CAPITOLO 2

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Louis, camminando a fatica per il bruciore fastidioso del plug, aprì la porta del salottino privato in cui lo attendeva il facoltoso cliente. Si sentiva imbarazzato e umiliato, non avendo mai in vita sua neppure immaginato di infilare qualcosa, nel suo posteriore. Neppure, aveva mai indossato delle orecchie da gatto. Era praticamente nudo, ad esclusione di un paio di ridotte mutandine, il cui sottile filo invece di essere tra i glutei, era scostato di lato per via della lunga coda pelosa attaccata al piccolo plug. Per fortuna, quell'aggeggio era di dimensioni ridotte, perché Louis lottava ogni secondo per non toglierselo e lanciarlo lontano. Sospirando pesantemente, entrò nella stanza poco illuminata e si chiuse la porta alle spalle, sollevando lo sguardo verso l'uomo seduto di fronte a lui. Harry si sistemò contro lo schienale, allargando appena le lunghe gambe e fissandolo con un sorrisetto compiaciuto. Louis esitò, squadrando l'uomo che sembrava perfettamente a suo agio, con il suo completo blu scuro e la camicia di seta, le scarpe di pelle nera ed i capelli perfettamente acconciati. "Vieni qui, bel gattino" lo invitò con voce roca l'uomo seduto, accompagnando le parole con un gesto delle braccia. Louis mosse esitante qualche passo in avanti, consapevole delle orecchie pelose sistemate sulla sua testa e del modo strano in cui si muoveva via del plug. Arrossì e abbassò lo sguardo, ma Harry si sporse in avanti e gli poggiò le grandi mani sulle spalle, sospingendolo con gentile fermezza: "Giù, gattino". Louis si ritrovò con le ginocchia a terra, comprendendo che quel tizio lo volesse a quattro zampe proprio come un gatto e sentendo un'ondata di nausea assalirlo. Avrebbe voluto fuggire e mandarlo al diavolo, ma non poteva permetterselo. Sollevò lo sguardo e si ritrovò con il volto all'altezza del cavallo dei pantaloni, dello sconosciuto. Notò l'erezione già evidente, mentre senza alcuna esitazione l'uomo portò una mano sulla zip, abbassando la lampo e rivelando dei boxer di raso nero, la stoffa tesa contro il membro eretto. Louis deglutì a vuoto, ritraendosi istintivamente ma l'altro uomo portò la mano non impegnata a liberare il proprio pene, sulla sua testa per accarezzarlo dolcemente. "Tranquillo, gattino. Va tutto bene, fammi sentire come miagoli, avanti" gli disse in tono gentile, la voce arrochita dal desiderio. Louis alzò la testa per guardare in viso l'altro uomo. Aveva un bel volto, pallido e giovane, ma gli occhi verdi fermi e duri lo fecero rabbrividire. Nel frattempo, Harry aveva abbassato i boxer per esporre il proprio membro, completamente eretto e già umido. Mordendosi un labbro, mosse i fianchi per sistemarsi, prima di usare un tono più aspro: "Fammi sentire come miagoli, gattino". Era la voce di un uomo abituato all'obbedienza, con una punta di velata minaccia, che fece annuire immediatamente Louis. Herman lo aveva già avvisato delle conseguenze di una sua rinuncia e quest'uomo, lo intimoriva anche di più. Si schiarì la voce, mormorando un timido "Miao" appena accennato, che fece allargare il viso di Harry in un sorriso enorme. "Bravo, gattino" lo lodò prontamente, usando poi la mano che ancora gli teneva sulla testa, per sospingerlo verso la punta del proprio pene. Louis chiuse gli occhi, mentre l'altro lo incitava con voce carica di desiderio: "Usa la tua bocca, bel gattino, avanti. Voglio la tua lingua su di me". Il giovane dagli occhi blu socchiuse la bocca, tenendo gli occhi chiusi e avvertendo la rigida erezione penetrare tra le sue labbra. Harry mugolò di piacere, spingendo il bacino in avanti e cercando di affondare nella bocca calda dell'altro. Louis si forzò di aprire di più la bocca, temendo di graffiarlo con i denti e farlo arrabbiare. Il membro del più giovane era di dimensioni notevoli, il maggiore ne accolse il più possibile, lottando contro un conato che lo assalì quando la punta toccò il fondo della sua gola. Harry grugnì di piacere, mantenendo una mano dietro la testa dell'altro e ondeggiando i fianchi con voluttà. Louis tenne gli occhi chiusi, lottando contro le lacrime e respirando rumorosamente attraverso il naso, muovendo la lingua intorno al rigido membro e appoggiando le mani contro la seduta del divano per mantenere l'equilibrio.

Kitten per forza - Larry Kink Fanfiction (Non adatta a un pubblico sensibile)Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora