Capitolo 8

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-Oddio...-sussurro io mettendomi una mano sulla bocca.
-Una Toyota Yaris dell'anno scorso oddio!!!-urlo esaltata.
Vanesa mi guarda con un sorriso stampato in faccia.
-Mh...la mia Mini è meglio!!-dice Vanessa facendomi ridere.
-Oh ne sono sicura!-dico dirigendomi verso l'auto.
È grigio metallizzata e all'interno perfettamente nuova e profumata.
Le chiavi sono nel cruscotto,le prendo e metto in moto la mia nuova carcassa ma mi sorge un dubbio.
-Chi me l'avrà mai mandata!-dico rivolgendomi a Vane mentre il mio sguardo gira intorno al posto che mi circonda.
-Chiunque sia stato è sicuramente venuto dalla preistoria!!-grida una voce a dir poco squillante e odiosa.
Io e Vanessa ci giriamo e intravedo Jess seguita da Dylan,Isaac,Alfie,Cassandra,Scott,Jerome ed Erica.
-Oh beh ti conviene gonfiare le gomme dato che sono a terra!-le dico indicando l'auto di Jess.
-ODDIO CHI CAZZO È STATO A BUCARE LE MIE GOMME!!!-grida strappandosi i capelli e facendomi tappare le orecchie.
Il suo viso a forma di cuore diventa rosso dalla rabbia.
-Dovresti chiederlo a Gwen ed Isaac!-dice Vanessa abbassando lo sguardo a terra per poi guardare il ragazzo che la sta fissando con uno sguardo infuriato.
-IO VI GIURO CHE ME LA PAGHERETE VOI DUE!- dice Jess più incazzata che mai mentre va verso il dormitorio per chiamate un gommista e mentre guarda noi due che scoppiamo dal ridere.
-Allora, proviamo la mia nuova auto?- dico a Vane facendo una specie di sorriso misto tra la mia felicità per la mia prima auto e per la soddisfazione del atteggiamento di Jessica.
Se lo merita quella troia.
Alla fine Vanessa va a prendere le cose che ci servono, tipo il mio costume da bagno, gli asciugamani, i portafogli ( ovviamente con qualche banconota dentro) , li infiliamo dentro il bagagliaio e sfrecciamo verso il centro, sotto gli occhi di Dylan, l'unico che è rimasto da quando Jess era andata dentro.
Ho notato che ci ha fissate fino a quando ci siamo addentrate nella strada principale.
E prima di uscire dal mio campo visivo, abbiamo incrociato i nostri sguardi, anche se ero quasi ad un chilometro lontano da lui.
Non so come, ma ho la sensazione che mi abbia visto dritto negli occhi, anche se vedevo la sua testa come un minuscolo puntino.
Ed il punto è che ho paura di averlo fatto anche io.

-Hey, che ti succede, è da almeno mezz'ora che stiamo in macchina e non mi parli...che ti succede?- chiede Vanessa rompendo il ghiaccio e svincolando le sue mani perfette.
-Nulla...è solo che...uff continuo a pensare a chi mi abbia comprato questa macchina.Se fosse stata mia zia non avrebbe dovuto avere problemi a scrivere che lo ha mandato lei...insomma: chi altro può essere stato? Chi tiene così tanto a me da potermi fate un regalo del genere?- dico a Vanessa, mentre gesticolo violentemente e mi sistemo velocemente una ciocca.
-Forse non mi hai capita: io ti ho chiesto il perché tu te ne stia zitta, e sinceramente non penso che questo sia il tuo problema principale...- mi dice Vanessa incrociando le braccia, infastidita del fatto che non gli dico la verità.
Infatti è vero, non è quello il mio problema principale, alla fine è mia la macchina, ma non riuscivo a sopportare queste occhiate tra me e Dylan, poi ci si mette di mezzo anche Jessica, la ciliegina sulla torta.
-Guarda, l'importante è andare a divertirci insieme, perché sei l'unica persona con cui mi diverto!- dico cercando di deviare discorso.
Passiamo davanti ad uno Starbucks e l'odore del caffè mi invade le narici.
-Andiamo in piscina la c'è un bar che fa un caffè al Ginseng da pazzi!-dice Vanessa pensando al ricordo.
Mi devo far indicare tutta la strada che anche se non è lunga è molto trafficata.
-Oddio respiro!!-grido io respirando a pieni polmoni.
-Ah...veramente credevo di sciogliermi!-dice Vanessa guardando la piscina all'aperto.
È enorme.
Non c'è n'era solo una ma ben tre.
Una è con vari scivoli circolari e colorati,il secondo è perfetto per rilassare i muscoli con le bolle che emette,e il terzo è il più grande tra tutti circolare con al centro una piazza di cemento  e marmo,da cui sbuca una fontana a spruzzo.

