ad avere una famiglia che ama il calcio " Dice ridendo pure lui.
Aspetta, ma quindi mi considera già parte della famiglia o l'ha detto così per dire qualcosa ?
" Vabbe dai poteva succedere di peggio " Cerco di cambiare discorso " " Quello è assolutamente vero " Commenta felizia, appoggiando il suo bicchiere nel secchiaio " Vabbe dai posso farti alcune domande ? " Mi chiede il ragazzo seduto di fianco a me " Va bene dai, vai " Tanto prima o poi mi doveva conoscere sto santo " quanti anni hai ? " " Secondo te ? " " Sui 17 come me, se non di più " " Hai sbagliato " Rispondo ridendo " Allora ne hai 18 sicuro " " No, ne ho 15 " Dico, gustandomi il suo sguardo allibito " Ella Madonna sembri un donna, mi sento in confronto un bambino piccolo " " Eh capita " Dico ridendo della frase appena detta dal difensore " Vabbe andando avanti tu sei italiana giusto ? " " Si ma no, sono italo-spagnola " Lo correggo " Ma allora ti posso parlare anche in spagnolo " " Mo non allarghiamoci, so parlarlo molto bene ma non so tenere discorsi molto lunghi, ma perché non sono abituata a sentirlo parlare " Mi giustifico " Ok, che scuola fai ? " " In Italia non facevo una scuola pubblica, la mia casa famiglia mi faceva fare delle lezioni a casa perché non volevano mettermi a rischio, ma comunque studiavo scienze umane " " Figo, cosa vuoi fare poi da grande " " Psicologa sportiva " Confesso " Puoi già allenarti allora, vieni con me agli allenamenti e stai sicura che vedi una madria di disperati che cercano di organizzare il loro impegni perdendo il loro ultimo neurone sano " Dice hector ridendo come un matto " Ci sta, quasi quasi ci faccio un pensierino " Commento pure io ridendo.
Continuiamo a parlare del più e del meno ancora per un po, parliamo per lo più di calcio, ma per mia fortuna non mi ha fatto nessuna domanda personale.
Finito di parlare, insieme a felizia vado su di sopra dove ci sono tutte le camere da letto, a farmi vedere la mia stanza.
" Questa è la tua stanzo spero vivamente che ti piaccia " Mi dice quasi imbarazzata " è meravigliosa sta tranquilla, più bella di così non ci poteva essere e ancora grazie mille di tutto " Le dico " Non c'è di che, se hai bisogno di un aiuto per disfare le valige, io sono giù mentre hector è nella stanza di fianco alla tua " Dice uscendo dalla mia camera, fortunatamente non sbattendo la porta.Mi soffermo un attimo ad ammirare la camera dai colori, beige e bianco, stupendi.
Colori che io adoro, sembra quasi fatta apposta per me.
STAI LEGGENDO
Piccoli Dettagli || Lamine Yamal
ChickLitCi costruiamo una corazza per non vedere la realtà, ci costruiamo una corazza per non vedere i piccoli dettagli, ci costruiamo una corazza per svariati motivi, ma solo uno é quello che ce la fa togliere, l'amore