"Mi sono scervellato", disse Draco, strascicando le parole, con la schiena appoggiata alla testiera del letto, "e non sono riuscito a capire come Avance sia sempre in anticipo su di noi".
Avevano trascorso la maggior parte della serata in delibera al Consiglio ed erano appena tornati nella loro ala privata; Draco era più che pronto per dormire.
La Granger gli lanciò un'occhiata da dove aveva appena varcato la soglia della stanza. "Su cosa in particolare?"
Scuotendo la testa, Draco fissò il fermacravatte a forma di corona d'argento che lei gli aveva regalato mentre ci giocherellava. "Su tutto quanto. Su tutti i dettagli. L'Ascensione. Sapevano del nostro viaggio in Italia. Hanno preso di mira Nocturnus in Francia... e la donna, oggi. Sapevano che avremmo concesso udienza, per l'amor di Merlino".
Con un'espressione incerta sul viso, lei si sistemò ai piedi del letto, infilando una gamba sotto di sé mentre l'altra pendeva dal bordo. "Nemmeno io riesco a capirlo".
"E..." Accigliandosi, continuò lui. "Sto cercando di capire come ribaltare la situazione. Finora abbiamo soddisfatto tutte le loro aspettative. E questo mi sta dannatamente mandando in bestia".
Rilasciando un lungo respiro, lei abbassò le spalle. "Non so cosa dire. Probabilmente ci stanno semplicemente osservando più da vicino di quanto ci rendiamo conto. O forse..." Si interruppe e scosse di nuovo la testa. "Forse siamo prevedibili".
Incontrando il suo sguardo, Draco si mordicchiò la lingua per un lungo momento. "Sai cosa dobbiamo fare? Parlare con il Ministero. Sai, quella convocazione e tutto il resto".
La Granger si lasciò sfuggire una risatina sommessa. "Immagino di aver pensato che lo stessi semplicemente ignorando, visto che in realtà non possono fare nulla".
"Sì, era quello che stavo facendo", confermò Draco. "Ma pensaci: è ovvio che Avance ha fatto qualcosa per spaventare Shacklebolt con l'aspettativa che questo ci avrebbe scoraggiato in qualche modo. Che avremmo diffidato del nostro stesso Ministero".
"Quindi, contattarli", disse lei, con gli occhi scintillanti, "andrebbe contro le loro aspettative".
Giocando con il fermacravatte, aggiunse: "Non è un piano infallibile, ma... c'è di più. Dobbiamo fare qualcosa che nessuno al di fuori di Nocturnus potrebbe sapere, e poi se in qualche modo la notizia arriva ad Avance..."
Con un brusco respiro, il suo volto si irrigidì. "Pensi che qualcuno stia facendo trapelare informazioni".
"Non lo so", disse Draco tranquillamente, abbassando lo sguardo sulla trapunta. "È un'accusa pesante. Ma potremmo semplicemente prendere in considerazione l'idea. Se Avance non ha messo lo zampino nell'orchestrare la nostra udienza di oggi... c'erano comunque centinaia di persone che lo sapevano già da prima".
"Ma i giuramenti di Nocturnus", mormorò la Granger, con le sopracciglia aggrottate.
"Non sono infrangibili", disse Draco con cautela. "Non come il legame Lunae, in ogni caso. Tuttavia, non vorrei di certo infrangere un giuramento Nocturnus".
Tra i due calò il silenzio e lui poté sentire la tensione che si irradiava da lei; incerto se lei trovasse l'idea troppo stravagante per prenderla in considerazione, si chinò all'indietro, scostandosi il ciuffo dal viso.
Alla fine, lei emise un sospiro. "Ho dei trascorsi personali con Kingsley. Vedrò di organizzare un incontro per discutere della nostra convocazione".
"Bene". Sentendo il peso di migliaia di persone sulle spalle, Draco posò il fermacravatte a forma di corona sul comodino, strofinandosi gli occhi stanchi. "Qualcosa mi dice che domani sarà un'altra lunga giornata. Vado a dormire un po'".
YOU ARE READING
NOCTURNUS (traduzione - In_Dreams)
FanfictionQuando un potere clandestino si agita in Francia e minaccia il fragile equilibrio del dopoguerra in Inghilterra, Draco assume una posizione di potere di cui è l'erede per diritto di nascita, determinato a proteggere la sua famiglia. Intenzionata a f...