-Bene! Prepariamoci!-grida Vanessa andando in spogliatoio per togliersi i vestiti.
La seguo ridendo e guardandomi intorno.
-Pronta!?-domando a Vane.
Lei annuisce,la prendo per mano e correndo ci schiantammo in acqua.
Tornata in superficie scoppio a ridere e anche Vane.
Due ore passano e Vanessa è sempre più distratta mentre io continuo a ripensare all'auto.
Chi poteva essere stato?

Usciamo dalla piscina con gli scivoli per raggiungere quella grande, quando avverto la presenza di qualcuno.
Mi giro e non posso credere ai miei occhi.
-Ma porca puttana, questi ci devono essere sempre di mezzo?- mi dice Vane riconoscendo quelli del nostro dormitorio.
-Senti, andiamo a prendere le nostre cose cose e velocemente ce la filiamo senza farci notare,ok?- le dico mentre cerco di non farmi sgamare da quelli.
Ma troppo tardi.
Pensavo di avercela fatta, quando vedo Isaac che ci viene incontro e spinge Vanessa in acqua.
Ma il suo piano viene modificato, in meglio per lui ma in peggio per me.
Vanessa per evitare la caduta, si aggrappa al mio braccio, ma io non aspettandomelo, cado in acqua insieme a lei.
Quando cerchiamo di risalire, vedo una marea di gente che si butta sopra di noi.
Non riesco a respirare.
Mi manca l'aria.
Prima di chiudere gli occhi e di sprofondare nel buio, vedo Vane che risale aiutata da qualcuno.

-Oh mio Dio, meno male stai bene!-dice una voce famigliare.
Ho appena iniziato ad aprire gli occhi e non distinguo ancora nessuno.
Pian piano sopra di me vedo che c'è Vanessa bagnata che è contenta che io sto bene, poi vedo lui.
-Cerca di alzarti piano, o ti girerà la testa...- mi dice Dylan mentre mi tira su con una voce risollevata.
Io come una cafona, mi alzo rapidamente e barcollo direttamente, ma lui mi stringe alla vita.
Penso che questo sia stato il momento più imbarazzante della mia vita.
I nostri sguardi si incrociano,continuamente e non avevo la briga di parlargli o di perdonarlo.
-Sei...sei stato tu a tirarmi fuori?- gli chiedo con un fil di voce.
-Si che è stato lui. È troppo generoso il mio ragazzo. Se fossi stata io non ti avrei dato nemmeno un dito!!- mi urla quella gran simpaticona di Jessica.
Aspetta un momento, ha detto il mio ragazzo??
-Jess, quante volte te lo devo dire che non sono il tuo ragazzo?!?- dice Dylan sbuffando.
In quel momento le urla di Vane non mi lasciano il tempo di rattristarmi.
-Sta zitta cretina-grida Isaac agitando le mani.
Vedo Vanessa che si copre il petto.
-Oddio lasciami in pace stronzo non ti meriti nessuno!-grida Vanessa.
Lo sguardo di Isaac si fece più intenso e rabbioso dopo quella frase.
Con un sol gesto, Isaac spinge Vane che si trova sull'orlo della vasca, barcolla ma si aggrappa a qualcuno, facendolo cadere con lei.
Ma questa volta non sono io.

Hey gente!❤️
Spero che la storia vi piaccia e sarei felice se votaste o commentaste...😋
Ci si vede👋🏻✌🏻️❤️
Ve se ama😍

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