Capitolo 25

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sarah's pov

dopo aver mangiato e poi sparecchiato ognuno si rinchiuse in camera per prepararsi per la puntata.
avevo scelto di mettere una tuta nera con gli stivali alti e una camicia bianca, rigorosamente di jane.
"mazza che bona che sei" dissi a jane appena la vidi uscire dal bagno.
aveva dei baggy jeans grigi, una maglia bianca attillata che le accentuava le forme e la felpa rossa aperta della sfida.
"parliamo di te allora, ti sei vista? sei spettacolare" rispose venendo verso di me per poi prendermi la mano e farmi fare un giro su me stessa.
mi sbilanciai per sbaglio a causa degli stivali ma lei mi prese subito tra le sue braccia.
"attenta scema" disse ridacchiando mentre mi stringeva.
"colpa tua stronza" le risposi per poi rubarle un bacio.
"aspetta ma quella non è la mia camic-" la non feci finire, probabilmente mi avrebbe picchiata se avesse saputo che la camicia era quella sua.
così frettolosamente e cercando di non cadere corsi in giardino dove tutti come sempre si radunavano per fare strada insieme.

"come sei bellina saretta" mi disse holden, io essendo di spalle mi girai.
neanche il tempo di rispondere che jane già gli aveva detto "si lo sa, ma bellissima è poco per definire il suo splendore e la sua perfezione" a questa affermazione arrossì ed entrambi lo videro.
così jane mi prese con due dita il mento, girandolo verso di lei per poi lasciarmi un delicato e morbido bacio sulle labbra.
ovviamente holden cosa poteva fare se non sbuffare sonoramente.
entrambe alzammo gli occhi al cielo.

"andiamo ragazzi" disse Gaia appena eravamo al completo.

iniziarono tutti ad applaudire mentre uno ad uno entravamo in studio.
presi la mano di jane facendola sedere per poi andare io a sedermi, a ciò lei sorrise e le spuntarono quelle dannate fossette di cui ero innamorata.

molti si esibirono
anche io successivamente, cantai mappamondo, ovviamente lanciando qualche sguardo alla diretta interessata
che prontamente sorrideva.

però ora era arrivato il momento della sfida.
jane scese, voltandosi verso di me mentre raggiungeva il centro dello studio.
dopodiché posò la sua maglia e fecero entrare l'altra ragazza.
iniziò la sfidante, che si chiamava Giulia, aveva portato una cover di "straordinario" una delle mie canzoni preferite e se devo dire la verità era stata anche brava, ma imparagonabile a jane.
cantò "making the bed" di olivia rodrigo, la sua cantante preferita.
cazzo era così emozionante e magnetica, cercai di non piangere ma al ritornello le mia lacrime riuscirono a sfuggirmi.

"I'm so tired of bein' the girl that I am
Every good thing has turned into something I dread
And I'm playin' the victim so well in my head
But it's me who's been making the bed
Me who's been making the bed
Pull the sheets over my head
Making the bed"

questa canzone è un capolavoro, oltre che ad essere straziante.

tutti applausero alla fine della canzone di jane e Maria mi chiese
"sarah ma ti sei per caso emozionata?"
so che jane aveva parlato con Maria però avevo sempre paura che potesse dire o fare qualcosa di sospetto.

io feci una risata nervosa per poi dire
"un pochetto" asciugando le lacrime con le mani.
jane mi fece un sorrisetto per rassicurarmi, probabilmente aveva capito che ero sia in ansia per lei, sia emozionata per la canzone e anche impaurita da cosa Maria potesse dire.
poi si girò, fecero mettere le due ragazze davanti lo studio e il giudice iniziò a parlare.

"allora è difficile da scegliere, sono due bombe entrambe però Giulia, sei stata bravissima, sei molto talentuosa ed hai una voce molto ma molto dolce e bella.
veramente brava complimenti"
il mio cuore batteva all'impazzata a causa dell'ansia e la mia gamba iniziò a tremare come non mai.
notai che jane, presa dall'ansia, iniziò a giocherellarw con la collana che io le avevo dato prima, e in un certo senso iniziò a calmarsi.

"riguardo a te jane, sei veramente incredibile, mi hai emozionato, hai emozionato il pubblico e i tuoi compagni, questa canzone è molto difficile, ammettiamolo, e tu l'hai fatta sembrare così facile e semplice.
quindi per me in questa scuola resti tu"

tutto il pubblico urlò, ed io mi alzai applaudendo dalla gioia, jane si girò verso di me ridendo a causa della mia reazione.
ringraziò il giudice e salutò la ragazza per poi correre tra le mie braccia.

"ciccia te lo avevo detto che ce l'avresti fatta" le sussurrai all'orecchio.
"cazzo ti amo troppo"

"jane non ti dimentichi qualcosa?
disse Maria mentre sventolava la felpa.
jane corse a prenderla ed io presi posto.
dopodiché fecero entrare l'ospite, ma non ci feci tanto caso perché ero imbambolata a guardare la ragazza alla mia sinistra.

viole e violiniWhere stories live. Discover now