Capitolo 27

516 29 0
                                    

Era tutto surreale, inverosimile, pazzesco e matto.
Vedo Jerome che scende le scale seguito da tutti gli altri.
Vanessa ha gli occhi rivolti verso di me il che mi fa accapponare la pelle di paura.
-Vane...-sussurra Isaac lasciandosi scappare qualche singhiozzo.
-Sto...morendo...?-domanda rivolgendosi ad Isaac,la voce spenta e traboccante di mollare la presa e temo che possa cedere.
Mi inginocchio a terra e non riesco nemmeno a piangere per quanto io abbia paura di perderla,temo che un minimo rumore possa spezzare il suo filo di vita.
-Non é possibile...-sussurra la voce di Lilly alle spalle di tutti.

Si fa largo impanicata e io la seguo.
-Vane!!Vane ti prego Vane!!-grido io piangendo a dirotto.
Dylan singhiozza e mi prende e mi trascina da parte.
-Anna...Anna...-dice cercando di calmare sia me che se stesso.
-Non posso perderla...-dice Isaac.
-Sto...morendo...?-domanda ancora in un sussurro.

Tutti sembrano scossi,Alfie piange e Cassandra pure,Erika abbraccia l'amica e cerca di sorreggerla,Jerome va in soccorso di Vanessa insieme a Issac,Scott e Dylan.
Vedo Jessica che scende di corsa.
-Oddio...-sussurra tappandosi la bocca.

-Arrivano...-sussurra Lilly con le lacrime agli occhi.
Vanessa inizia a chiudere gli occhi e a mollare la stretta di mano ad Isaac.
-No...-sussurra.
Vedo le loro mani intrecciate.
Aguzzo la vista e noto un dettaglio che prima avevo trascurato,nelle vene di Isaac scorre un liquido nero che sale per poi sparire sotto la felpa.
Mi paralizzo all'istante.

Il rumore delle sirene in arrivo mi risvegliano dallo stato in trance.
Lilly apre la porta e poi tutto diventa confuso e rumoroso.
Tutta la scena si ammalga e rallenta.
Mettono Vane su una barella mentre Isaac protesta violentemente con gli infermieri per andare con lei,loro cercano di fermarlo ma inutilmente.

Voglio scoprire chi e la causa del suo dolore.
Dylan e Cassanda si avvicinano a me e mi aiutano ad alzarmi.
Usciamo fuori e mi ranicchio dentro la giacca della mia amica.

-Starà bene...te lo prometto...!-dice sovrastando la sua voce a quella delle sirene.
Cassandra, ancora scossa, mi abbraccia e si limita a dire quattro parole.
-Questo è soltanto l'inizio...-dice.
Tremo al solo sentirle.

Odio l'ospedale,mi sembra ovvio.
Vanessa è sdraiata e ha una flebo attaccata all'avambraccio,Isaac le tiene la mano ed è seduto vicino al letto,si è addormentato con la bocca aperta ed è così buffo.

Sbuffa e con vari gemiti si sveglia.
-Stai bene?-sussurro sedendomi vicino a lui.
Ha le occhiaie e gli occhi che gli lacrimano.
-No...e tu?-domanda stiracchiandosi.
Lo fisso alzando le sopracciglia.
-Beh si hai ragione scusa...-dice accennando un sorriso.
Torno a guardare Vanessa e non posso fare a meno di pensare ai bei momenti trascorsi.

-Troia!-dice con una smorfia buffa e infantile.
-Tu!-grido sbattendo un piede a terra.
La guardo in cagnesco e lei soppia a ridere.
Se succede,non me lo potrò mai dimenticare.
Lei non puó morire.

-Allora...quando sarà il funerale?-domanda Isaac all'improvviso.
Rimango eletrizzata dalla domanda folgorante.
-Non...non lo so...devo ancora dirlo a mio zio...Henry...e...-dico indicando Vanessa.
Lui innarca le sopracciglia e guarda Vanessa e nuovamente me.
-Solo quando si sveglierà...potró continuare a respirare normalmente...-sussurro sentendo le lacrime rigarmi le guance.
Isaac si morde la lingua e mi abbraccia stringendomi.

