CAPITOLO 35

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Louis si concentrò sul suo stupido lavoro ripetitivo, quel pomeriggio, cercando di distrarsi dall'incontro con Harry. Ovviamente, senza riuscirci. Spesso balbettava tra sé, arrabbiato e confuso, chiedendosi come avesse fatto a trovarlo prima di ricordarsi che il denaro e la posizione gli permettevano sicuramente di ottenere tutto quello che voleva. "Tranne me" sussurrò, digrignando i denti: "Non può avere me, non più". Ormai quasi alla fine del turno, si diresse verso lo spogliatoi ripensando alle parole dell'uomo. Lo aveva sorpreso il suo atteggiamento, perché quando lo aveva visto in compagnia dei suoi uomini si era spaventato, convinto che lo avrebbero preso con la forza e riportato alla villa. Invece, Harry gli aveva dato una scelta. Voleva che tornasse da lui volontariamente. Perché? Non riusciva a capirlo.

Dopo essersi cambiato, uscì per tornare a casa ignorando di proposito Dana come aveva fatto praticamente tutto il giorno. La visita del suo ex padrone lo aveva innervosito e scosso più di quanto volesse ammettere, non era quindi dell'umore per flirtare con la collega. Voleva chiudersi nel suo appartamento, rannicchiarsi sul divano, al buio e in silenzio, per cercare di rilassarsi. Così, fece, appena tornato a casa. Si infilò una tuta morbida e comoda, di due taglie più grande e si accoccolò sul divano, chiudendo gli occhi per liberare la mente. Aveva fame, ma era troppo esausto per cucinare e le sue ristrette finanze non gli permettevano di ordinare cibo da asporto. Quasi rise di se stesso, vedendosi improvvisamente con un gatto pigro e viziato. Sarebbe stato facile, arrendersi alle lusinghe di Harry, che si era mostrato stranamente gentile e comprensivo. Era un uomo molto ricco e poteva promettergli qualunque cosa, era un'offerta allettante, ma di cui conosceva fin troppo bene il prezzo. La sua libertà. Non era disposto a rinunciarci, a tornare ad essere il suo schiavo. Lo avrebbe quindi rifiutato, decise. Continuando a vivere la sua triste vita, cercando di lavorare di più per permettersi almeno di mangiare meglio. Quanto a Dana, sapeva che doveva smettere di illuderla. Doveva essere sincero con lei e con se stesso. In fondo, era meglio così. Stava bene da solo.

Kitten per forza - Larry Kink Fanfiction (Non adatta a un pubblico sensibile)Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora