Capitolo 5

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Guardai attentamente il pavimento a scacchi, e vidi tanti scarafaggi che camminavano da tutte le parti, ma particolarmente uscivano dal sotto frigorifero...come se una tana si celasse. Lo spostai e vidi un taglio sulla carta da parati, e scarafaggi che fuoriuscivano. La strappai e vi trovai uno squarcio e continuavano a fuoriuscire...un conato di vomito si fece sentire,inoltre era apparso Samuel. Ma lo fermai sapendo che si sarebbe spaventato. Lavai il pavimento e puntualmente la porta bussò...guardai dallo spioncino e vidi due signori: una donna e un uomo vestiti elegantemente. Si presentarono così: "È lei Amelia Vanick?"
Annuii
"Sono Warren Newton e questa è la mia collega Prue Flannery, dei servizi sociali."
Risposi che Sam era assente a scuola solo da due giorni...
Dissero che volevano incontrarlo, gli feci accomodare. Dissi loro che stavo pulendo il pavimento perché avevo intravisto scarafaggi, mostrando il buco nella parente ma...era sparito. Come era possibile? Ero forse impazzita? Avevo le allucinazioni? Al momento non sapevo dare nessuna risposta alle mie domande. Loro mi guardarono strano poi videro Sam, volevano parlargli ma lui rispose che era stanco per i farmaci che gli avevo somministrato. Lo sguardo della signorina Flannery mi polverizzò...dissi prontamente che li aveva somministrati il dottore per via di una brutta crisi epilettica. Mi guardarono poi dissero che sarebbero ritornati la settimana prossima e se ne andarono. La sera si avvicinò e Sam aveva sempre più sonno, ma i farmaci funzionano solo ad un certo orario quindi lo tenni sveglio con i cartoni animati. Lo portai a letto, gli lessi una favola e crollò nel sonno, la luce iniziò a disturbarsi, lampeggiava. Mi sdraiai insieme a Sam, ma sfortunatamente il sonno si Samuel non era come il mio. Sentii dei rumori, fuori dalla porta..
pesanti, che si trascinavano, poi sentii un abbaio e capii che era il mio cucciolo, gli aprii la porta e lo portai sul letto, e richiusi la porta. E mi rinfilai sotto le coperte...ma i rumori ripresero.Più forti e violenti, poi cessarono...e la porta si aprì con un delicato scricchiolio...e nel buio una figura entrò. I versi che emetteva non si possono descrivere ne immaginare. Mi misi sotto le coperte anche con la testa, non volevo vedere. Poi disse con una voce rauca BABA...DOOK...DOOK, levai il velo per la curiosità e vidi che si muoveva sul soffitto con quelle sue lunghe dita nere a punta. Poi si avvicinò e per i pochi attimi riuscii a scorgere il suo viso. Un viso bianco pallido con occhi neri e iride bianca e labbra color pece.

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⏰ पिछला अद्यतन: Jul 31, 2015 ⏰

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