Capitolo VIII

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  Prima Louis e poi Dylan.
Complimenti Styles , abbiamo gli stessi gusti. Mori con gli occhi chiari.
Sai , Harry , pensavo davvero che avresti aperto gli occhi e visto quanto Loulou sia speciale , mentre da Dylan che mi potevo aspettare?  Avrà ritenuto il riccioluto degno di nota e i due sono andati in bagno insieme. A scopare.
Quando avevo visto Louis al supermercato due giorni fa , l'avevo preso come un segno del destino e saputa la sua situazione con Styles , avevo giurato a me stesso che lo avrei aiutato . Ma se non avesse funzionato , ci avrei riprovato con Tomlinson.
Un amore come il nostro non è facile da dimenticare. Dopo Tommo ho avuto veramente due o tre storiucce e qualche botta e via. Credevo che non fosse possibile interessarmi di nuovo ad un ragazzo come mi era capitato a 19 anni con il moro.
Fino a che non incontrai Dylan.
Durante il servizio , con lui come protagonista, ogni volta che alzavo gli occhi incontravo i suoi. Verdi chiaro. Una sfumatura che non avevo mai visto. Di lui , sapevo solamente che era stato dato in prestito alla rivista Vogue dalla sua agenzia , la Modest , per una collaborazione.
Nigel avrebbe pagato oro per averlo come modello dell'entourage .
Lo avevo ritenuto un bel ragazzo , ovvio che lo era , sennò che ci stava a fare su un set?
Quando terminò il servizio , venne da me e si presentò.
Io non avevo fatto niente. Uno così intimidirebbe chiunque . Troppa bellezza. Invece scoprì che era un ragazzo simpatico e che aveva notato il mio accento britannico , essendo lui di Brighton.
Era spigliato , smaliziato , con l'avance pronta sulla punta della lingua .
Peccato per lui , che anche io non sono un santo e risposi con altrettanta audacia.
Era divertente , avevamo un'ottima chimica. Mi faceva volare le ore di lavoro e sperare che il giorno seguente arrivasse presto per rivederlo.
Loulou non mi era mai passato per la mente. La mia testa era solo focalizzata sulla risata di Dylan , sul bracciale d'argento , regalo della sorella gemella , che non toglieva mai , sul tea che mi aveva portato , visto che era appena tornato da casa e poi successe quel che già sapete.
Non mi sarei mai aspettato che tutti quei gesti , che ritenevo dolci , avevano come fine quello di snobbarmi.
Ma sono un gigantesco idiota e per di più oggi quando mi ha detto che era eccitato dal rivedermi, io ho gongolato. Sono masochista.
Solo che non è facile da spiegare. Lui è stato il mio colpo di fulmine e la cosa bella è , che prima di Dylan , io non ci credevo assolutamente a questa credenza. Lo ritenevo come un espediente usato dalle persone per illudersi di aver trovato la persona giusta.
Mi viene da ridere se ci penso. Io , Stan Lucas , sono un ipocrita. Per quanto odio quel moro , io continuo a volerlo.
Mi sa che Louis mi ha passato un po' della sua sfiga.
Non ho retto la vista del mio modello uscire dal bagno dietro Harry.
Sono letteralmente scappato e solo ora mi rendo conto che ho lasciato Loulou , che , poverino , non può andarsene dal locale.
Dovrei tornare dentro e non cercare con l'occhio la mia Ranger Rover , ma non ci riesco.
Sono pure un egoista. Altro mio difetto. La lista sta aumentando in maniera esponenziale.
Adesso , allaccio la cintura e parto. A casa ho una bella bottiglia di Vodka ai frutti esotici che mi aspetta. Sì , fa molto gay , lo so.
Ormai la macchina è in moto , do un'occhiata allo specchietto , per controllare che nessuno arrivi . Sto uscendo dal parcheggio , quando noto una figura correre verso di me .
Oh porca merda , è Dylan!
Che cazzo vuole?
Adesso lo metto sotto.
"STANNNNNNNNNNNNNNNNNNNNNNNNNNNNN" mi urla da lontano.
Mmmmmmm. Parto o non parto? Questo è il problema.
Ma tanto non ho nemmeno il tempo di soppesare le opzioni , che il moro ha raggiunto il mio finestrino e con il fiatone bussa al vetro.
"Mi spiace , non ho spicci" dico , appena abbasso il finestrino.
"AH , cari..na" mi sa che gli serve una bombola d'ossigeno.
"Dylan che vuoi? A Styles non va il second round?" sputo tale domanda.
Sono geloso e si può tranquillamente capire dal mio tono.
Il moro deglutisce e fa un profondo respiro.
"Io e Harry non abbiamo fatto nulla. Ti giuro , Stan . E' stato tutto un equivoco" mi supplica.
"Beh , io non sono nessuno per impedirti di fare sesso con la gente. Vorrei solo andare a casa"  tanto non ti credo.
"Aspetta , ti devo parlare , dolcezza" quanto mi irrita questo nomignolo.
"Non mi chiamare dolcezza" ribatto aspramente.
"Ok , Stan , ti prego fammi salire , sto morendo di freddo" e lo credo bene . Ha solo un maglioncino azzurro addosso.
"Ma la giacca , no?" gli chiedo beffardamente.