Qualcuno entra di colpo.
È Colton.
-Allora è vero...-sussurra avvicinandosi al letto.
È in pigiama una maglietta nera a maniche corte,una tuta stretta nei punti giusti e delle scarpe da ginnastica.
-Colton...-sussurro io vedendolo in pessimo stato.
Ha gli occhi scavati e il viso pieno d'ombre.
-Che hai?-domando guardando il suo viso.
Inizia a piangere e stringe la mano di Vanessa.

Isaac lo guarda im cagnesco e slega le dita intrecciate di Vanessa.
-Tu saresti?-domanda alzandosi.
Colton lo fulmina e uno strano bagliore gli invade gli occhi per qualche secondo.

-Colton il suo ragazzo!-dice sicuro di sé.
Tiro il braccio di Isaac per farlo sedere ma luo si oppone lasciando la mia presa.

-Stai giù...-dico allarmata.
Colton sorride.
-Ascoltala stai giù...-dice.

I suoi occhi per un istante diventano gialli.

E poi esce.

-Vanessa, Vanessa per favore rispondimi!- dice Colton cercando una risposta, senza successo.
-Non...non è cosciente per ora- gli rispondo- e credo che tra poco ci sbatteranno fuori- e neanche il tempo di dirlo che una infermiera ci dice di smammare.
-Ma sono il suo ragazzo!- dice lui cercando di restare.
-Il suo ragazzo? Ma non era lui?- e l'infermiera indica Isaac che fa avanti indietro per il corridoio.
-Ora lo sistemo io! Ei, ei chi ti credi di essere brutto pezzo di merda!- urla incazzato Colton spintonando Isaac.
L'altro reagisce a sua volta con una spinta e Colton risponde con un pugno.
Isaac si risolleva e sta per dargli un destro e...aspetta un momento? Ha gli occhi gialli, di nuovo?
Prima pensavo fosse la stanchezza e il pianto ma a quanto pare mi sbagliavo.
Vado nella sua direzione per bloccarlo ma non faccio in tempo.
-ISAAC! ISAAC FERMATI! PENSA A VANESSA!!- sta per mollarne un altra ma le mie parole lo fermano.
Si alza ed esce fuori mentre Colton viene rialzato e gli medicano il naso da dove gli esce un po' di sangue.
Raggiungo Isaac di fuori.
-Che ti passa per la testa?- gli domando in cerca di risposta.
-Io...io ho perso il controllo- dice ancora turbato dall'accaduto.
Sembra veramente che non ha voluto reagire in quel modo.
-Tu...tu sei uno di loro vero?- dico cercando i suoi occhi nel buio e la verità.
-Io sono uno di loro...? Ma ti riferisci a chi esattamente?- dice balbettando nervosamente.
-Andiamo, non sono un ingenua. Ho visto i tuoi occhi e non tutti ci riescono. Sei un lupo mannaro anche tu vero?- e Isaac si blocca.
L'ho spento. Letteralmente.
Annuisce leggermente.
Dopo qualche secondo di silenzio, dice qualcosa.
Forse stava facendo un resoconto su di me.
-Tu sei una che ci da la caccia, vero?- ora sono io ad essere spenta.
-L'ho capito dal tuo arco e dalle frecce...e dal coltello che mi hai messo al collo...prima- dice lui riprendendo un po' di colore.
Ci mettiamo a ridere, forse a causa di tutto lo stress e dolore della serata.
-Ok, licantropino, su di te posso chiudere un occhio. Ringraziami che mi stai simpatico e che non voglio darti la caccia- dico prendendolo a braccetto ed avviandomi verso l'entrata.
-Va bene e io manterrò segreta la tua identità di cacciatrice- dice lui lasciandosi portare dentro.
-Affare fatto allora- dico ridendo di nuovo.
Non ci avrei mai giurato che io ed Isaac saremmo diventati amici.

Ci si puó aspettare tutto dalla via.

Catching the MoonWhere stories live. Discover now