Capitolo 24

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Svegliandosi di soprassalto, la prima cosa che Draco notò fu un viso pieno di riccioli scompigliati. Il corpo flessuoso e completamente nudo della Granger era premuto contro di lui e intrappolato tra le sue braccia; un sorriso gli incurvò le labbra mentre le sfiorava il fianco con una mano, lasciando che gli occhi si chiudessero ancora una volta. Il suo corpo fu dolorosamente consapevole di lei quando lei si stiracchiò, spostando il suo culo all'indietro verso di lui, e un gemito gli sfuggì dalle labbra.

Lei si girò verso di lui, con un sorriso assonnato sul viso mentre mormorava: "Buongiorno".

"Un mattinata eccellente", rispose lui, abbassandosi per catturarle il lobo dell'orecchio tra i denti prima di tracciare una linea di baci lungo la mascella verso la bocca.

Un colpo secco giunse dal salotto accanto. Gli occhi di Draco si aprirono di scatto e il suo labbro superiore si arricciò con disprezzo. Non avendo fretta di alzarsi dal letto, soprattutto con la Granger così docile e ricettiva, chiese: "Cosa c'è?"

Lei emise una risatina sommessa, mettendosi una mano sulla bocca.

Vagamente, attraverso la porta del suo alloggio nel corridoio, una voce disse: "Chiedo scusa, signore, c'è una questione importante da risolvere. Il consigliere capo sostiene che è urgente".

Sbuffando in modo esagerato, Draco si girò verso il soffitto e gridò in risposta: "Molto bene!"

"Così è la vita". La Granger ridacchiò al suo fianco, con un sorriso che le si allungò sulle labbra. "Dovremo riprendere questo più tardi".

Sorridendo, la afferrò e la fece girare in modo da potersi librare sopra di lei, incontrando la malizia nei suoi occhi. Facendole scorrere le labbra sullo zigomo, le disse dolcemente: "Bergen può aspettare dieci minuti".

"Solo dieci", lo stuzzicò lei, con gli occhi che brillavano mentre si aggrappava alla sua erezione crescente. "È una lunga camminata".

Un lento sorriso gli attraversò il viso e lui si abbassò, premendo con forza le labbra sulle sue, e mormorò: "Quindici".

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Hermione lanciò a Malfoy un'occhiata di sbieco quando arrivarono nella sala strategica; i suoi capelli erano spettinati e la cravatta storta, ma i suoi occhi scintillavano di preoccupazione quando incontrarono i suoi.

Bergen li stava già aspettando, tuttavia, e l'espressione di Malfoy divenne stoica mentre si sedeva al suo posto al tavolo del consiglio; incuriosita, Hermione seguì il suo esempio. Guardandosi intorno, lui chiese: "Cosa c'è di così urgente? Ha convocato il resto del Consiglio?"

"No", annunciò Bergen, incrociando le mani sul tavolo. "Le guardie che controllano la situazione mi hanno riferito che ci sono dei... disordini con alcuni degli alfieri. In particolare, quelli che provengono dalla Francia".

Malfoy fece una smorfia, passandosi una mano tra i capelli. "Mi chiedevo se questo potesse essere un problema".

"Sostengono che il coinvolgimento di Nocturnus in Francia ha reso loro difficili le questioni quotidiane", disse Bergen, scuotendo la testa come se la situazione fosse ridicola. "Che il Ministro francese li ha presi di mira con livelli estremi di pregiudizio: tasse più alte, ostacoli burocratici per accedere ai loro caveau, tra le altre cose".

Hermione aggrottò le sopracciglia e li fissò. "Cosa possiamo fare al riguardo? Presumibilmente le loro vite sono rese più difficili a causa della nostra opposizione ai cambiamenti politici di Avance".

"Ma sono di Nocturnus", intervenne Malfoy, con una ruga severa sulla fronte. "Non sono a sostegno delle nostre azioni?"

Bergen emise un lungo respiro dal naso. "Sì, o almeno così sostengono. Ma si preoccupano anche dei disagi della loro vita quotidiana". E aggiunge cupo: "Mi sarei limitato a ricordare loro il giuramento fatto, ma molti di loro hanno parlato apertamente con le guardie, e la guardia di Nocturnus non è addestrata a questioni di conflitti interni e diplomazia: alcuni alfieri insistono per parlare direttamente con i loro Lunae".

NOCTURNUS (traduzione - In_Dreams)Where stories live. Discover now