Dedicato a me...

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(Lucrezia's pov's)

"Per ringraziarmi dell'opportunità che gli avevo dato mi portò a cena fuori, non volevo che spendesse i soldi ma lui volle per forza farlo. I giorni continuarono e Francesco lo vedevo sempre più spesso, dovendo venire in casa editrice per correggere la bozza del libro e le poesie ma era super impegnato, tra lavoro, onori da testimone e il libro davvero tornava a casa distrutto infatti a volte la sera quando ci chiamavamo non lo trattenevo tanto perchè capivo che era distrutto. Poi in quei mesi arrivò anche l'incontro con la madre e le sorelle, il primo incontro andò solo lui, non voleva farmi conoscere troppo presto voleva prima parlare di me. Tornò dall'incontro molto felice, si sentiva completo finalmente ed io non ero nessuno per poter negare quella felicità anche se non mi fidavo ancora tanto di questo loro ravvicinamento nascondevo i miei dubbi per farlo stare bene. Ero sempre vigile e questo non mi faceva vivere al meglio tutta la situazione ma era anche per il bene suo. Negli incontri successivi nei mesi portò anche me, cercai di essere me stessa nascondendo le mie riserve, loro non mi sembrarono male e quindi piano piano mi affezionai anche io senza però farmi completamente illudere. Passarono altri mesi ed ecco che finalmente il libro di poesie di Francesco arrivò in libreria. Quando arrivò la prima copia a casa sua, mi invitò con la mia famiglia e la sua famiglia a casa, il libro si chiamava *La mia luce nell'oscurità: Lucrezia* , prima di quel momento non avevo mai saputo come si chiamasse quindi quando lessi quel titolo scoppiai a piangere non me lo aspettavo. Oltre al titolo alla fine nei ringraziamenti c'era una pagina dedicata solo a me. 

*Come avete visto dal titolo, il libro è dedicato a Lucrezia, ma chi è? Lucrezia è la mia fidanzata, l'ho conosciuta davvero per caso, io lavoravo nel bar di fronte alla sua finestra e ogni giorno vedevo quella bellissima ragazza che si affacciava e la guardavo, poi l'incidente e tutto quello che ne ha conseguito, io me ne sono innamorato quasi subito e mi ha portato fuori in un periodo bruttissimo della mia vita, sono uscito da una relazione abitudinaria grazie a lei ... come dice il titolo è stata la mia luce nel periodo di oscurità che mi circondava, e non posso che ringraziarla per quello che ha fatto, che fa e che spero farà per me e per la mia vita, grazie amore mio ogni singola parola scritta in queste poesie sono per te ti amo* dopo che lessi quelle parole continuai a piangere e lo abbracciai ringraziando io lui per quello che aveva fatto per me. Lesse poi gli altri ringraziamenti, c'erano anche i miei genitori che davvero lo vedevano con un orgoglio negli occhi neanche fosse loro figlio, e poi tre righe anche per i genitori e le sue sorelle.  Ovviamente dopo la pubblicazione del libro ci fu la presentazione nella nostra città ma ci sarebbero dovuti essere anche altri instore in giro per la nazione, ma Francesco non accettò subito per via del lavoro che aveva al bar, doveva comunque anticipare a Enzo che se ne doveva andare per un pò di settimane e gli doveva dare modo anche di trovare un sostituto. Quindi cominciò con la presentazione del libro nella nostra città e poi quando avrebbe trovato il sostituto e quel sostituto riusciva a fare le cose da solo senza la mano del mio fidanzato allora sarebbe potuto partire con gli instore. Nella nostra città fu davvero bello, molte persone che conoscevano il mio libro vennero anche alla presentazione del suo libro, quindi fui felice per lui, io andai quasi per ultima in modo che nessuno mi riconoscesse e vidi che ad un certo punto Francesco si abbracciò un signore, era sulla sessantina capelli bianchi e barba incolta aveva il taglio degli occhi che era simile a quello di Francesco, vidi accanto a questo signore anche la mamma di Francesco quindi capii che era il padre. Ero felice per lui che anche il padre era riuscito a perdonarlo e a fare un passo verso di lui, ma mi puzzava sempre di più quella storia. Dopo un momento familiare molto bello ecco che venne da me e dalla mia famiglia e ci ringraziò per il ruolo che avevamo avuto per questo obiettivo che aveva raggiunto, io ero molto orgogliosa di lui e nulla mi poteva distogliere da questo fatto. Dopo alcuni mesi Francesco trovò il suo sostituto e dopo pochi giorni che gli dava indicazioni sulle consegne e altro riuscii a liberarsi e quindi cominciarono gli instore, la casa editrice decise che per promuovere anche il mio terzo libro dovessi andare anche io insieme con Francesco e in un certo senso commercializzare la nostra storia di amore. A noi un pò dava fastidio perchè noi ci amavamo davvero non era una cosa costruita per vendere più libri ma per far guadagnare più soldi a Francesco che era quello che ne aveva più bisogno decidemmo di accettare la proposta e quindi anche io partii con Francesco per gli instore. Per una parte era buono perchè stavamo più tempo insieme ma dall'altro era molto faticoso. Dopola fine degli instore arrivò il matrimonio di Barbara e Fabio. Come nel caso del matrimonio di Ciro anche in quello di Barbara decidemmo di dormire per l'ultima volta tutti e tre insieme.  La casa di Barbara aveva una camera con tre letti proprio per noi quindi ognuno di noi aveva il proprio letto, ma facemmo di tutto quel giorno tranne che dormire. Ritornammo ai vecchi tempi quando c'eravamo solo noi tre, Ciro non era sposato e soprattutto non avevamo le problematiche di coppia. Diventammo quei tre bambini piccoli che per la prima volta facevano il pigiama party a casa della propria amichetta. Ci divertimmo molto e ci addormentammo senza accorgersene molto tardi. La mattina dopo la mamma di Benedetta venne a chiamare la sposa che si doveva fare i capelli, il trucco e quindi ci svegliammo anche noi. Seguii la mia migliore amica ovunque andasse non volevo perdermi nulla e soprattutto volevo starle accanto per qualsiasi evenienza. Una volta che si truccò e si pettinò indossò il vestito da sposa. Quando decise il vestito io ero in prima fila e mi scesero tante di quelle lacrime appena la vidi era così bella e quando lo indossò capì subito che quel vestito era giusto. Quando però la vidi il giorno del suo matrimonio l'emozione fu diversa più malinconica, anche lei si sposava, ero felice ma adesso ero rimasta davvero sola, i miei amici se ne sarebbero andati ed io rimanevo così senza nessuno accanto, ma quel pensiero lo tolsi subito dalla testa perchè sapevo che i miei amici non mi avrebbero mai abbandonata, d'altronde Ciro nonostante ormai fosse sposato da un anno era sempre lì con noi quando ne avevamo bisogno e noi eravamo lì per lui quando ne aveva bisogno..."

Dalla Mia FinestraWo Geschichten leben. Entdecke jetzt