Capitolo 1: Primo giorno all'accademia

174 22 17
                                    

Il viaggio per arrivare all'accademia fu piuttosto lungo, in quelle ore non potevo fare a meno di pensare a cosa sarebbe successo, a chi avrei incontrato e soprattutto se mi fossi sentita a mio agio in un posto totalmente sconosciuto. Avevo il timore che non fossi adatta a quel posto, dopotutto avevo scoperto da poco che i miei genitori erano dei supereroi e che anche io un giorno,forse, avrei intrapreso quella stessa strada. 

Dopo circa 6 ore di viaggio arrivammo: vidi davanti a me un bellissimo giardino decorato da piccole aiuole, poi più avanti un grande edificio con delle maestose colonne che si innalzavano fino a quasi toccare il cielo, le quali mi facevano sentire quasi inferiore. Prima di superare il bellissimo portone completamente d'oro dell'accademia salutai i miei genitori:

 "Addio" dissero loro con aria quasi triste.

 "Addio" risposi anche io automaticamente. Non capivo il perché di quella scelta, in fin dei conti sarei stata all'accademia solo per pochi mesi, magari per loro era una forma di saluto normale o chissà, per me saranno sempre un mistero che non riuscirò mai a risolvere. 

Quando varcai l'ingresso della scuola, sapevo che non sarei potuta tornare indietro, dovevo farlo per i miei genitori e soprattutto per me stessa, dovevo mettermi alla prova e questa era l'occasione giusta. L'atmosfera era cupa all'interno dell'accademia e non potevo fare a meno di osservare gli immensi e lunghissimi corridoi in marmo e le pareti ingiallite dal tempo su cui non vi era affisso nulla, erano solo delle inutili pareti vecchie e scolorite.

 Mi incamminai tra i corridoi per cercare l'ufficio del preside, che mi avrebbe spiegato tutto quello che avrei dovuto sapere sulla scuola, e finalmente dopo vari tentativi riuscii a trovarlo. Bussai alla porta ed entrai: 

"Preside Gold?" dissi io con aria interrogatoria. 

"Si sono io, lei deve essere la signorina Clark -quello era il mio cognome - la nostra nuova iscritta!" disse l'uomo come se già sapesse il motivo di quella mia visita. 

"Si, esatto. Sono venuta qui all'accademia perché voglio imparare a controllare il mio potere...lei può aiutarmi?"

 "Certo che posso, sei finita nel posto giusto...ma devi sapere che entrare all'accademia non è affatto facile. Dovrai superare ben 5 prove, in modo da testare le tue abilità e farci capire se sei adatta a questa scuola. Ci riuscirai?" disse il preside con aria di sfida. 

"Certo che ci riuscirò, ci tengo davvero molto e niente e nessuno potrà ostacolarmi!" dissi io convinta. 

"I test inizieranno tra qualche giorno, nel frattempo ecco a te le chiavi della tua stanza".

Uscii dall'ufficio del preside e iniziai a cercare la mia stanza in giro per l'accademia. Cercai ovunque ma niente, così decisi di chiedere informazioni: 

"Ehi ciao, scusa sai dirmi dove si trova la stanza n. 114, non riesco proprio a trovarla!"

 "Si certo, vieni con me. Tu devi essere Alyssa la mia nuova compagna di stanza, piacere io sono Ivy." disse la ragazza.

 "Piacere, è da tanto che sei in questa scuola?" chiesi io. 

"Da un paio di giorni, sono venuta in questa accademia per cercare di ristabilire il mio potere, la telecinesi, è un periodo che mi sta causando un po' di problemi " disse Ivy. 

"Che tipo di problemi?" chiesi io. " Non riesco più a controllare la mia telecinesi...ho rischiato quasi di uccidere i miei genitori solo con la forza del pensiero. Sin da bambina sono sempre riuscita a conviverci ma ora sembra fuori controllo. E tu perché sei qui?"

 " Sai ho scoperto da poco di avere un grande e pericoloso potere e quindi sono venuta qui per imparare a incanalarlo." dissi io.

 Finalmente arrivammo nella nostra stanza: era davvero molto carina e accogliente, aveva dalla bellissima carta da parati, due comodissimi letti a baldacchino e scrivanie in legno. Il balcone affacciava sul giardino dell'ingresso da cui si poteva anche ammirare un fantastico panorama. "Benvenuta nella tua nuova casa" disse Ivy in modo amichevole. "Grazie" dissi io sorridendo. Per la prima volta, riuscivo davvero a sentirmi a casa nonostante ne fossi davvero lontana.

*Spazio Autrice*

Salve a tutti i lettori, spero che la storia vi stia piacendo, con questo primo capitolo non ho osato molto ma non preoccupatevi mi rifarò sicuramente con il secondo.  Cercherò di pubblicare ogni lunedì. Mi scuso per eventuali errori grammaticali.


IllusionWhere stories live. Discover now