42.

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Olimpia pov:
Non so perché ma ho preferito fare finta di niente, dopo la famosa notte in cui ho provato a baciarlo e lui mi ha rifiutato dicendo "Io voglio di più" .. Eppure quelle parole non hanno mai smesso di frullarmi in testa.
Mi guardo allo specchio, indosso l'elegante abito nero che Bart ha scelto per me.
Gli invitati stanno già arrivando e io dovrei essere già scesa, ma non riesco a smettere di pensare a cosa intendesse con quel "Voglio di più".
È stato lui a non rivelare a nessuno la nostra relazione, come se se ne vergognasse, è stato lui a baciare Bianca davanti ai miei occhi, è stato lui a calpestarmi il cuore.
Cosa può intendere con "di più"?
L'unica certezza che ho è che per me esiste solo lui. Non sono riuscita a dimenticarlo nè evitandolo, nè fingendo di essergli amica.
I suoi occhi, le sue mani grandi, i suoi riccioli neri e il suo braccio destro tatuato, il suo fare strafottente e i suoi giochi di potere, il modo in cui sorride e le fossette all'angolo della bocca..
*toc toc*
un leggero bussare alla porta interrompe i miei pensieri, ma non faccio in tempo a rispondere che la porta si spalanca.
È lui, in tutto il suo splendore, nel suo nuovo abito scuro con la cravatta un po' slacciata.
Il suo sguardo fisso sul di me, incantato.
"Bart?" Lo chiamo per attrarre la sua attenzione.
"Sei, sei bellissima" si complimenta lui.
"Grazie, anche tu stai bene" rispondo io sinceramente.
"Volevo chiederti se eri pronta per scendere" prosegue lui non spostando lo sguardo da me.
"Sì" rispondo incamminandomi verso di lui
"Però aspetta.." Proseguo portando le mani sul suo collo e risistemando il nodo alla cravatta
"Ecco, adesso possiamo andare"sorrido.

La festa è gremita di persone molto eleganti che ballano, mangiano e si divertono.
Il giardino è addobbato benissimo, e una schiera di camerieri in divisa bianca passa con vassoi stracolmi di tartine e flûte di champagne.
Mi sembra di essere una principessa nel mio abito elegante, in mezzo a tutto questo sfarzo.
Ancora non sono abituata a vivere così, la mia vita è sempre stata modesta, direi misera.. E in circostanze come questa più che una principessa, mi sento come Cenerentola, con la paura che con lo scoccare della mezzanotte tutto svanisca.
Mentre afferro una tartina da un vassoio, noto che sono arrivati anche i ragazzi, non so perché siano stati invitati, da una parte speravo che non venissero e che potessi vivere una serata serena solo in compagnia di Bart.
Vedo mio fratello che si avvicina alla comitiva, salutandoli calorosamente, quindi mi faccio strada anche io verso di loro.
"Ciao a tutti!" Saluto sorridente e loro ricambino affettuosamente, ricoprendomi di complimenti.
Passano pochi minuti quando la vedo, con il suo caschetto perfettamente piastrato e il suo corpo da favola fasciato in un abito rosso..
Bianca si fa strada tra la folla e ci raggiunge.
"Ciao Bart" dice a mio fratello, baciandogli delicatamente la guancia e macchiandola di rossetto.
"Ciao!" Risponde lui semplicemente.
"Ciao anche a te" dico a Bianca e non so perché lo faccio, lei mi guarda alzando le sopracciglia e poi si dirige a prendere qualcosa da bere.
Bart mi guarda e mi sorride, sento come se mi dovessi giustificare per ciò che ho appena fatto, quindi dico:
"Fino a prova contraria è anche casa mia, non capisco perché saluti solo te"
"Hai ragione" risponde lui con un sorriso sornione.
"Perché è stata invitata?" Chiedo infastidita.
"Non lo so, credo che mamma abbia invitato tutti. Ti da fastidio?" Risponde lui.
Non so cosa rispondere, ma poi preferisco la verità.
"Sì!" ammetto e lui sorride, quasi soddisfatto.
Mi avvicino alla sua guancia e la pulisco dal residuo di rossetto che il bacio della mora ha lasciato.
"Adesso va meglio"dico.
Lui sorride: "E perché mai ti da fastidio, Pippi?" Dice avvicinandosi al mio orecchio e lasciando una scia di brividi sul mio collo a causa di quel contatto.
Non voglio mentire:
"Ci sta che non sia felice di trovare in casa mia la ragazza che mi ha rubato il fidanzato e che continua a farsela con il mio ex. Ti pare?"
Lui mi guarda con un'espressione indecifrabile, un misto tra stupore, sbigottimento e divertimento.
"Ci sta. Ma voglio chiarire la situazione"inizia
"Guardami!" Prosegue prendendo il mio viso e costringendomi a guardarlo negli occhi.
"Punto numero 1: Non ti ha rubato nessuno, per la centesima volta, forse avrebbe voluto, ma io non volevo baciarla, mi ha solo preso alla sprovvista. Punto numero 2: non so quanti ex tu abbia, forse parli di qualcun altro, perché con me, te lo assicuro, non se la fa nessuno, tanto meno lei!" Termina risoluto.
Rimango sbalordita. Sembra così serio, sincero. "Nessuno" continua a ronzarmi in testa, eppure credevo che frequentasse una ragazza.
Non so cosa rispondere quindi mi limito a mantenere la mia corazza, per quanto questo discorso la abbia abbastanza sgretolata:
"Non importa più. E poi puoi stare con chi vuoi, per quanto mi riguarda"
"Certo che importa! Comunque davvero? Ho la tua benedizione?" Risponde e a me si blocca il respiro. Cosa intende? Allora frequenta davvero qualcuno?
"Certo" rispondo, ma tremo.
"Peccato che la ragazza che voglio io sia troppo testarda per ammettere che non è troppo tardi" dice in un dolce sussurro, guardandomi negli occhi.. E il mio cuore si è come fermato, oppure era fermo prima e adesso ha ripreso a battere.
Voglio lui più di qualsiasi altra cosa al mondo, ma ho paura, so che non potrei fidarmi e che mi farebbe del male di nuovo, e questa volta non riuscirei a rimettermi in piedi.
Lui interrompe il silenzio dicendo:
"Pensaci piccola, non è mai troppo tardi per essere felici"
Poi si volta e si perde tra la folla.

