Nearly the end..

229 29 3
                                    

"NO, NO LASCIATEMI"
Urlava la ragazza dai capelli neri.
Dopo il suo decimo tentativo di uccidersi la ragazza venne rischiusa nella famosa e temuta "white room".
Tutto il manicomio temeva di essere rinchiuso in quella camera, perchè?
Era una camera completamente bianca, con pareti, soffitto e pavimento ricoperti di gommapiuma .
Quando entravi nella white room non esistevi più, buttavano la chiave nella maggior parte dei casi, ma se trovavi la persona giusta, potevi rimanere vivo.
La ragazza dai capelli neri, dopo due settimane nell'infermeria a causa dei profondi tagli che si era procurata, venne trasferita in quella famosa stanza dalla persona più umana e gentile apparentemente...la dottoressa Ayame .
La dottoressa la prese per i capelli e la strascinò a forza per i corridoi del manicomio, e quando si trovarono davanti alla porta gli sussurò nell'orecchio "addio cara,questa sarà l'ultima volta che ci rivedremo..così non farai più del male al mio jongin.."
E la scaraventò dentro con tutta la rabbia e l'odio che aveva in corpo.
La porta si chiuse rumorosamente, le varie serrature automatizzate che la barricavano dentro , ma nella sua mente risuonavano la parole della dottoressa..
*Così non farai più del male al mio jongin..Mio..*

"LUI.È.MIO!!! LUI È SEMPRE STATO MIO E SEMPRE LO SARÀ ! HAHAHAHA"

Dietro la porta la dottoressa ascoltava le deliranti frasi della ragazza, e sapeva che era la verità..jongin aveva solo lei in testa..e questo la rendeva, in qualche modo...gelosa.
---  ---
Tre giorni erano passati per Jinya, la sua prigionia si stava rivelando più difficile di quanto pensasse.
C'era troppo silenzio.
Tutto era uguale.
Troppo bianco.
Per di più era avvolta dalla camicia di forza
Ed era annoiata...
E la noia non le fa bene.
Pensava e ripensava alle parole della dottoressa ayame..

Jongin era suo, e lo era  da molto tempo.
Lui aveva scelto lei.
Quella stupida dottoressa non può rubargli Jongin.

*oh dottoressa...*
*Jongin caro Jongin..*

" che cazzo era?.."

*appartiene a me solo a me...tu non esisti più...lui ti ha...dimenticata. *

"No è impossibile..."
La voce di Jongin e della dottoressa risuonavano nella sua testa..poco dopo li vide davanti a lei.
Si baciavano..
Ridevano di le..

"TU NON PUOI AVERLO!"
* io cel'ho gia..*

"No...no non può essere.."

Jinya non riusciva più a sopportarlo...li vedeva costantemente davanti ai suoi occhi, e loro la guardavano e si sorridevano a vincenda.

"Addio Jongin...questa volta ci vedremo davvero all'inferno.."

--- ---

"Lo sapevo che prima o poi sarebbe successo.."

"Gia ma ora ci tocca pulire la stanza, che seccatura.."

"È il nostro lavoro questo Jihoon, quindi smettila di lamentarti"

Gli inservienti del Seoul Mental Hospital , si stavano dirigendo verso la camera 482, soprannominata "white room"

La ragazza dai capelli neri venne ritrovata nella sua stanza morta..

C'era un coperchio sul muro con 4 viti ben piantate,apparentemente..nel muro per nascondere i fili elettrici ma lei, pur avendo la camicia di forza perché aveva provato diverse volte di uccidersi, era riuscita con i denti a togliere le viti.
La ritrovarono con la bocca insanguinata ,sdraiata per terra con gli occhi bianchi.
E il puzzo di pelle bruciata aveva infestato tutto il manicomio
Fino ad arrivare alla camera 704 , la camera di kim jongin..ma sopratutto era arrivata nello studio della dottoressa ayame..
Che sospirando tra se e se disse " aah..finalmente.."

AUTORE:
Hei eccomi ancora qui!
Tranquilli non è ancora finita, credo che manchino ancora 1 o 2 capitoli, nell ' ultimo ci sarà tutta la spiegazione.
Beh spero vi sia piaciuto, alla prossima!

Kill the bully (sequel)Where stories live. Discover now