Se sapessi scrivere la bellezza dei tuoi occhi. E cantare in nuovi metri tutte le tue grazie, il futuro direbbe: questo poeta mente; Mai un volto sulla terra ebbe tratti così celesti.
- Shakespeare
Non c'era posto al mondo più accogliente e sicuro delle braccia di Malvern.
Era questo che pensava Rasha, nella stanza di Mal alla Rocca dei Lupi, mentre lui la stringeva in un abbraccio.
Lei, che non aveva mai fatto niente per meritare di essere amata.
Lei, che lo aveva respinto più volte di quante potesse ricordare.
Lei, che gli aveva mentito.
Lei, che aveva la testa contro il suo petto e lo stava bagnando di lacrime, ma a lui non sembrava importare.«Calmati», le ripeteva lui a voce bassa, con la testa appoggiata a quella di Rasha. «Spiegami cos'è che ti rende infelice».
Forse la vera domanda è cos'è che non mi rende infelice, si disse la ragazza. Allontanò subito quel pensiero: farsi venire in mente cose simili era dalla vecchia Rasha, non da quella nuova, che si era promessa di aprirsi con Malvern, accettare la proposta di Naomi e lasciarsi la depressione alle spalle.«Non volevo allontanarti prima», disse. «Non volevo fermarti. Volevo quanto te andare fino infondo, ma... ricordi quella volta, un anno fa...?»
Sentì Malvern irrigidirsi contro di lei. «Ti ho già detto che mi dispiace...»
«Non ti sto incolpando un'altra volta», lo interruppe Rasha. «Voglio solo dirti, quella volta sono stata costretta a prendere una decisione terribile per nostra figlia. E... ho paura, Mal», ammise, guardandolo negli occhi. «Ho paura che possa accadere di nuovo».Il Re sgranò gli occhi. «Rasha... perché non me ne hai parlato prima?»
La ragazza sentì le guance avvampare. Già, perché non gliene ho parlato prima?
«Temevo che non l'avresti accettato...»
Nello sguardo di Malvern Rasha scorse una nota di rimprovero. «Hai dimenticato la cosa più importante. Io ti amo. Quindi come puoi pensare che non l'avrei accettato?»La Principessa sentì il cuore alleggerirsi. Non fece in tempo a rispondere che Malvern la precedette: «Voglio farti vedere una cosa. Forse ti convincerà della sincerità delle mie parole».
Le chiese di chiudere gli occhi, poi la prese per mano e la condusse fuori dalla stanza.
Rasha si affidò completamente a Malvern, mentre lui la guidava tra i corridoi della Rocca. «Dove stiamo andando?», sussurrò, quasi temendo che se avesse parlato ad alta voce avrebbe spezzato quell'atmosfera magica, dove l'amore si respirava nell'aria, che si stava creando.
La ragazza poteva quasi giurare che il Re stesse sorridendo. «È una sorpresa».Non parlarono fin quando Rasha sentì il rumore di una porta che si apriva e Malvern si fermò. La mano del ragazzo scivolò via dalla sua.
«Adesso puoi aprire gli occhi», disse.
Lei obbedì, scoprendo di essere nei giardini della Rocca. Ognuno degli alberi era adornato da un fiocco di raso bianco, ognuna delle panchine era pitturata di bianco e decorata con magnifiche rose rosse.
Per il giardino erano sparsi tavolini apparecchiati con tovaglie bianche e verdi di stoffa ricamata.E, davanti a Rasha, era inginocchiato Malvern, con un braccio teso verso di lei. Nel palmo teneva una scatolina di velluto azzurro aperta, che lasciava vedere dall'apertura un bellissimo anello d'argento con una pietra di zaffiro.
La pietra preferita di Rasha.
Prima che la ragazza potesse comprendere cosa stesse succedendo e soprattutto assimilare la notizia, Malvern prese la parola.«Rasha Heatherclaw, vuoi sposarmi?»
Rasha si slanciò in avanti, verso di lui, abbracciandolo forte. «Sì!», gridò. «Certo che lo voglio, è il mio unico desiderio da anni!»
Lui si alzò in piedi e la accolse tra le sue braccia. «La vostra risposta mi riempie di gioia, mia Regina», scherzò.
«Ce ne avete messo di tempo per decidervi a sposarmi, mio Re», replicò lei.
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Wilderness. Dark Hearts
Fantasy[Saga Wilderness | Volume 1] Milioni di secoli fa, i Dodici Spiriti della Natura, noti anche come Dodici Forze della Natura o Guardiani della Natura, popolavano i rigogliosi ambienti della Terra, la Prima Dimensione. Drastici cambiamenti li costrin...