27 Temporali

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Sam





Mi piacevano i temporali estivi, ma quello che mi piaceva di più era il profumo della pioggia d'estate.

Quell'inconfondibile fragranza di terra bagnata che pizzicava le narici in modo pungente.

A differenza di molti, a me la pioggia mi calmava.

Il brutto tempo era la mia cura per l'ansia.

In California non pioveva spesso, almeno non in quel periodo dell'anno e quando mi capitava di dare un'occhiata alle previsioni, gioivo in maniera incontenibile quando si prospettava un temporale.

Improvviso, tuonante.

La pioggia aiutava il mio spirito ad alleggerirsi dando voce a pensieri che altrimenti sarebbero rimasti bloccati nel mio essere.

Quel giorno mi allungai sotto la scrivania e mi sgranchii le gambe.

Ero stata quasi tutta la mattina immersa nella traduzione di alcuni testi in cinese ed ero talmente stanca che le parole sullo schermo del PC cominciarono ad accavallarsi pericolosamente davanti ai miei occhi.

Avevo un bel po' di lavoro da recuperare, ma la mia efficienza mi aveva portato a terminarlo quasi tutto nel giro di un paio di giorni.

- Hai la faccia di una che ha bisogno di un caffè – enunciò Henry allungandomi una tazza fumante.

- Si vede così tanto? – ebbi a dire grata per quell'interruzione.

- Manca solo una scritta lampeggiante – continuò.

Ridemmo entrambi.

- Senti Sam domani ti andrebbe di uscire? – mi chiese improvvisamente mettendosi a sedere sulla mia scrivania.

Mi morsi il labbro inferiore e sussurrai – Henry a me piace tanto stare in tua compagnia, ma non credo sia una buona idea –

- Per via di quel Donovan? – continuò giocherellando con il filo del portatile.

- Quel Donovan adesso è il mio ragazzo e presto andremo a vivere insieme – dichiarai ridendo.

Henry sbarrò gli occhi dalla sorpresa.

– Caspita! Avete fatto in fretta – esclamò scuotendo il capo.

In fretta?

Sedici anni.

Sedici anni da quando le radici delle nostre anime si erano intrecciate in quel roseto.

Sedici anni di sguardi rubati. Di parole non pronunciate. Di tocchi casuali.

- Già – dichiarai preferendo tenere quei pensieri per me.

Durante la pausa pranzo mi ritrovai in un centro commerciale non distante dalla Peterson Holding.

Vagai distrattamente tra i reparti di abbigliamento e il mio sguardo cadde su un completo intimo color avorio.

Ad Alistair sarebbe piaciuto.

Mi precipitai ad acquistarlo immaginando la sua faccia nel momento in cui lo avrebbe visto quella sera.

Avevamo deciso di restare da lui per guardare un film e avremmo ordinato cibo da asporto.

Già pregustavo quei momenti mentre la pioggia batteva contro il vetro e le braccia di Donovan mi tenevano stretta contro di lui.

Quando raggiunsi Point Loma Boulevard scesi dall'auto e sorrisi all'autista.

La pioggia veniva giù rapidamente e mi bagnava i capelli.

Mi inclinai per prendere l'ombrello che avevo lasciato sul sedile e poi sollevai lo sguardo, ma mi bloccai quando colsi un movimento su per le scale.

Run After Spin Off di Running with the wolvesDove le storie prendono vita. Scoprilo ora