"Ti sono corso dietro , non ci ho pensato a prenderla" confessa e i suoi occhi sono rivolti all'asfalto.
NON PUO' FARMI TENEREZZA. E mi rifiuto di fargli vedere il sorrisino che mi è spuntato sulle labbra.
"Sali , non voglio che mi sbattino in galera per aver fatto morire congelato un cretino" e gli indico il sedile del passeggero.
Volto la testa a sinistra , quando sento lo sportello chiudersi.
"Grazie" mi sussurra mentre si strofina energicamente le mani , per produrre calore.
Istintivamente aumento la potenza dell'aria calda. Sento freddo , non lo faccio mica per lui.
"Ok , ora parla" dico duramente.
"Scusa. Era questo che ti dovevo dire stamattina quando ti ho rivisto . Invece ho fatto il coglione come al mio solito" ridacchia Dylan nervosamente "Ti dovevo chiedere perdono per come ti ho trattato l'ultima volta che ci siamo visti."
"Non ce ne è bisogno. Avevo frainteso . Credevo che eri interessato a me..."
"Ma lo sono."
WTF?
"Quando mi hai chiesto di uscire , la sera prima il mio manager mi aveva detto di aver origliato una conversazione tra te e Nigel. Aveva scoperto che il fotografo ti aveva chiesto di fare il carino con me per convincermi a restare a Vogue. Mi sono sentito usato. Non avevo nessun motivo per non fidarmi di quell'uomo. E' stato lui a portarmi al successo. Credevo che volesse proteggermi , invece mi ha solo preso per il culo" CHE COSA?
"Mi dispiace così tanto per le parole che ti ho detto. Volevo farti stare male. Pensavo che tu avessi visto oltre il mio fisico di modello e non mi considerassi l'introito della tua rivista. Credevo che tu eri interessato a me come persona. Poi due settimane fa , mentre ero a Bali per un servizio , sono stato io questa volta ad origliare . Il mio manager stava parlando al telefono con uno dei dirigenti superiori , il quale si complimentava per l'articolo su Vogue. E fino a qui niente di strano se non che ha pronunciato il tuo nome."
E i suoi occhi si puntano nei miei.
"Si stava facendo beffe di me . Rideva di come era stato facile farmi credere che Stan Lucas mi usasse. Ma poi ha smesso di ridere."
"E come?" mormoro.
"Semplice , gli ho dato un cazzotto" e sorride.
Non ci posso credere . Che infame deve essere quell'uomo per aver fatto questo alla sua stella?
"Ma perché ha fatto così?" gli domando.
"Gli avevo rivelato che mi piacevi e lui mi conosceva bene."
Sono leggermente arrossito , ma fa niente.
"E perciò?" insisto.
"Sapeva che alla fine avrei chiesto a Vogue un posto di lavoro. Per stare vicino a te , ecco..." si stringe nelle spalle con fare imbarazzato.
"Poi non ci eravamo scambiati i numeri. Alla rivista non me lo volevano dare per i diritti alla privacy. Nel frattempo sono tornato a New York e te eri sparito. Ora faccio parte della big family Vogue e ho accettato il servizio qui a Londra. E ho trovate te. Non mi è sembrato vero. Volevo parlarti in agenzia , ma sei sparito."
"Ho usato la scala antincendio" rivelo.
"Geniale!" si complimenta " Solo che magari non vorrai comunque più saperne di me. Lo capirei visto che tu e Louis mi sembrate intimi..." insinua, ma io mi affretto a negare "Oh , ma tra me e Loulou è tutto finito."
"Quindi se ti chiedessi di uscire con me , tu accetteresti?" chiede insicuro. E a me fa una tenerezza infinita.
Non riesco ad immaginare che cosa sarei in grado di fare a quel cazzone del suo manager. Sono stato male per due mesi , per un qualcosa , che alla fine non era nemmeno colpa di Dylan.
Però , lui in bagno con Styles ci è andato.
"Se ti interesso io , che ci facevi con Harry nelle toilette?" DIMMELO.
"Oh , in cambio della soffiata su tu dove fossi , gli dovevo consegnare il tuo book di presentazione , sai ci sono le foto di Louis in intimo e...."
"Ed era geloso. Beh , wow. Che dire? E' una storia da non credere" commento.
"Ma io non ti ho mentito , Stan" e lo vedo dal suo sguardo che è sincero.
"Per quanto riguarda il tuo invito prima" inizio.
"Sì?" il suo tono è di aspettativa.
"Pensavi davvero che uno come me potesse uscire con uno come te?"
"No , certo , io , oddio , che imbarazzo , scendo subito" e prima che possa aprire lo sportello , chiudo le sicure.
"Ti sto prendendo per il culo. Adesso , andiamo a casa mia a vederci la partita . Allacciati la cintura che si parte."
E davanti alla sua faccia allucinata , non posso non scoppiare a ridere.
"Non è stato uno scherzo divertente , stronzo" e mi da uno schiaffo sulla spalla.
Io , per calmarlo , mi allungo e gli lascio un rapido bacio a stampo.
"Pace?" mormoro.
"Solo se mi baci come si deve!" ecco che riesce la sua indole ammaliatrice e a me non dispiace per niente.

Louis Tomlinson VS Friendzone | completa |Donde viven las historias. Descúbrelo ahora