Bart pov:
Non ho perso la speranza, vedo ancora nei suoi occhi quella luce che vedevo un tempo, quando mi guardava. Quello che sento per lei è talmente forte che, alle volte, mi fa paura.
È bellissima stasera, così elegante in quel l'abito scuro.. Sembra una principessa.
E la gelosia che prova nei confronti di Bianca, una gelosia che le tinge le guance di rosso, la
rende ancora più bella.
"Non è mai troppo tardi per essere felici" Le ho detto. E adesso ci credo anche io.
L'unica mia possibilità per essere felice è lei, e io farò di tutto per averla.
Torno a parlare con i miei amici e le lascio il tempo per riflettere su ciò che ci siamo detti.
Passo un'oretta a parlare con gli invitati, fingendo di ricordare ogni persona che mi saluta calorosamente e rispondendo sempre alle stesse domande circa la mia vita sentimentale e il mio futuro.
Dopo la cena al centro del giardino le persone iniziano a ballare musica dal gusto retrò.
E mi viene un'idea.
Vedo Pippi seduta con Irene, i suoi occhi continuano da tutta la sera a perlustrare tra la
folla per controllare i miei movimenti e quelli di Bianca. Io non mi sono mai avvicinato a Bianca, voglio che Olimpia sappia che si può fidare di me.
Mi avvicino a lei e interrompo la sua conversazione con l'amica.
"Posso rubartela per un po'?" Chiedo rivolgendomi ad Irene.
"Certo" risponde.
"Balliamo?" Chiedo a Pippi.
Lei mi guarda, resta un secondo in silenzio come se non sapesse cosa rispondere, poi annuisce e si alza in piedi.
Io la prendo per mano, la conduco in pista e poi la stringo a me, muovendo delicatamente i nostri corpi a ritmo del lento che aleggia nell'aria.
Appoggio la testa nell'incavo del suo collo e inalo il suo profumo. La sua pelle morbida è a contatto con le mia, di nuovo, come se il tempo non fosse mai passato.
"Ho voglia di te" mi lasciò sfuggire al suo orecchio non appena la musica cessa.

Sotto lo stesso tettoDove le storie prendono vita. Scoprilo ora