3.

36.6K 1.1K 130
                                    


Improvvisamente fa ingresso nel salotto un bellissimo ragazzo moro, con i capelli piuttosto lunghi e spettinati che coprono sul davanti degli incredibili occhi blu. " E questo chi è?"mi chiedo sgomenta
"Ciao tesoro!" Dice Betti rivolta al ragazzo "Ehm, Olimpia lui è Bartolomeo, tuo fratello!"
Mio fratello? Perché non sapevo di avere un fratellastro? Un sacco di domande mi riempiono la testa e mi chiedo perché nessuno fino ad ora mi avesse parlato di lui.
A scuotermi dai miei pensieri è il sorriso sghembo e strafottente del ragazzo di fronte a me che mi guarda dall'alto in basso, soffermandosi in più momenti sul mio seno.
Decido di intervenire
"Ciao, piacere Olimpia!" Gli dico tendendogli la mano.
"Ciao!" Risponde lui secco senza stringerla, tanto che la ritraggo, imbarazzata.
"Vado a fare la doccia" dice il ragazzo di fretta, mentre si dirige verso le scale.
"Scusalo.. Bart è solo un po', è solo Bart ma vedrai che andrete d'accordo!" Dice Riccardo a mo' di scuse, forse notando la mia espressione.
"No, beh.. Nessun problema, solo non sapevo che aveste un figlio!" Dico io cercando di capire perché non me lo avessero detto.
"Non te lo abbiamo detto perché tanto sapevamo lo avresti incontrato stasera di persona!" Chiarisce Betti
"Certo! Se non vi dispiace salgo un secondo in camera mia, per che ora la cena?" Chiedo
"8.30 Olli! Olli? Come ti piace essere chiamata?" Chiede Elisabetta sempre molto affettuosa
" beh Olli va bene anche se il mio soprannome in realtà è Pippi, ma come preferite!"
"Allora a più tardi Pippi " risponde lei
Salgo le scale e mi dirigo verso la mia stanza, una volta sulla soglia qualcuno mi spinge dentro da dietro e chiudo la porta alle sue spalle.
"Ahia!" Grido per lo spavento e per la botta ricevuta
"Scusami sorellina!" Mi dice il bellissimo esemplare di maschio che si trova a pochi centimetri da me.
"Che vuoi? Mi era sembrato di capire che non volessi fare conversazione!" Dico sagace
"Infatti è così, ma volevo chiarire qualche punto" risponde avvicinandosi e schiacciando il mio corpo tra il suo corpo muscoloso e tatuato e la parete della mia stanza.
"Ti ascolto" rispondo tesa
" Sono sempre stato figlio unico, non mi interessano mocciosi tra i piedi!" Dice ridendo a due centimetri da me
"Ho 17 anni!" Rispondo seccata
"Bene, hai due anni in meno di me, mocciosa!"
"Solo due anni!"
"Hai delle belle tette!" Sussurra non staccando gli occhi dalla mia scollatura
"Bene a sapersi!" Dico fingendo disinvoltura e spostandolo bruscamente da me.
"Hai finito?" Dico più serena una volta riacquistata un po' di distanza da quel corpo statuario.
"Stammi alla larga! Puoi entrare nel mio letto, se ti va.. Ma oltre a questo, non starmi tra i piedi!" Dice duro
"Non è nelle mie intenzioni fare niente di tutto ciò che hai detto" dico accompagnandolo alla porta
"Vedremo!" Dice sbattendola
Mi accascio con la schiena al muro, pensando a ciò che è appena successo con il mio bellissimo e insopportabile "fratello"..
Lo sguardo mi cade poi sull'orologio a muro "cavolo! Sono in ritardo per la cena!"

La cena si svolge serena con qualche momento di imbarazzo sotto gli sguardi prima freddi e cattivi poi intensi e spinti di quel ragazzo seduto di fronte a me.
"Era tutto buonissimo, grazie davvero Betti!" Dico " Ora sono un po' stanca!"
"Certo puoi andare a dormire.. Prima però volevamo dirti che nonostante sia quasi estate ti abbiamo iscritto allo stesso liceo di Bart, so che hai frequentato lo scientifico anche a Roma! Puoi riprendere qua così non perdi l'anno per due mesi di scuola. Cosa ne pensi? Se sei d'accordo andrai con lui già domattina, metti la sveglia alle 7!" Dice serena la donna, guadagnandosi uno sguardo colmo d'odio da parte del figlio.
"Certamente! Buonanotte a tutti!" Dico dirigendomi fuori dalla sala da pranzo.
Una volta fuori mi appiattisco al muro per ascoltare le parole che si dicono
"Ma scherziamo? Addirittura a scuola me la devo portare?" Dice Bart sprezzante
"Finiscila Bartolomeo! Non c'è bisogno di comportarsi in questo modo!" dice severo il padre.
Lui non risponde e sento solo la sedia spostarsi, pensando che stia per raggiungermi
mi dirigo di corsa verso scale e correndo raggiungo la mia stanza e, una volta spogliata, mi infilo sotto le morbide coperte..
Di lì a poco mi addormento.

Sotto lo stesso tettoDove le storie prendono vita. Scoprilo ora