Un anno prima
Il sole tramontava e colorava di cupe tinte rossastre il cielo: foriero di sventura, un manto di sangue delineava una lunga striscia all'orizzonte, a cavallo delle cime degli alberi. Si piegavano sotto il tocco di un vento malvagio.
Fawn correva a quel passo lento che il fato le aveva concesso. Lei e Lyam si erano attardati più del solito nel mercato della cittadina più vicina, lontana chilometri da casa, presi da una trattativa insolita con il venditore di spezie. Quell'uomo aveva alzato il prezzo senza motivo, dando la colpa a una carenza di materia prima che lei sapeva essere una bugia. Aveva osservato lo stesso mercante vendere i propri materiali a un umano, senza usare l'insolenza e l'astio dedicati per tradizione a quelli come loro. Forse, se non si fosse impuntata e lo avessero pagato nell'immediato, sarebbero ritornati dagli altri compagni prima e avrebbe evitato l'ansia spasmodica che in quel momento le attraversava vene e muscoli.
Usciti dalla cittadina e incamminatisi verso casa, lei e Lyam avevano scorto, ormai a metà del tragitto, lunghe nuvole di fumo. Forti e intensi fragori, come di pietre che cozzassero con violenza, le avevano fatto raggelare le viscere. Senza dirsi molto, spaventati entrambi, si erano lanciati di corsa verso la direzione dei rumori: era la stessa posizione del loro rifugio.
Lyam era già arrivato a destinazione, di sicuro: non sapeva quanto tempo fosse passato, ma gli sarebbero bastati pochi minuti per percorrere la distanza che li separava dalla tragedia. Non lasciò perdere, benché rimasta indietro, e tentò di vincere il dolore alle gambe, insieme al respiro che la implorava di rallentare: quel pomeriggio tutti erano lì, tranne loro due e pochi altri. Inermi e impreparati.
Il concerto funereo a cui si avvicinava cambiò più volte: prima terribili urla, sempre più vicine, la indussero a velocizzare il passo e combattere contro la fatica fisica. Appena iniziò a riconoscere la boscaglia che attorniava la loro sede un silenzio spettrale invase l'aria. Si inoltrò tra gli alberi, ma avvertì che i suoi piedi calpestavano qualcosa di molle e liquido: proseguì mentre i suoi passi sciabordavano sempre più. Guardò a terra: la foresta era avvolta in un pantano che andava aumentando di profondità, eppure non ricordava che avesse piovuto. Non pioveva da settimane, aveva lasciato quella stessa foresta asciutta solo poche ore prima. Con un presentimento grave nel cuore scelse di non lasciarsi andare ai pensieri e continuò, facendosi largo con le braccia tra i rami e gli arbusti. Ignorò i graffi che le lasciavano sul corpo al procedere di un cammino frettoloso e sconnesso. Cadde un paio di volte nell'acqua ma andò avanti, sempre più stanca e tormentata.
Alla fine della traversata nel bosco, col terrore che ormai l'aveva del tutto agguantata, uno spettacolo di desolazione le comparve davanti.
Un intero lato della costruzione in pietra che chiamavano rifugio era stato raso al suolo. Tra le macerie un paio di massi enormi giacevano a terra. Dovevano avere usato delle catapulte, chiunque fosse stato. Nei dintorni prossimi, per quello che poteva vedere, non c'era traccia di anime vive. Un'immensa distesa d'acqua circondava l'edificio e si portava da esso alla vegetazione. Dietro alle macerie i fumi di un incendio ormai in estinzione facevano capolino: si mosse in direzione di quelle ombre.
Si incamminò verso il rifugio, inserito all'interno di una conca nel terreno, e notò che l'acqua iniziava a salire di livello: mentre procedeva in avanti le arrivò fino alla vita. Continuò e imprecò contro la forza maggiore che le sue gambe dovevano vincere. Avanzando nell'acqua sentì qualcosa di solido che la colpiva e vide un oggetto nero, di grandi dimensioni, muoversi vicino a lei: capì velocemente che si trattava di un corpo, appesantito dall'armatura e incapace di galleggiare, se non a tratti e mostrando la schiena. Lo spinse con forza e cercò di girarlo verso di lei: un viso gonfio e deformato la guardò.
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𝕸𝖞𝖘𝖙𝖎𝖗𝖎𝖆
FantasyQuesta é una storia fatta di umani e di Misteri, conviventi in un regno lontano, imprigionati dalle briglie dell'intolleranza e della paura. Fawn si muove in balia di istinti rabbiosi e vendicativi, Lyam insegue le illusioni, anche le più cieche. I...