20.racconti

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Dopo quattordici ore di viaggio finalmente arriviamo a New York.

Con Jin abbiamo preso un taxi per arrivare alla casa in cui dobbiamo alloggiare.

"Wow, è molto bella questa casa!" si complimenta il ragazzo dopo aver fatto un giro di tutte le stanze.

"Già, questa è stata la casa d'infanzia di mio padre. Ha vissuto in questa casa fino a sedici anni, poi si è trasferito a Seoul perché i miei bisnonni paterni erano di nazionalità Coreana però hanno vissuto e lì ha conosciuto mia madre. Si sono sposati e subito dopo hanno avuto mio fratello e dopo qualche anno me." spiego al mio migliore amico.

"Capisco. Ti va di parlarne un po'? Della tua famiglia intendo. Sempre se ti va, non ti obbligo."

"Tranquillo, tanto prima o poi la dovrò superare. Cosa vuoi sapere esattamente?" chiedo.

"Non lo so, parlamene un po' in generale. Che tipo di persone erano, questo."

"Dopo essersi sposati hanno avuto me e mio fratello Eunwoo, era un ragazzo dolce, intelligente e c'era sempre per tutti. Quando è morto aveva solo sedici anni. Aveva già le idee chiare, voleva prendere economia e fare il manager a qualche idol o cantante famoso, e dato che lui non l'ha potuto fare, io ho realizzato il suo sogno. Mia madre era laureata in medicina, proprio come te. Era una brava persona, a volte faceva dei turni di notte in ospedale senza che ce ne fosse bisogno perché magari qualche paziente a cui si era affezionata stava più male del previsto e non voleva che le accadesse qualcosa. Se avevo bisogno di aiuto lei c'era sempre. Mio padre invece faceva il professore di letteratura coreana. Aveva sempre amato avere dei rapporti con i ragazzi e questo l'ha spinto a fare il suo lavoro."

"E, sempre se vuoi, come sono morti?" mi chiede con aria dispiaciuta.

"Quando io avevo quattordici anni ero una ragazza molto testarda. Un giorno ero in casa con Eunwoo e Jimin, io e Eunwoo abbiamo litigato e io per la rabbia me ne sono andata via. I miei genitori e mio fratello mi hanno cercata per quasi tutta la città e hanno fatto un incidente, proprio davanti il parco in cui mi ero nascosta. L'ho visto con i miei occhi, Jin. Ho visto i miei genitori morire davanti a me, per colpa mia. Hanno chiamato subito l'ospedale, ma non c'è stato niente da fare. Ho perso mio fratello senza neanche chiedergli scusa, Jin! Ho ucciso mio fratello e i miei genitori. Ho perso le persone più importanti della mia vita!" dico  iniziando a piangere e a urlare.

"Tranquilla Jas. Tuo fratello ti ha già perdonato."

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